Archivio dell'autore: Savas

Psicologia della Cronicità

Articolo Scientifico

Impatto della malattia cronica sul partner del paziente.

Uno studio esplorativo

G. Pacini, I. Sarmiento

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per le tematiche riguardanti la malattia cronica e le problematiche ad essa connesse. Diversi autori hanno analizzato le difficoltà cui deve far fronte chi presta assistenza ai malati, in particolare quando è il partner ad assumere il ruolo di caregiver. Tale condizione avrebbe conseguenze sia psicologiche che fisiche, ma i suoi effetti reali sembrano dipendere da un insieme complesso di fattori interagenti. Sulla base di queste ricerche, nel presente studio si è cercato di indagare l’influenza di attaccamento e soddisfazione coniugale sull’impatto che la patologia ha sul partner del paziente e sulla sua qualità della vita… Continua qui

da: Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento B, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2008 2008; Vol. 30, N. 3: B54-B61

http://gimle.fsm.it

Fotografia e Poesia

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Elogio dei Piedi

di Erri De Luca

Perché reggono l’intero peso.

Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.

Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.

Perché portano via.

Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.

Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.

Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.

Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.

Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.

Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.

Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.

Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.

Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi.

Perché sono stati crocefissi.

Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.

Perché, come le capre, amano il sale.

Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

Tratto dallo spettacolo: Chisciotte e gli Invincibili di Erri De Luca

Graffiti

Collage

Da Video e Grafica di Giuseppe Zimmardi

Giuseppe Zimmardi artista palermitano, docente di storia e filosofia, racconta la sua esperienza artistica attraverso le sue parole e una piccola selezione delle sue opere. Dice di se stesso che è un videomaker, ma per chi conosce le sue opere certosine realizzate con carta, forbici e colla, o i suoi quadri a china ed altro, o ancora i suoi testi la definizione appare riduttiva.

“Ho sviluppato la pratica del collage verso la metà degli anni ’80. Usavo fobici, colla e materiali reperiti prevalentemente da cataloghi di strumenti scientifici e testi di edificazione religiosa. Delimitato il campo, facevo esercitare conflittualmente i precipitati iconografici dei magisteri religioso e scientifico a contendersi verità e un senso per il dolore.”

Per Vedere Una Parte della Sua Produzione Artistica Clicca qui

Salvo complicazioni

Books: Recensioni

Salvo complicazioni

Appunti di un chirurgo americano su una scienza imperfetta

di Atul Gawande

Edizioni: FUsi orari

Atul Gawande, chirurgo e professore ad Harvard, scrive sul New Yorker di questioni mediche. In questo libro tratta di chirurgia, ma non si tratta di una trattazione per specialisti, cercando invece di parlare al lettore comune ed interessarlo ad aspetti curiosi dellaprofessione medica. Riuscendovi. La suddivisione del testo presenta tre parti, di cui la prima (“Fallibilità”) è dedicata all’apprendimento nel campo della professione medica, agli errori dei medici e a tutto ciò che riguarda l’ignoranza del singolo, mentre la terza (“Incertezza”) considera l’ignoranza in sé, della medicina stessa. La sezione centrale (“Mistero”) presenta casi singolari o inspiegabili. Nonostante che i titoli suggeriscano un notevole scetticismo, Gawande crede profondamente nella professione medica e nella chirurgia, e il libro non è una catena di penosi fallimenti diretta a screditarle; al contrario, nella maggior parte dei casi riportati le cure sono state di grande beneficio per gli interessati…. Continua qui

Scarica una parte del libro (pag 1) e la recensione da Internazionale:

Clicca qui

Sull’argomento si può leggere:

David Allen, Detto, fatto! L’arte dell’efficienza, Sperling & Kupfer 2006,16.50 euro

Ruth Chambers, Efficienza clinica. Principi introduttivi, Centro Scientifico2001, 12.91 euro

Fotografia e Disabilità

Il Terzo Occhio

Evgen Bavcar, un grande fotografo affetto da cecità

Video pictures of the photographer Slovenian Evgen Bavcar. Music by Yann Tiersen “Atlantique nord”.

Evgen Bavcar è nato in Slovenia, a Lokavec (una piccola città vicino ai confini con l’Italia) nel 1946. La sua infanzia trascorse in maniera del tutto normale, finché un giorno mentre giocava si ferì gravemente all’occhio sinistro con un ramo. I dottori dovettero asportare l’occhio e mettergli una protesi. Dopo soli pochi mesi fu l’es…plosione di una mina a danneggiare gravemente anche l’altro occhio, nella sfortuna fu comunque fortunato, perché quelle schegge che sarebbero potute giungere fin dentro il cervello furono fermate dalla protesi che aveva sul lato sinistro. Gradualmente, e nonostante una serie di operazioni, perse del tutto la vista; fu così che la sua vita cambiò radicalmente in una scuola per cechi di Ljubjana. A 16 anni fotografò una ragazza e già quella prima esperienza gli fece sentire un legame particolare con quell’arte, sebbene non ne poteva vedere i risultati. Negli anni successivi iniziò a lavorare come centralinista, ma sentiva sempre che la sua vita non lo soddisfaceva.

Per questo si trasferì a Parigi e prese una laurea in filosofia iniziando a lavorare al ‘Centre National de la Recherche Scientifique’, dove si trova tutt’ora. Nell’87 ebbe la sua prima mostra che riscosse immediato successo e da allora continua a pubblicare libri di fotografia, allestire i suoi lavori a Parigi, in Germania, Italia, Brasile, Canada e altri paesi; in più insegna e tiene conferenze in tutto il mondo. Insegna e applica quello che chiamano “Video Disegno Orientato”… tecnica che insegna ad altri disabili ciechi !