Solo la morte.
“La morte arriva a risuonare
come una scarpa senza piede, un vestito senza uomo,
riesce a bussare come un anello senza pietra né dito,
riesce a gridare senza bocca, né lingua, né gola.
Certo i suoi passi suonano,
e il vestito ha un lieve stormire d’albero.
Io non so, io conosco poco, io vedo appena;
ma io credo il suo canto colore delle viole umide,
di viole abituate alla terra,
perché il viso della morte è verde,
e lo sguardo della morte è verde,
con l’acuta umidità d’una foglia di viola,
e il cupo colore d’invemo esasperato.
Però la morte va per il mondo anche come scopa,
lecca la terra cercando i morti,
la morte è nella scopa,
è la lingua della morte che va scovando i morti,
è l’ago della morte che va in cerca di filo.
Pablo Neruda
(frammento tratto da Da Resindencia el la tierra, II (1931/1935) di Pablo Neruda)
La Foto è del fotografo J. Natchway ed è consultabile al suo sito cliccando qui