“Ho Sognato Una Vita Senza Cancro” di Franco Mandelli. Video
Una vita trascorsa in corsia con un’unica grande speranza: debellare i tumori del sangue. Lo racconta uno fra i più noti ematologi al mondo, il professor Franco Mandelli, nel suo “Ho sognato un mondo senza cancro”.
A quasi 80 anni Mandelli, per la prima volta, mette nero su bianco i suoi trascorsi, raccontando – attraverso i volti e le storie di uomini, donne e bambini da lui curati – le sue esperienze di medico e di uomo. Come in un’autobiografia, il professore racconta le difficoltà e la sua determinazione nell’affrontarle, per dare una spinta innovatrice ad una sanità ottusa e poco lungimirante; ma anche la sua passione e completa dedizione per la medicina e i suoi pazienti.
“Nina”, il Centro di formazione e simulazione per la rianimazione neonatale, di cui l’ Unità operativa di Neonatologia dell’Aoup diretta dal professor Antonio Boldrini si è dotata e che è l’unico, al momento, operativo in Italia con queste caratteristiche avanzate di formazione e simulazione, e soprattutto ubicato all’interno di una struttura dove vengono partoriti e sono ricoverati, in terapia intensiva, neonati critici.
“In Un Altro Paese” Film-Documentario Di Marco Turco. Il Video.
Nonostante questo sia un blog che si occupa per lo più di Umanizzazione della Medicina Intensiva, non potevamo sottrarci dal commemorare, oggi, il ventennale della Strage di Capaci, avvenuta il 23 Maggio del 1992, nella quale morirono il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo, ed i Poliziotti della scorta, assassinati dal tritolo del Terrorismo Mafioso Stragista, e divenuti ormai un simbolo della lotta alla criminalità mafiosa. Inoltre, abbiamo scelto di ricordarli, non solo perchè la loro morte, avvenne qui a Palermo dove è nata la rivista Timeoutintensiva e questo blog, e dato che il ricordo dell’attentato è per noi ancora una ferita viva, aperta, non potevano tacerne; ma anche perchè, allora, i corpi del giudice e di sua moglie giunsero all’Ospedale Civico e Benfratelli della città, dove, vent’anni fa, quasi tutti i componenti il Comitato Editoriale della rivista lavoravano; e molti di noi accorsero all’arrivo dei due magistrati dilaniati dall’esplosione. Fu infine nel nostro vecchio reparto di quel nosocomio, il II° Servizio di Anestesia e Rianimazione, dove il sopravvissuto alla strage, Roberto Costanza, autista della macchina di Falcone, che quel giorno aveva ceduto la guida della stessa al Giudice, fu ricoverato a lungo, dopo esservi giunto in stato di coma, e che oggi vive, pensionato dallo stato.
Per ricordare i vent’anni passati da quell’avvenimento, per fare opera di memoria in un paese, il nostro, che spesso dimostra di avere una memoria corta, e a volte cortissima, ci è sembrata una bella idea proporvi il frammento di un imperdibile Film Documentario del 2005, che tanti hanno visto, ma che forse pochi oggi ricordano, “In Un Altro Paese” per la regia di Marco Turco.
Tratto dal libro di Alexander Stille “Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic”, riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco, “In Un Altro Paese” è la ricostruzione delle storie di mafia, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri. Un Film-Documentario, bello e interessante, che cattura l’attenzione del lettore sin dai primi fotogrammi, e di cui vi riportiamo un frammento, indicandovi il link al quale potrete, se vi ha interessato, rivederlo per intero in streaming. Buona visione, nel ricordo di quanto questi “servitori dello stato” hanno fatto per noi, morendo per un ideale di giustizia che è anche il nostro.
(Dal commento del Film…)
Realizzato nel 2005, “In Un Altro Paese” è un film con “documenti alla mano”; accattivante per tematiche e tempi di narrazione, nonché meritorio per la tecnica, considerato il copioso rimpasto tra materiale audiovisivo, originale e d’archivio ed il necessario utilizzo di numerose, terribili fotografie, e l’indiscutibile coraggio dimostrato nel realizzarlo. A testimonianza di ciò, il coinvolgimento di ben sei Paesi, tra produttori e finanziatori, che hanno abbracciato e finanziato il progetto.
Un film che risveglia il senso dell’onore (quello vero), della dignità e della giustizia dei tempi in cui l’Italia intraprese la strada per sconfiggere definitivamente la mafia, e lo fa con la naturalezza del risveglio da un sogno, i cui ricordi sono offuscati dalle chiacchiere tanto care al nostro Bel Paese.
La Kandor Moon Presenta Un Cortometraggio Animato Che Ha Ricevuto Una Nomination All’ Oscar 2010. Prodotto Da Antonio Banderas E Manuel Sicilia, è la storia, imperdibile ed ironica dell’eterna lotta tra la Vita e La Morte. Dopo i Titoli di Coda si rappresenterà l’ultimo colpo di scena, quindi guardatelo sino alla fine. Buona Visione
a cura di Emilia Valenza in collaborazione con la Galleria X3.
Belìce/EpiCentro della Memoria Viva
19 maggio/ 2 giugno 2012
da lunedì a venerdì 9.00/13.00 _ 15.30/18.00
sabato e domenica su prenotazione
Ruderi di Poggioreale
Casa Agosta e corso principale ai Ruderi di Poggioreale
domenica 3 giugno
dalle ore 17.30 alle ore 20.30
LE MOSTRE
“I luoghi” – fotografie in b/n Belìce/EpiCentro della Memoria Viva di Gibellina ospita la serie delle immagini che il fotografo ha realizzato tra i ruderi di Poggioreale trent’anni dopo il sisma. Scrive Emilia Valenza nel suo testo critico: “Il nitore delle immagini è come alcol gettato nelle ferite ancora aperte di quel gennaio 1968, riaccendendo il doloroso ricordo di quel vissuto abbandonato”. Il lavoro fotografco su “I luoghi” di Poggioreale entra perfettamente in sintonia con l’intento di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, spazio aperto sempre “in costruzione” perché nasce non come “museo” ma come luogo aperto e vissuto dalla gente, in continua evoluzione, che si arricchisce di nuovi contributi di chi vive o “passa” dal Belìce. In occasione della mostra sarà proiettato anche un video realizzato con le fotografe di Ezio Ferreri e testi di vari autori, a cura di Luca Lo Iacono.
“Ritorno alla vita” – still-life a colori Tra i ruderi di Poggioreale, all’interno di casa Agosta e per le strade, saranno esposti gli still-life realizzati in studio con gli oggetti che Ezio Ferreri ha recuperato all’interno delle case terremotate. “… L’oggetto non è mai sganciato dalla sua funzione originaria e la sua nuova identità recupera il ruolo assolto nel tempo. Così è per la pompa di D.D.T. o per il tritacarne, corrosi dalla ruggine ma miracolosamente in grado di spruzzare l’insetticida o di consegnare un rosso tritato di carne sul piatto” [Emilia Valenza]. L’evento speciale ai ruderi di Poggioreale è il primo evento realizzato in questo luogo che evoca suggestioni primordiali e che incide sulla coscienza dei visitatori in maniera indelebile. La fruizione dell’evento speciale ai Ruderi di Poggioreale avverrà solo con servizio guidato su prenotazione e con bus-navetta con partenza da Poggioreale nuova. A conclusione della visita presso la piazza Municipio è prevista una grigliata comunitaria
Il Fotografo:
Ezio Ferreri, [Canicattì,1955]
Lavora prevalentemente nell’ambito della fotografa per la comunicazione visiva. Insegna presso l’ Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha tenuto mostre personali in Italia e all’estero e ha partecipato a diverse mostre collettive, ha pubblicato su periodici italiani e stranieri.