Archivio mensile:febbraio 2011

News: Egitto. Più Di 150 Morti Ed Un Numero Imprecisato Di Feriti.

News

Egitto. Più Di 150 Morti Ed Un Numero Imprecisato Di Feriti.

La situazione a Il Cairo è ulteriormente precipitata. Le manifestazioni e gli scontri di piazza sono diventati una vera guerriglia urbana tra forze governative ed oppositori. Al centro, famiglie comuni che fino a pochi giorni fa avevano una vita normale: casa, ufficio, scuola, tempo libero e di sicuro terapie mediche, farmacologiche o riabilitative. Pensiamo a chi deve fare dialisi, o a chi deve sottoporsi a chemioterapia e per arrivare alla struttura di interesse deve passare nelle zone degli scontri! La normalità non c’è più. E’ difficile capire in queste ore quale sia la situazione negli ospedali, negli ambulatori, nelle farmacie, anche a causa della caccia allo straniero e ai giornalisti in primis. Ma alcune importanti immagini e testimonianze sono comunque arrivate.
Un medico racconta di aver curato numerosi feriti nella metropolitana di Piazza Tahrir (il luogo in cui ieri si sono concentrati gli scontri) trasformata in un pronto soccorso da campo, senza farmaci adeguati ne materiali sterili. Solo nella giornata di ieri si parla di un minimo di 30 morti e circa 800 feriti. Channel 4 racconta di ulteriori punti di soccorso di fortuna nelle strade adiacenti la piazza, ma anche di carenza di donazioni di sangue in tutti gli ospedali della Capitale. Non solo, secondo un testimone, mancherebbero in questi ospedali da campo anche le attrezzature mediche basilari per le cure, anche di ferite da arma da fuoco. E’ difficile superare i blocchi per portare questo materiale a destinazione. Nella giornata di ieri è stato arrestato anche un operatore umanitario di Amnesty International.  Le stesse scene drammatiche da giorni si vedono in varie zone della città, anche nelle Moschee. Gli Ospedali veri e propri sono al collasso: saccheggiati,  non riescono a gestire l’alto numero dei feriti, ma rappresentano anche un luogo d’incontro, di ricerca di un amico scomparso, perso tra la folla. E’ lì, nei corridoi o negli obitori che si vede un altro dramma, oltre quello delle strade.

da: Medicinalive.com e Youtube

Books: Recensioni: Storia della Morte in Occidente di P. Aries

Books: Recensioni

Storia della morte in occidente

di Philippe Aries

1998 BUR

6 giugno 2006

«L’atteggiamento davanti alla morte è stato trasformato non solo dall’alienazione del morente, ma dalla variabilità della durata della morte; questa ha perduto la bella regolarità di una volta: le poche ore che separavano i primi avvertimenti dall’estremo addio. I progressi della medicina continuano a prolungarla. In certi limiti, si può abbreviarla o allungarla: dipende dalla volontà del medico, dall’attrezzatura dell’ospedale, dalla ricchezza della famiglia o dello Stato»…. perché parlare di morte?”… “Saper affrontare con obiettivi precisi e positivi i temi intorno alla morte è la sfida che ha permesso lo sviluppo degli studi sulla morte di questi ultimi cinquanta anni. Studiare la morte, educare alla riflessione sulla fine della vita ed imparare da questa, significa non solo percorrere e visitare una delle zone più esplorate e allo stesso tempo più misteriose sul cammino dell’umanità, ma misurarsi anche con interdetti sociali e ostacoli psicologici”… Continua qui

Timeoutintensiva.it N° 0, Books, Giugno 2006

Lineee Guida: USA 2007 : Un nuovo progetto per una rianimazione centrata sul paziente

Articolo Scientifico

Lineee Guida

USA 2007 – Patient Staff Family Support Centered ICU model:

Un nuovo progetto per una rianimazione centrata sul paziente

Laurie Barclay, MD; CME Author: Désirée Lie, MD, MSEd

6 febbraio 2007

Traduzione e riduzione libera a cura di Timeoutintensiva.it (S. Vasta, C. Gorton)

Queste sono le prime linee guida di riferimento pubblicate sul problema e che definiscono gli standard attraverso i quali incorporare i familiari nella definizione della cura e nelle cure dei pazientiti in ICU, sviluppate in risposta alla richiesta dell’ ACCM (American College of Critical Care Medicine ) della società SCCM, nel tentativo di definire le migliori prove basate sull’evidenza nel supportto dei familiari e dei pazienti all’interno del modello da loro sviluppato di cura centrata sul paziente in ICU.

Per la stesura di tali linee guida, L’ ACCM e lo SCCM hanno riunito un gruppo di esperti multidisciplinari (task force) nella pratica clinica dei pti critici, di cui fanno parte esperti di ICU dell’adulto, pediatriche e neonatali. Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°3, News, Luglio 2007

Racconti a Margine: “I Pirati” di G. Alia

Racconti a Margine

“I Pirati”

di G. Alia

…sono in mezzo al buio della notte, e ad un tratto si fa ancora più buio…sto annegando? No, non vedo pesci, non sono in fondo al mare e poi non ho freddo… guarda lì, ma cos’è ? Ah, una grossa sciabola… ho capito: i pirati, sono stato rapito dai pirati! Mi hanno stordito e mi hanno portato nel loro covo buio. Ma perché proprio io? La mia famiglia non è ricca, non è possibile chiedere un riscatto…ed allora perché mi hanno rapito? Eccoli che arrivano, loro, i pirati ed io chiedo di parlare con i miei genitori, spiego ai pirati che la mia famiglia non potrà mai pagare un riscatto …niente, non rispondono, fanno finta di non sentire… o non capiscono…forse parlano un’altra lingua. Gli chiedo dell’acqua: questa almeno me la daranno, penso, ho tanta sete e nessuno vuole darmi dell’acqua, allora davvero non capiscono la mia lingua… sono disperato… Ahi !, qualcuno mi punge un braccio: ho capito, forse è una coltellata, forse mi uccidono perché la mia famiglia non può pagare il riscatto…” Continua Qui

Timeoutintensiva.it, N°3, Racconti a Margine, Luglio 2007

Su Un Gruppo Balint (Rivisitato) Con Gli Operatori Di Un Reparto Di Anestesia E Rianimazione Generale

Articolo Scientifico

Gruppi Esperenziali Psicoanalitici

Su Un Gruppo Balint (Rivisitato) Con Gli Operatori Di Un Reparto Di Anestesia E Rianimazione Generale

prof. Lucio Sarno

Preside Facoltà di Psicologia

dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele.

Il gruppo cui voglio qui riferirmi è quello che interessa il personale della Terapia Intensiva dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione che, ancor prima che la ricerca avesse realizzazione, aveva richiesto il mio l’intervento, testimoniando una condizione di malessere che, in modo quasi fisiopatologico, riguarda l’esposizione quotidiana del personale a condizioni di gravità medica di difficilissima soluzione,            in cui è dunque in primo piano una estesissima esposizione dell’operatore alla   sofferenza e alla morte. I dati emersi dal lavoro di ricerca avevano confermato e confortato la necessità di un lavoro comune al fine di comprendere al meglio le        ragioni di tale sofferenza ma soprattutto di avviare un percorso volto alla tutela          della salute fisica e psichica del personale, al fine di garantire l’equilibrio tra il mantenimento delle elevate qualità prestazionali del gruppo e la riduzione del         rischio di compromissione del benessere individuale e collettivo… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 2, Focus, Aprile 2007