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News: Palermo: Mostra Fotografica Alla Galleria X3: “Barfly Way”, Fotografie Di Luca Lo Iacono

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Palermo: Mostra Fotografica Alla Galleria X3: “Barfly Way”, Fotografie Di Luca Lo Iacono

a cura di Emilia Valenza

13/27 marzo 2011 – Galleria X3 – Palermo

La Mostra:

L’esposizione, a cura di Emilia Valenza, presenta un ciclo fotografico realizzato da Luca Lo Iacono nell’arco di tre anni (2000-2002) tra Palermo, Roma e Parigi. BarflyWay è un viaggio nella solitudine e nella incomunicabilità odierne. È il mondo visto attraverso la lente dell’emarginazione, il vetro di una bottiglia, che trasfigura e filtra la realtà degli spazi vuoti e l’intensità degli sguardi di cartone. Una bottiglia come punto di vista, un S.O.S. visivo per naufraghi moderni. La mostra presenta circa 30 scatti del ciclo BarflyWay. Scorci, luci, ombre e riflessi galleggiano sulla superficie dell’immagine fotografica proponendo un’atmosfera rarefatta, quasi liquida, ove i contorni degli oggetti appaiono indefiniti e leggeri.

Il Fotografo:

Luca Lo Iacono (Palermo, 1972) è professionista dal 1997, si occupa di creative imaging, fotografia pubblicitaria, arte, ritratto, operando tra fotografia tradizionale e digitale. Ha lavorato come direttore della fotografia per diversi film/video come ad esempio “Le ombre degli Angeli” di Igor Maltagliati, “PrimoMare” con Antonella Attili, “Time Killer” con Piera degli Esposti, Luigi Maria Burruano, Remo Remotti,Valentina Beotti, “Quel giorno in cui lo rapimmo” con Alessio Boni. Ha inoltre realizzato e ideato il documentario e reportage fotografico “I Ragazzi del ’99”, incentrato sugli ultimi reduci della leva giovanile della prima guerra mondiale. Vive a Roma, spostandosi spesso tra Palermo e Milano

http://www.lucaloiacono.com

La Galleria X3, a Palermo

La galleria X3 presenta la sua nuova programmazione espositiva. La galleria nasce agli inizi del 2010, su iniziativa di Ezio Ferreri, fotografo professionista, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la fotografia contemporanea a Palermo e provincia.

(http://www.ezioferreri.it/index1.html)

L’attività ha avuto inizio con la mostra “Metropolis/ Sao Paulo” di Ezio Ferrerinell’aprile 2010, seguita dalla mostra “Face” di Fabiano Avancini nell’ottobre dello stesso anno. Scopo della galleria X3 è quello di sviluppare la cultura fotografica attraverso una continua attività di mostre, incontri, presentazioni, seminari, stage etc. al fine di contribuire alla comprensione dei linguaggi propri della fotografia contemporanea e alla conoscenza degli autori. Galleria X3 intende altresì promuovere scambi culturali tra la realtà locale e i settori dell’arte nazionale e internazionale.

Precisazioni e Contatti

Mostra Fotografica: “Barfly Way“,  autore: Luca Lo Iacono

curatore: Emilia Valenza, quando: domenica 13 marzo 2010 18.30

dove: Galleria X3, indirizzo: via Catania, 35

orari: 10 -13 / 17-19,30, date: 13 – 27 marzo 2010

contatti: press@galleriax3.org

http://www.galleriax3.org/

Le Idee: Il Nomade di U. Galimberti

“… perchè al di là di ogni progetto orientato, il nomade sa che la totalità è sfuggente, che il non senso contamina il senso, che il possibile eccede sul reale, e che ogni progetto che tenta la comprensione e l’abbraccio totale, è follia.”

U. Galimberti

Fotografia:

“Gipsies” di

J. Koudelka, Magnum.

Out Of Border: Fotografia e Poesia di J. Koudelka

Out Of Border

Fotografia e Poesia di J. Koudelka

J_Koudelka_UK_1977

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

lassù in alto

c’è un posto di cui, una volta

ho sentito parlare in una ninnananna.

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

il cielo è azzurro

e i sogni impossibili

diventano realtà

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

volano uccelli azzurri

volano oltre l’arcobaleno

non posso farlo…

anch’io?

Se ci volano felici gli uccellini

oltre l’arcobaleno

non posso volarci…

…anch’io?

Foto e poesia di J. Koudelka

Josef Koudelka (Boskovice, 10 gennaio 1938) è un fotografo di origine Cecoslovacca; fuoriuscito dal suoi paese è stato per lungo tempo apolide ed il suo senso del nomadismo si puà cogliere in  una delle sue raccolte più belle sui Gitani “Gipsies”. Ha lavorato lunghi anni come fotografo della Magnum.

La Primavera di Praga

È molto nota la testimonianza fotografica che ha offerto sulla fine della Primavera di Praga: Koudelka era rientrato da un viaggio per un servizio fotografico sugli zingari della Romania, appena due giorni prima dell’invasione sovietica, nell’agosto 1968. Svegliato da una telefonata si precipitò in strada mentre le forze militari del Patto di Varsavia entravano a Praga per soffocare il riformismo ceco. I negativi di Koudelka lasciarono Praga seguendo canali clandestini, nelle mani dell’agenzia Magnum Photos, e finirono per essere pubblicate sul magazine “The Sunday Times“, in maniera anonima, contrassegnate unicamente dalle iniziali P.P., acronimo per Prague Photographer, nel timore di rappresaglie contro di lui e la sua famiglia. Le sue immagini di quegli eventi divennero drammatici simboli internazionali. Nel 1969 l’”anonimo fotografo ceco” fu premiato con la Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club, per la realizzazione di fotografie che richiedevano un eccezionale coraggio.

Asilo politico in Europa

Grazie all’interessamento della Magnum presso le autorità britanniche, poté ottenere un visto per lavoro di tre mesi con cui volò nel 1970 in Inghilterra, dove fece richiesta di asilo politico. Nel 1971 entrò nell’agenzia fotografica Magnum Photos e vi rimase per più di una decade. Nomade nel cuore, continuò a vagare per l’Europa armato della sua fotocamera e con poco altro. Negli anni settanta e ottanta, Koudelka proseguì il suo lavoro grazie al sostegno di numerosi riconoscimenti e premi, continuando ad esporre e pubblicare importanti progetti come Gypsies (1975, il suo primo libro) e Exiles (1988, il secondo). Dal 1986 ha lavorato con una fotocamera panoramica e una selezione delle foto ottenute è stata pubblicata nel libro Chaos, del 1999. Koudelka ha pubblicato oltre una dozzina di libri di sue fotografie, inclusa la più recente opera, il volume retrospettivo Koudelka, del 2006. Nel 1987 divenne cittadino francese, mentre poté tornare per la prima volta in Cecoslovacchia solo nel 1991. Il risultato del suo rientro in patria fu Black Triangle, un’opera in cui documentava il paesaggio devastato del suo paese. Nel 1994 fu invitato al seguito del regista Theo Angelopoulos, impegnato nelle riprese del film Lo sguardo di Ulisse, compiendo con lui, fino alla morte di Gian Maria Volonté, un itinerario attraverso Grecia, Albania, Jugoslavia e Romania. Koudelka risiede in Francia e a Praga e continua il suo lavoro nel documentare il paesaggio europeo. Ha due figlie e un figlio, ciascuno nato in un paese diverso: Francia, Inghilterra e Italia. Le prime esperienze hanno influenzato in maniera significativa la sua successiva opera fotografica, e l’enfasi da lui posta sui rituali sociali e culturali e sulla morte. Ben presto, nella sua carriera, giunse a un profondo e più personale studio fotografico sugli Gitani della Slovacchia e, in seguito, della Romania. I risultati di questi lavori furono esposti a Praga nel 1967. Lungo tutta la sua carriera, Koudelka è stato lodato per la capacità nel catturare la presenza dello spirito umano sullo sfondo di paesaggi malinconici. Desolazione, abbandono, partenza, disperazione e alienazione, sono temi costanti nel suo lavoro. I suoi soggetti sembrano talvolta uscire da un mondo fiabesco. Tuttavia, qualcuno legge nel suo lavoro una speranza: la persistenza dell’attività dell’uomo, a dispetto della sua fragilità. I suoi lavori più recenti focalizzano l’interesse sul paesaggio vuoto della presenza dell’uomo.

le fotografie: Alcuni dei suoi scatti più belli potete vederli Cliccando qui

Relitti Sommersi. Underwater Wrecks, foto di Ferruccio Fazio

Fotografia ed Immersione Subacquea

Relitti Sommersi, Underwater Wrecks.

foto di Ferruccio Fazio

per gentile concessione…

Il Prof. Ferruccio Fazio, è un valente Radiologo e Radioterapista milanese di livello internazionale (il suo lunghissimo e prestigioso curriculum lo potete leggere all’indirizzo http://www.ferrucciofazio.it/index.html).

Alto, magro, simpatico, instancabile, ha la passione per l’Isola di Pantelleria dove spesso risiede, e per le immersioni e la fotografia subacquea. Profondo conoscitore delle tecniche d’immersione con autorespiratore, allo studio delle quali si è dedicato anche professionalmente, ha girato il mondo esplorando e fotografando fondali del mondo sommerso… Per continuare a leggere l’articolo e guardare le mostra fotografica Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 9,  Spothlight, Aprile 2009

Medicina e Fotografia: “Ricominciare a Vivere”, Mostra Fotografica Itinerante

Medicina e Fotografia:

Magnum Photos

“Ricominciare a Vivere”, Mostra Fotografica Itinerante. The Global Forum/Magnum

In Ricominciare a vivere otto fotografi della Magnum hanno ritratto persone in nove paesi in tutto il mondo, prima di iniziare la terapia antiretrovirale contro l’AIDS e poi quattro mesi dopo. Ecco i volti, le voci e le storie che rappresentano questi milioni di persone che sarebbero ormai morte se non fosse stato per la disponibilità gratuita dei farmaci antiretrovirali. Persone che convivono con l’HIV, che lavorano, si occupano dei figli e provano le gioie e i dolori della vita. Ma ci sono anche le storie di coloro per i quali la terapia è giunta troppo tardi. Continua qui

Trovate la Brochure della Mostra Cliccando qui

Timeoutintensiva.it, N°11/12, Dicembre 2009