Odissey Dawn: Italia In Guerra.Caos Libia: È Guerra Totale Tra Le Forze Onu E Gheddafi
Adesso è guerra nel Mediterraneo. Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Canada e Spagna hanno scatenato l’offensiva contro Muammar Gheddafi e il suo regime. L’hanno chiamata “Odissey Dawn” (“Alba di Odissea”). Nel pomeriggio, si sono mossi per primi i ricognitori e i caccia di Sarkozy. Poi, le navi e i sommergibili americani hanno scatenato una pioggia di oltre un centinaio di missili “Tomawhak” su obiettivi strategici (installazioni militari, caserme, depositi d’armi e di carburante, strutture di comunicazione). Più tardi, nella notte, altri raid francesi e poi anche inglesi. Tripoli è in fiamme e la contraerei libica spara (un po’ alla cieca) nel cielo della capitale contro i Mirage francesi e i Tornado britannici praticamente irraggiungibili. Dalle postazioni libiche si alzano anche grida di “Allah è grande”.
La tv di Stato libica ha anche dato notizia di numerose vittime civili e che è stato colpito anche l’ospedale di Bir Osta Miled, a 15 km a est di Tripoli.Sono stati bombardati obiettivi civili anche a Bengasi e Zuwarah. Lo dice la tv di stato libica che aveva gia’ parlato di bombardamenti su obiettivi civili a Tripoli e attacchi a riserve di carburante a Misurata. La tv di stato libica continua a riferirsi alle forze della coalizione con l’appellativo “i crociati nemici”. Il raid vero e proprio è partito alle 17,45 con quattro cacciabombardieri francesi che hanno attaccato nella zona di Bengasi distruggendo alcuni carriarmati che si prepravano ad attaccare i ribelli. Poi, le prime bombe su Tripoli. Nella notte la seconda ondata con alcuni aerei che hanno puntato la residenza di Gheddafi. Ma il “rais” potrebbe essere nascosto altrove.
Giappone: Aiea: “Cibi A Fukushima Contaminati, Forse Al Bando”
Le autorità giapponesi hanno confermato la presenza di iodio radioattivo in prodotti alimentari nella zona della centrale nucleare accidentata di Fukishima e stanno valutando l’opportunità di fermare la vendita di questi generi provenienti dall’area: è quanto ha reso noto l’Agenzia atomica internazionale (Aiea) oggi a Vienna. ”Sebbene lo iodio radioattivo abbia una durata di circa otto giorni e si decomponga naturalmente in alcune settimane, c’è un rischio a breve termine per la salute umana se viene assorbito attraverso il cibo”, si legge in comunicato dell’Agenzia. Per contrastare la contaminazione degli alimenti, le autorità hanno cominciato da tre giorni a distribuire pillole o sciroppo di iodio stabilizzato agli abitanti evacuati per un raggio di circa 20 km dalla centrale disastrata. Lo iodio stabilizzato (non radioattivo) serve a prevenire il cancro della tiroide in caso di esposizione a radiottività. Rischio che è particolarmente alto per bambini e giovani.
In un briefing, il responsabile Graham Andrew ha detto che continuano gli sforzi per ripristinare oggi la corrente al reattore 2 da cui poi verrebbe fatta arrivare anche al blocco 1. Non si sa però “se le pompe dell’acqua sono danneggiate e se funzioneranno quando l’elettricità sarà riattivata”.
Giappone: Radioattività Anormale In Latte E Spinaci
Livelli di radioattività “superiori ai limiti legali” sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha affermato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in una conferenza stampa. Il portavoce Edano ha aggiunto che le autorità stanno cercando di individuare in quali luoghi del Giappone siano state inviate le ultime partite dei due prodotti. Il gestore della centrale nucleare di Fukushima, la Tokyo Electric Power, ha annunciato che è stata ripristinata l’elettricità nel reattore 6 e che ha ripreso a funzionare la pompa di raffreddamento del reattore 5. L’energia elettrica dovrebbero essere ripristinata oggi anche per gli altri reattori e domani per i reattori 3 e 4 che sono quelli che hanno dato più problemi. L’Aiea ha intanto alzato il livello di allarme nella centrale da 4 a 5.
Ieri, per la prima volta, sono state mostrate le riprese dall’alto della centrale nucleare. La devastazione delle strutture esterne è impressionante e aumentano i dubbi sulla possibilità di costruire
Per approfondimenti su Trhee Miles islands il disastro del ‘79 in USA, simile a quello che sta avvenendo a Fukushima vai all’articolo cliccando qui e scarica il file: Cercando_decifrare_ programmi_nucleari
Rifugio del Monte Rosa: A 3000 m di Altezza fra i Ghiacciai, e Autonomo Energeticamente con il Fotovoltaico
Unico Video su youtube che ci dà un’idea di come hanno realizzato il rifugio. A 3.05 min la descrizione della costruzione paso passo del Rifugio ad Energia Solare. Non è un luogo molto pubblicizzato su youtube proprio perchè col solare è autonomo e va contro gli attuali indirizzi energetici (nucleare)
A 2883 metri d’altitudine, fra i ghiacciai e le imponenti vette vallesane, la nuova capanna del Monte Rosa brilla come un cristallo nella roccia. Inaugurato nel settembre del 2009, l’edificio futuristico è subito diventato un’attrazione turistica. Unico nel suo genere, esso abbina architettura all’avanguardia, alta tecnologia e sviluppo sostenibile e mira a stabilire nuovi termini di paragone nella costruzione di strutture in alta montagna. Nel 2003, per celebrare il suo 150° anniversario, il Politecnico federale di Zurigo decide di dar vita a un progetto duraturo e orientato verso il futuro. Propone così al Club alpino svizzero (CAS) di realizzare un rifugio di montagna innovativo, dotato di una tecnologia di altissimo livello e al contempo capace di integrarsi nel delicato ecosistema circostante. Il risultato finale è un edificio di cinque piani, dotato di 120 posti letto e di un luminoso refettorio. La sua ossatura, essenzialmente in legno, poggia su fondamenta di acciaio e calcestruzzo ancorato nella roccia. Il suo sfavillante rivestimento esterno in alluminio e le ampie vetrate, così come la sua particolare forma poligonale, gli danno le sembianze di un cristallo di montagna. Un design che permette al nuovo rifugio di integrarsi armoniosamente nello splendido paesaggio alpino circostante.
La capanna del Monte Rosa non è all’avanguardia solo dal punto di vista architettonico, ma soprattutto per la sua impostazione energetica, che le permette di produrre in autarchia il 90% dell’elettricità necessaria per il suo funzionamento nel pieno rispetto dell’ambiente. Ciò è possibile grazie a dei pannelli fotovoltaici integrati nella facciata sud. L’energia prodotta durante il giorno viene poi stoccata in batteria per essere adoperata all’occorrenza, secondo il medesimo principio sviluppato per il progetto di aereo solare “Solar Impulse” di Bertrand Piccard. Il 10% restante è fornito da una centrale termica alimentata con olio di colza e da un impianto di recupero dell’aria viziata, che permettono di far fronte ai periodi di maggiore consumo e al meteo sfavorevole. Anche per l’acqua è stato studiato uno speciale sistema di immagazzinamento: il prezioso liquido viene reperito in estate attraverso lo scioglimento della neve dei ghiacciai e successivamente conservato in un grande serbatoio sotterraneo in modo da poterne disporre anche nei mesi invernali. Tutti gli impianti idraulici sono stati progettati nel rispetto dell’ambiente. Ad esempio, le acque grigie – come quelle usate in cucina o per fare la doccia – vengono filtrate e riciclate per gli sciacquoni dei servizi igienici.
Il 90% dell’energia utilizzata dalla capanna è prodotta da pannelli solari integrati nella facciata sud.(nella Foto)
Gli esperti del Politecnico zurighese ne hanno fatto una sorta di laboratorio nelle Alpi, dotandolo di un sofisticato sistema informatico che permette di raccogliere costantemente informazioni di diversa natura sul clima e sui parametri dell’edificio (ad esempio sull’acqua o sull’energia accumulata).