Malattie Infettive
Il Ritorno Del Carbonchio. Dal Bioterrorismo Al Focolaio Zoonotico Del Distretto Di Sciacca
The return of anthrax. From bioterrorism to the zoonotic cluster of Sciacca district
Francesco Scarlata1, Pietro Colletti1, Silvia Bonura1, Marcello Trizzino1, Salvatore Giordano2, Lucina Titone1
1Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute, Sezione di Malattie Infettive, Università di Palermo, Palermo, Italy;
2Unità Operativa di Malattie Infettive Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Ospedale Civico-Di Cristina-Ascoli, Palermo, Italy
Abstract
Il carbonchio è una zoonosi degli erbivori causata da Bacillus anthracis. Casualmente l’infezione può trasmettersi all’uomo, per esposizione ad animali infetti, ai loro prodotti o alle spore nel suolo. In vaste aree dei paesi in via di sviluppo l’infezione è ancora endemica. In Italia i focolai di carbonchio animale sono ormai molto rari e i casi umani eccezionali. Bacillus anthracis è anche un potenziale strumento bioterroristico. Nell’infezione naturale umana, la forma cutanea è largamente prevalente, mentre molto rare sono quella polmonare e quella cutanea. Abbiamo recentemente diagnosticato il primo caso di carbonchio umano verificatosi in Sicilia Occidentale negli ultimi venti anni. La lesione cutanea è guarita senza cicatrice deturpante dopo terapia antibiotica con tigeciclina, rifampicina e ciprofloxacina. In seguito alla nostra segnalazione, è stato individuato un focolaio di carbonchio bovino nel distretto di Sciacca, che ha causato il decesso di 13 animali. Una più vasta epidemia è stata scongiurata con la vaccinazione di oltre 5.000 erbivori.
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Fonti:
Tratto da: Rassegna/ Casi clinici: Le Infezioni in Medicina, n. 2, 86-90, 2010