Archivio della categoria: Cronicità

Biotestamento: Testimone Di Geova Ottiene Dal Giudice Lo Stop Ai Farmaci Salvavita

Fine Vita

Biotestamento

Testimone Di Geova Ottiene Dal Giudice Lo Stop Ai Farmaci Salvavita

Una donna di 48 anni avrebbe già rifiutato tracheotomia e trasfusione. Non sarebbe in pericolo di vita ma soffre di una grave malattia degenerativa

Vignetta Tratta Da Le Monde

“Chiede al giudice il permesso di non utilizzare, in caso di necessità, i farmaci e il magistrato l’accontenta. Protagonista della storia che sta suscitando clamore nel mondo sanitario e civile del Veneto una trevigiana di 48 anni, testimone di Geova, che dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio ha ricevuto il permesso, di non utilizzare farmaci salvavita. La paziente, avrebbe già rifiutato tracheotomia e trasfusione ed ha avanzato al giudice di Treviso la richiesta per motivi legati alla sua fede religiosa, ma non sarebbe al momento in immediato pericolo di vita. Le sue disposizioni restano tuttavia chiare: «Non voglio che la mia vita venga prolungata – avrebbe detto la donna – se i medici sono ragionevolmente certi che le mie condizioni sono senza speranza». Il decreto è stato firmato nel gennaio scorso dal giudice tutelare di Treviso per permettere alla paziente di rifiutare le cure destinate alla sua grave malattia degenerativa. Il marito della donna è stato nominato amministratore di sostegno. Il decreto arriva in un momento in cui la legge sul biotestamento, già votato dalla Camera, è in dirittura d’arrivo. Se anche il Senato a Settembre approverà il testo, la decisione del giudice potrebbe essere ininfluente: la tutela della paziente sarebbe infatti solo ed esclusivamente del medico curante.”

Da Cronaca Live Treviso

Impatto Della Malattia Cronica Sul Partner Del Paziente. Uno Studio Esplorativo

Articolo Scientifico

Impatto Della Malattia Cronica Sul Partner Del Paziente. Uno Studio Esplorativo

G. Pacini, I. Sarmiento

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento B, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2008 2008; Vol. 30, N. 3: B54-B61

http://gimle.fsm.it

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per le tematiche riguardanti la malattia cronica e le problematiche ad essa connesse. Diversi autori hanno analizzato le difficoltà cui deve far fronte chi presta assistenza ai malati, in particolare quando è il partner ad assumere il ruolo di caregiver. Tale condizione avrebbe conseguenze sia psicologiche che fisiche, ma i suoi effetti reali sembrano dipendere da un insieme complesso di fattori interagenti. Sulla base di queste ricerche, nel presente studio si è cercato di indagare l’influenza di attaccamento e soddisfazione coniugale sull’impatto che la patologia ha sul partner del paziente e sulla sua qualità della vita. Il campione è composto da 40 partner di pazienti con insufficienza renale cronica. Ogni caregiver ha compilato una batteria di test mirata a rilevare le caratteristiche dell’attaccamento e della soddisfazione di coppia, la qualità della vita relativa alla salute e le associazioni tra queste variabili e l’impatto della malattia cronica sul partner. Sono state effettuate statistiche descrittive e correlazionali e analisi del t di Student per campione unico. I risultati…”… Per Continuare a Leggere L’articolo Clicca Qui

Il Contesto Familiare Del Malato Terminale È Una Risorsa Da Conoscere E Supportare: Alcune Riflessioni

Editoriale

Il Contesto Familiare Del Malato Terminale È Una Risorsa Da Conoscere E Supportare: Alcune Riflessioni

L. Valera, C. Mauri

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento B, Psicologia

© PI-ME, Pavia 2008 2008; Vol. 30, N. 3: B37 B39

http://gimle.fsm.it

Unknown Photographer

“Il contesto famigliare in presenza di un malato terminale ricopre un ruolo cruciale per accompagnare e per favorire il percorso di separazione reciproco dal proprio caro. Il carico emotivo è spesso inestimabile. Seppur molti famigliari avvertano un profondo senso di adeguatezza e di soddisfazione nello stare accanto al proprio caro, si assiste anche a espressioni ambivalenti del tipo: “ti voglio bene, ma non ce la faccio più…” ed anche emozionali: di colpa, rabbia, risentimento, senso di inadeguatezza. Un senso di esaurimento, difficoltà finanziarie e continuità assistenziale possono contribuire ad un disagio psichico. Un riconoscimento di tale disagio può favorire un miglior affidamento alle cure palliative necessarie al malato terminale…”…

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Programma Di Sviluppo Della Rete Di Cure Palliative E Di Terapia Del Dolore Nella Regione Siciliana

Cure Palliative

DECRETO 3 gennaio 2011.

Approvazione del “Programma di sviluppo della rete di cure palliative nella Regione siciliana” e del “Programma di sviluppo della rete di terapia del dolore nella Regione siciliana” .

“La presente direttiva ha lo scopo di definire le linee attuative della rete di cure palliative al fine di incrementare l’offerta di tali cure in ambito domiciliare e residenziale, di definire le modalità di presain carico e accompagnamento dei pazienti che necessitano di cure palliative nel corso di tutte le fasi della loro malattia. Obiettivo prioritario è la definizione di un modello di rete locale e di un modello di rete aziendale che siano coerenti con le linee guida nazionali e che garantiscano cure palliative per qualunque patologia evolutiva durante tutto il suo decorso, per ogni età ed in ogni luogo di cura.

Presupposto necessario per la realizzazione delle reti è la diffusione della cultura delle cure palliative attraverso idonei piani di comunicazione alla cittadinanza e programmi di formazione degli operatori.”… Continua….

Per Saperne di Più Scarica il Suppl. ord. n. 2 alla GUR SICILIA  (p. I) n. 6 del 4-02-2011 (n. 5) 3 Cliccando qui

News: Terapia del Dolore: Una Sostanza Non Allucinogena Simile All’ Lsd Riduce Le Cefalee A Grappolo

News

Terapia del Dolore: Una Sostanza Non Allucinogena Simile All’ Lsd Riduce Le Cefalee A Grappolo

Una sostanza analoga all’LSD, dietilamide-25 dell’acido lisergico, ha mostrato di ridurre significativamente la cefalee a grappolo. I risultati dello studio pilota presentato durante il Congresso Internazionale Cefalea che si e’ tenuto a Berlino sono incoraggianti. Gli episodi di cefalea a grappolo dei sei pazienti trattati con il ’2-bromo-LSD, una sostanza non allucinogena, sono diminuiti sensibilmente nell’arco di una giornata e addirittura qualcuno di essi e’ stato liberato dal problema per settimane o perfino mesi.

La cefalea a grappolo e’ spesso definita ‘suicida’ perche’ causa un dolore insopportabile e chi ne soffre puo’ essere disposto a tutto pur di superare la sofferenza che puo’ durare ore, con piu’ attacchi al giorno e anche per molte settimane di seguito. I medici non sono ancora riusciti a capire quali siano le reali radici del problema, anche se la sua periodicita’ – spesso si tratta di episodi che si verificano intorno ai solstizi – farebbe pensare a una qualche alterazione nella struttura dell’ipotalamo, la regione del cervello che e’ legata ai ritmi circadiani. Per ora, la malattia non ha cura, sebbene ai pazienti qualche volta sia consigliata l’inalazione di ossigeno puro ai primi sintomi di un attacco. Durante lo studio pilota, e’ stato somministrato il 2-bromo-LSD (-148) una volta ogni 5 giorni per un totale di 3 dosi. Tutti i pazienti hanno riportato una riduzione nella frequenza degli attacchi, e ben cinque non hanno avuto attacchi per mesi, dopo il trattamento.

Il team ha poi curato allo stesso modo un settimo paziente che ha riportato gli stessi effetti benefici. La speranza del gruppo, dati questi risultati incoraggianti, e’ di cominciare ben presto la seconda fase della sperimentazione: un trial clinico con 50 pazienti entro quest’anno.

Fonte:

Cephalalgia. 2010 Sep;30(9):1140-4. Epub 2010 Mar 26.

The non-hallucinogen 2-bromo-lysergic acid diethylamide as preventative treatment for cluster headache: An open, non-randomized case series

Matthias Karst, John H Halpern, Michael Bernateck and Torsten Passie

Hannover Medical School, Hannover, Germany.