Archivio mensile:dicembre 2011

Libri: Recensione: “L’Ospite” di Luigi Fabozzi

Libri

Recensione

“L’Ospite”

di Luigi Fabozzi

Anno/Editore: 2011 Robin Edizioni

Pagine: 174

Genere: I libri da scoprire

Collana: Il Medico che scrive

Dal Libro:

“- Però è un peccato non poter vivere per sempre – mi disse un giorno.
- La guardai seduto sul bordo del suo letto.
- Sarebbe bello non dover avere l’ansia di doversi sempre sbrigare; non poter star fermi a guardare un fiore giallo al vento o l’erba che canta vicino agli scogli. È vero?
- A questo non risponderò.
- E non risposi neanche a lei.”

Il Genere

L’Ospite è un giallo inconsueto, un romanzo complesso sotto un’apparenza di semplicità. Un libro da leggere a strati, un livello dopo l’altro: la realtà, la finzione, il simbolico, il concreto.

L’Autore

Luigi Fabozzi, attore e giornalista palermitano all’esordio con un romanzo, compone una favola nera che ricorda a tratti Il signore delle mosche, a tratti La montagna incantata.

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Timeoutintensiva.it, Books, N. 19, 12 Dicembre 2011

Recensioni Fotografiche: Evgen Bavcar, Un Cieco che Fotografa il Suo Buio. Foto e Video.

Out of Border

Recensioni Fotografiche

Evgen Bavcar, Un Cieco che Fotografa il Suo Buio. Foto e Video Intervista.

“Each photo I create must be

perfectly ordered in my head

before I shoot”.

Quando mi hanno parlato per la prima volta di Evgen Bavcar non credevo che le sue fotografie potessero es- sere così intense. Un fotografo che non può vedere è un paradosso.

Ma davvero l’atto di vedere come pura percezione visiva è così importante nella fotografia? Se la fotografia è una rappresentazione della realtà e se la nostra capacità di produrre immagini mentali non è direttamente correlata alla percezione visiva, si può allora comprendere come un cieco possa fotografare.”

Per leggere la Recensione su questo stupefacente fotografo cieco e guardare la video intervista e le sue opere Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°19, Out of Border, Dicembre 2011

Recensioni Musicali: “Close to Paradise” di Patrick Watson. Video.

Recensioni Musicali

“Close to Paradise” di Patrick Watson. Video.

Recensione a cura di Ugo Sottile

Titolo: “Close to Paradise”
Autore: Patrick Watson
Anno/Editore: 2006 secret city records/V2
Genere: folk-rock, songwriter

“Non si tratta dell’ennesimo cantautore canadese come po- trebbe sembrare, ma di una band in piena regola che ha mantenuto quasi senza volerlo il nome del leader come qualche volta capita, formata da Simon Angell, Misha Stein, Robbie Kuster e naturalmente Patrick Watson.
Patrick Watson, l’elemento di coesione, voce e piano, nasce in California ma è canadese di adozione; dopo un primo lavoro da solo “Waterproof9” del 2001, esce il primo album nel 2003 ”Just Another Ordinary Day” al quale segue appunto “Close To Paradise”; nel 2006 nel frattempo ha avuto modo di collaborare con la “Cinematic Orchestra” nell’album “Ma Fleur” dove interpreta stupendamente uno dei momenti più belli “To Build A Home” brano d’apertura di quell’album”…

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Timeoutintensiva.it, N°19, Music, Dicembre 2011

Il Futuro dal Passato: Film d’ Avanguardia: 1929 : “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov. Video Integrale e Foto.

Cinema

Il Futuro dal Passato: Film d’ Avanguardia: 1929 : “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov. Video Integrale e Foto.

a cura di Psycoapolide

Titolo originale: Человек с киноаппаратом (Chelovek skinoapparatom), o The Man with Movie Camera. Paese URSS, Anno 1929, Durata 67 min, Colore B/N, Audio muto, Genere documentario, Regia Dziga Vertov, Soggetto Dziga Vertov, Fotografia Mikhail Kaufman, Montaggio Yelizaveta Svilova, Versione musicata dalla Cinematic Orchestra nel 2003.

“Io sono un occhio.

Un occhio meccanico

e sono in costante movimento!”

- Dziga Vertov -

L’ uomo con la macchina da presa (Человек с киноаппаратом, Chelo- vek skinoapparatom) è un film del 1929, diretto dal regista sovietico Dziga Vertov. Un film muto fortemente d’avanguardia che per essere compreso deve essere contestualiz- zato nel periodo storico in cui venne realizzato, a più di dieci anni dalla nascita della Unione Sovietica fondata nel ‘17 dalla Rivoluzione di Ottobre.

Il film è forse il compimento massimo (e finale) del movimento kinoglaz (cineocchio), nato negli anni venti per iniziativa di Vertov e propugnatore della superiorità del documentario sul cinema di finzione che, in sostanza, deve essere bandito perché inadatto a formare una società collettivista e risulta essere un’opera tecnicamente all’avanguardia che ancora oggi colpisce per originalità e vivacità. Qui potete vedere la Versione Integrale musicata dalla Cinematic Orchestra nel 2003 e alcune Foto e Manifesti del Film

Per vedere il Film, Le Foto ed I Manifesti dell’Epoca Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°29, Out of Border, Dicembre 2011

Postbox: Le Foto Inviate dai Lettori di Timeoutintensiva.it

Postbox

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Timeoutintensiva.it, N°19, PostBox, Dicembre 2011