“Lo Sguardo Delle Vittime”

Le Idee

Lo Sguardo Delle Vittime

di Ivo Lizzola

Professore Pedagogia Sociale, Università degli Studi di Bergamo

Lo sguardo della vittima svela l’impossibile assunzione del male. Il male è già, e ancora; è inguardabile: la vittima lo ha riconosciuto. Come enigma e come possibile. Non va cercata una “spiegazione”, né una “risposta” davanti all’enigma (come invece prova a fare Edipo): “vi si risponde di persona” restando là dove l’essere prima che oggetto di speculazione è patimento “nelle viscere” (las entrañas delle pagine di María Zambrano sulla pietà).

È una iniziazione in cui si ritrova e riprova di nuovo l’incompiutezza, l’umiltà, l’impotenza di donne e di uomini, certo capaci (anche in modo raffinato e attento) ma sempre ancora vulnerabili. I saperi, le tecniche, le terapie, le politiche, le didattiche, le cure si trovano a doversi declinare (e a declinare) come mezzi, come cammini di prossimità, come forme dell’approssimarsi perché, forse, si possa dare qualche nuovo inizio, qualche altra abitabilità del tempo, (delle relazioni, delle speranze)…

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