Archivio della categoria: Fotografia

Medicina e Fotografia: Graffiti: Fotografare la sofferenza

Medicina e Fotografia

Graffiti
Fotografare la sofferenza
reportage fotografico di
Lorenzo Palizzolo
Luglio 2010

Reportage fotografico realizzato a Palermo, in collaborazione con gli operatori della SAMOT ONLUS (Società per l’Assistenza al Malato Oncologico Terminale) di Palermo, da Lorenzo Palizzolo giovane filosofo appassionato di fotografia, che ha scelto di “fotografare la sofferenza” per comunicare con l’immagine ciò che spesso è difficile esprimere a parole… 
A Palermo, circa 20 anni fa,dalla buona volontà di pochi medici ed infermieri, nasceva la SAMOT, che incominciò ad assistere al domicilio pazienti oncologici terminali quando non viera ancora alcuna struttura che garantisse un minimo di Cure Palliative.

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Timeoutintensiva.it, N° 14, Graffiti, Luglio 2010

Fotografia e Terapia Intensiva: Se Io Fossi Foto Vorrei Stare Al Mondo…

Editoriale

Fotografia e Terapia Intensiva

Una delle Foto Premiate

Se Io Fossi Foto Vorrei Stare Al Mondo… di Nicola

Da Una Mostra e un concorso Fotografico in Rianimazione (Direttore Nicola Latronico)

liberamente svolto da M. Francesca Sapuppo e Vittorio Coppola (in Brescia presso la 2° Rianimazione degli Spedali Civili nel febbraio 2007)

in appendice i curatori Giovanna Perone e Sergio Zappa raccontano la nascita di questa particolare mostra/concorso fotografica dentro la Rianimazione

“Il verde di questa Rianimazione è smorto e pallido come quello di qualsiasi altro Ospedale… Ma quello che c’è di diverso “da dentro” su quel verde pallido e smorto è qualcosa che si impone alla vista: tante foto colorate nelle loro eguali cornici.

Foto e foto a colori, divise da porte chiuse e aperte, su un corridoio un po’ largo e lungo che impedisce l’accesso alla degenza. E’ qui che i parenti attendono in un crocevia “la possibilità di entrare”. Questa è una Rianimazione aperta, ma i parenti in silenzio bisbigliano ordinati quasi in fila per quattro.Nell’attesa osservano le foto come le stiamo osservando noi. Foto che ritraggono paesaggi di natura e di umanità, che ritraggono senza soggetto, che espongono elementi simbolici, che pennellano colori accesi o sfumati. Una sola nei colori del bianco e del nero. Tutte in attesa e in speranza di essere scelte e votate. Perché questa è una mostra/concorso dal titolo “colore e colori” giocata nel 2006 e mantenuta fino ad adesso, fino a quando non sarà esposta la nuova del 2007. Questa è una mostra che nasce in un posto un po’ strano, aperta a tutti i concorrenti e che permette a tutti (visitatori, parenti, ospedalieri…) di esprimere un voto e “farne vincere una”. La vincita: una pizza tra amici…

Articolo e foto vincitrici del concorso le trovate Cliccando qui

Timeoutintensiva N° 3, Spotlight, Luglio 2007

Fotografia e Poesia

Io non sono solo quello che vedi

Gipsies, J.Koudelka

Io non sono solo quello che vedi, quello che conosci
non sono solo quello che dovresti imparare.
Devo a qualcuno ogni brandello della mia carne,
se ti tocco con la punta del dito
ti toccano milioni di persone,
se ti parla una mia parola
ti parlano milioni di persone –
riconoscerai gli altri corpi che danno forma al mio?
ritroverai le mie orme tra miriadi di altre impronte?
distinguerai i miei gesti nella marea della folla?
Io sono anche quello che fui e che più non sono –
le mie cellule morte, le mie azioni
morte, i pensieri morti
di notte ritornano a dissetarsi nel mio sangue.
Io sono quello che non sono ancora –
dentro di me martella l’impalcatura del futuro.
Sono quello che devo diventare –
intorno a me gli amici esigono, i nemici vietano.
Non cercarmi altrove
cercami soltanto qui
soltanto in me.

Titos PatriKios
Da Fine dell’estate
1953-1954 VI

Il Principe delle Immagini

Books:

Recensioni

Il principe delle immagini

di Gaetano Cafiero

2008 Addictions-Magenes Editoriale

Nel cinema, le scene subacquee sono di grande effetto, per quell’aura di mistero che ancora circonda la profondità e le sue creature. Oggi gli strumenti dei professionisti sonotelecamere miniaturizzate, e riprendere sott’acqua è davvero facile. Ma settant’anni fa era un’impresa. Ci provò, e ci riuscì, nel 1946,don Francesco Alliata, principe di Villafranca: primo al mondo a lavorare sul fondo del mare con una professionalissima Arriflex 35mm. Questa è la sua storia. Che si sofferma sul ruolo di pioniere del cinema subacqueo di Francesco Alliata, ma narra anche una straordinaria vicenda umana, culturale, imprenditoriale: quella dei “ragazzi della Panaria” che furono premiati a Cannes nel 1947 per i loro documentari subacquei; produssero “Sesto continente”, il film di culto di Folco Quilici; scritturarono un mito quale Anna Magnani e la schierarono in prima linea nella “guerra dei vulcani” contro Ingrid Bergman e Roberto Rossellini; portarono sul set, per il film “La carrozza d’oro” di Jean Renoir, un autentico cocchio. È la storia, insomma, di un grande protagonista della cinematografia mondiale.Renzo Avanzo, infatti, trovò il coraggio di proporre al celebre cugino un soggetto che teneva nel cassetto ormai da tempo, “Storia dell’isola”. Come sappiamo, tale soggetto diventò, in seguito, l’ossatura della sceneggiatura del film “Vulcano“, film coprodotto dalla “Panaria Film” e diretto da William Dieterle, mentre il progetto di fare un lungometraggio insieme con Rossellini naufragò tristemente.

Ma la storia del film “Vulcano” è legata a filo doppio con quella di “Stromboli – Terra di Dio“, tanto che i due titoli vennero accorpati dalla critica cinematografica e la vicenda della loro realizzazione venne presentata dalla stampa dell’epoca come “la guerra dei vulcani”.Nonostante l’attività produttiva della “Panaria” continuasse ancora per circa un decennio, dopo l’esperienza di “Vulcano” i destini del gruppo non si scontrarono più con le Isole Eolie

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