Archivio mensile:febbraio 2011

Books: Recensioni: Il Signore dei Sogni di R. Zelazny

Books

Recensioni

Il signore dei sogni

di Roger Zelazny
1996 Sellerio

Roger Zelazny è un autore inglese che ha, insieme con altri del suo periodo (es. Samuel Delany), dimostrato che poteva esserci una ricerca stilistica alta anche in una letteratura di idee come la fantascienza…
Trama: Charles Render è un formatore, un medico specializzato in una nuova branca della psichiatria che si propone di scoprire e curare disturbi psichici analizzando i pazienti nel luogo in cui sono più vulnerabili: i propri sogni… Continua qui

“Il romanzo è assolutamente godibile, dalla trama intrigante e densa di colpi di scena.”

Savas

Timeoutintensiva.it. N°0. Books, Giugno 2006

Racconti a Margine: Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

Racconti a Margine:
Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

di M.F. Sapuppo

Se tra la memoria e il ricordo è artefice il tempo, allora il loro tempo è stato
eccessivo per potere entrare dentro un ricordo.
Loro sono quelli che noi chiamiamo cronici, ma di cui per pudore in cartella scriviamo lungodegenti…

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Timeoutintensiva.it, N° 1, Racconti a Margine, Dicembre 2006



Medicina e Fotografia: Graffiti: Fotografare la sofferenza

Medicina e Fotografia

Graffiti
Fotografare la sofferenza
reportage fotografico di
Lorenzo Palizzolo
Luglio 2010

Reportage fotografico realizzato a Palermo, in collaborazione con gli operatori della SAMOT ONLUS (Società per l’Assistenza al Malato Oncologico Terminale) di Palermo, da Lorenzo Palizzolo giovane filosofo appassionato di fotografia, che ha scelto di “fotografare la sofferenza” per comunicare con l’immagine ciò che spesso è difficile esprimere a parole… 
A Palermo, circa 20 anni fa,dalla buona volontà di pochi medici ed infermieri, nasceva la SAMOT, che incominciò ad assistere al domicilio pazienti oncologici terminali quando non viera ancora alcuna struttura che garantisse un minimo di Cure Palliative.

Per le foto e gli approfondimenti Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 14, Graffiti, Luglio 2010

La Medicina Basata sulla Narrazione è uno Strumento Indispensabile in Terapia Intensiva

Articolo Scientifico

La Medicina Basata sulla Narrazione è uno Strumento Indispensabile in Terapia Intensiva

M.F.Sapuppo, M. Fobert Veutro, D. Bongiorno, R. Tetamo, S. Vasta, S. Matranga, F. Martorana

L’ osservazione sistematica è stato il primo strumento disponibile in Medicina per operare in modo scientifico. Il “Corpo Ippocratico ” è il primo testo che tramite l’ordinamento dei sintomi e dei segni – diretti o ricercati -ricavati dall’osservazione dei pazienti classifica le malattie. L’osservazione diventa il metodo per fare diagnosi ed operare la scelta di cura e la verifica del metodo diventa l’esito stesso della malattia.
Nasce la malattia quale entità osservabile dalla Scienza Medica, rimane il malato quale entità osservata dal Medico…
Il Medico è ancora l’interprete unico della realtà e quindi ciò che è soggettivo (l’osservazione e l’interpretazione dei sintomi e dei segni) è di per sé oggettivo e vero, cioè valido per giustificare ed operare la scelta di cura.
Successivamente, con l’avvento degli studi sulla fisiologia umana, l’osservazione viene rivolta all’organismo, non riferito al singolo malato. La verifica non consiste solo nell’esito della malattia ma anche nel risultato di esperimenti basati su modelli specifici, che fanno riferimento ad un organismo estrapolato dal malato. E’ il primo tentativo di rendere intersoggettivo ciò che appartiene al singolo Medico (l’osservazione dell’evento o del fenomeno) attraverso una verifica oggettiva e strumentale della veridicità dell’osservazione. In Medicina vengono introdotti i linguaggi della Matematica e della Fisica per ricercare con l’ausilio di un linguaggio formalizzato la norma, cioè i valori numerici di riferimento, al fine di pervenire alla certezza dell’interpretazione e quindi della scelta di cura… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 0, Focus, Giugno 2006

Lo Studio del Campo Emotivo nel Determinismo dell’Azione Terapeutica.

Articolo Scientifico

Lo studio del campo emotivo nel determinismo dell’azione terapeutica.

D.Bongiorno*, M.F. Sapuppo* et AL

*Timeoutintensiva.it OpeNetwork, *Associazione i.Change ONLUS

Per cercare di comprendere come le emozioni intervengono nell’orientare l’azione terapeutica degli operatori di Terapia intensiva abbiamo iniziato il nostro studio usando, come momento privilegiato di osservazione, il momento delle “consegne” tra i Medici al cambio del turno di lavoro. Infatti, siamo partiti dall’ipotesi che questo non è solo un luogo di scambio di informazioni cliniche ma anche di emozioni…
Da questa osservazione si è rilevato che il Medico nel riferire le notizie e le condizioni cliniche dei pazienti non limita la sua comunicazione ai “fatti verificabili” clinicamente o strumentalmente, e ciò accade nonostante che la Terapia Intensiva sia una specialità altamente tecnologica. La tecnologia permette di esplorare velocemente e anche quantitativamente le funzioni vitali e consente di comprime molto i tempi diagnostici/terapeutici, e quindi di verificare spesso rapidamente ciò che si osserva o si opera.
Il Medico nella sua comunicazione riferisce soprattutto i “segni” dimostrativi, anamnestici e prognostici attribuiti e/o ricavati dalla osservazione del malato e dalla discussione con i familiari, e quindi li utilizza per confermare ipotesi ed in definitiva per giustificare le sue scelte di cura.
Ma oltre a ciò il curante, soprattutto quando vi è stata una intensa relazione di cura e di accudimento con il paziente, “espande la sua comunicazione nella supposizione di sintomi” che attribuisce verosimilmente al paziente, anche quando da questi non possono essere riferiti perché in coma o in condizioni estremamente critiche. In questi casi avviene ciò che accade nella relazione madre/figlio, in cui ad esempio la madre suppone che il figlio abbia dolore o altro. Poi il Medico, come in qualsiasi ragionamento clinico-medico, ha la capacità di dare al “supposto sintomo” valore di “segno”, e da ciò istaurare un iter diagnostico o terapeutico… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°0, Focus, Giugno 2006