Archivio della categoria: Le Idee

Lo Studio Basato Sulle Narrazioni: L’Importanza Dell’esperienza Soggettiva Del Paziente

Medicina Narrativa

Lo Studio Basato Sulle Narrazioni: L’ Importanza Dell’esperienza Soggettiva Del Paziente

a cura di Veronica Cocco

…”La narrazione è un modo umano fondamentale di dare significato all’esperienza. Raccontando e interpretando le esperienze, le narrazioni mediano tra il mondo di pensiero-sentimento interno e le azioni osservabili del mondo esterno. Creare una narrazione è un processo attivo e costruttivo, che dipende dalle risorse personali e culturali. A livello pragmatico, ascoltare la descrizione di una narrazione è il mezzo principale attraverso cui le comprensioni culturali circa la malattia vengono acquisite, confermate, ridefinite e modificate (Mattingly, Garro, 2000). La rielaborazione e la valutazione dell’esperienza soggettiva della malattia diventano parte integrante del processo di guarigione, mentre il riduzionismo biomedico, l’oggettivazione medica del corpo e la relazione asimmetrica tra sapere medico e sapere profano sono la prima causa del comportamento inosservante del paziente…”…

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Timeoutintensiva.it, N°14, Technè, Luglio 2010

Libri: Recensione: “Ripensare la vita” di Peter Singer

Libri

Recensione

“Ripensare la vita”

di Peter Singer

Tecnologia e bioetica: una nuova morale per il mondo moderno

“Se un essere soffre
non esiste alcuna giustificazione morale
per rifiutare di prendere in considerazione
tale sofferenza”

“Fatti di cronaca finora impensabili mettono a dura prova i modi tradizionali di pensare la vita e la morte, e il confine che le separa. Questo libro propone esempi estremi e analisi coraggiose dei problemi pratici posti dai progressi della medicina e della genetica.

Secondo Peter Singer, filosofo e autorità mondiale nel campo della bioetica, non è possibile affrontare i temi cruciali della definizione di morte, dei trapianti di organi, dei limiti da porre all’aborto e alla fecondazione artificiale, dell’eutanasia, se non ci si sbarazza della vecchia morale per costruirne una nuova adatta ai tempi e alle circostanze…”…

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Timeoutintensiva.it, N°19, Books, 12 Gennaio 2011

Il Multitasking E Le Interruzioni Al Flusso Lavorativo In Terapia Intensiva

Articolo Originale per Timeoutintensiva OpeNetwork.

Il Multitasking E Le Interruzioni Al Flusso Lavorativo In Terapia Intensiva

29/11/2011

di M.Francesca Sapuppo*°, Diego Bongiorno**°, Milena Di Blasi**,  Leonardo Catania^, Rosario Celsa **

*AORNAS Ospedale Civico Palermo, **ASP Palermo,^ Policlinico Universitario Palermo °Associazione i.Change Onlus – Timeoutintensiva.it

Premessa a cura del Comitato Scientifico dell’Associazione i.Change Onlus

Nei numeri 8 e 15 di questa rivista abbiamo scritto su due argomenti profondamente legati tra loro: il sensemaking e il benessere organizzativo in Sanità. Infatti, non vi può essere benessere organizzativo se l’individuo non reperisce e costruisce senso dentro e durante il suo lavoro, ma per farlo è necessario qualcosa di cui oramai  si è perso il significato: il tempo.

Tempo, dove il lavoratore crea uno spazio di riflessione rispetto a ciò che fa o potrebbe fare, e a come e perché lo fa. Questi momenti consapevoli o inconsapevoli, brevi o lunghi, individuali o gruppali, non sono inutili perdite di tempo. Essi invece sono il prerequisito per la nostra stessa azione, che oramai si crede, “nell’ottica del fare”, possa essere disgiunta dal nostro pensiero.

Partendo allora dall’osservazione che il tempo operativo in Terapia Intensiva è continuamente frammentato, dalla multi-operatività e dalle interruzioni al flusso di lavoro, abbiamo cercato di approfondire quanto questi fenomeni possano incidere sulla performance degli operatori, in relazione sia al sensemaking sia al benessere.
Proponiamo quindi ai lettori i risultati dei nostri studi attraverso un testo molto particolare, fatto da osservazioni narrate e narranti, sviluppato da un gruppo di lavoro multidisciplinare.

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Timeoutintensiva.it, Focus, N°19, 12 Dicembre 2011

Sanità e Pensioni: Manovra Monti: Giudicata Negativamente dai Sindacati Medici

Sanità e Pensioni

Manovra Monti: Giudicata Negativamente dai Sindacati Medici

“Vi fareste operare in emergenza notturna da un 66enne?”.
La domanda arriva da Massimo Cozza, leader della Fp Cgil Medici, che lancia l’allarme sulle conseguenze delle norme contenute nella manovra. “La manovra del Governo Monti porterà i medici a lavorare fino ai 66 anni e in diversi casi anche oltre, con turni notturni sempre più frequenti a causa del blocco del turn over”. Condizioni allarmanti, secondo la Fp Cgil Medici, e gli altri sindacati Medici, che sottolinea come anche i medici più anziani si troveranno costretti ad operare dopo aver svolto molte ore di servizio, anche notturno. Questo anche in conseguenza al fatto, continua la Fp Cgil, che “la stessa manovra non affronta il nodo della stabilizzazione dei precari, penalizzando oltre 10mila giovani”.

 Tutto questo quando già oggi, secondo il conto annuale 2010 della Ragioneria Generale dello Stato, la maggior parte dei medici ha un’età media oltre i 60 anni. In particolare, 9.341 medici hanno tra i 60 e i 64 anni, 38.894 tra i 55 e i 65 anni – più di un medico su tre (34,91%), mentre i medici tra i 30 e i 40 anni sono 14.040 (12,60 %), poco più di uno su dieci.

 E così, medici sempre più anziani dovranno continuare a fare gli stessi turni notturni in sala operatoria o in sala parto, nei reparti o nei pronto soccorso. “Se reperibili, correre di notte per arrivare in meno di trenta minuti in ospedale per un’urgenza come quando avevano 30, 40 o 50 anni”. D’altra parte, continua la Fp Cgil, la manovra “alza l’asticella dei requisiti anagrafici per il lavoro usurante (da 59 anni a 62 nel 2012, 63 nel 2013, più un anno di attesa per la finestra) ma solo per coloro che svolgono almeno 64 turni notturni per almeno sette anni negli ultimi dieci di vita lavorativa”. Nei fatti, “oltre un medico su 3 over 55 sarà costretto ad operare anche di notte”.
Anche il Senatore Marino (Pd) parla di  “Manovra devastante per la sanità pubblica. Sono vicino ai medici in sciopero”. Ed Afferma: “Il personale sanitario, già sottoposto quotidianamente a condizioni di lavoro particolarmente stressanti, sarà costretto anche dopo aver superato di molto i 60 anni a garantire una  prestazione professionale efficiente nell’assistenza in corsia, nei turni notturni, in sala operatoria e nella gestione delle urgenze in pronto soccorso.  E’ difficile pensare in queste condizioni di poter assicurare nei prossimi anni la qualità delle prestazioni mediche nelle strutture pubbliche.” La manovra “penalizza ingiustamente i medici e gli infermieri che hanno compiuto la scelta di restare nel servizio pubblico, paralizza il futuro professionale di moltissimi giovani preparati che tarderanno a stabilizzarsi e compromette la risposta terapeutica offerta al cittadino”.

Oggi, 19 dicembre, sciopero nazionale indetto da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa.

Fonti:

Quotidiano Sanità

Lettera43

Franco Basaglia e l’Ansia dell’Incontro con l’Altro: l’Approccio della Deistituzionalizzazione

Le Idee

Franco Basaglia e l’Ansia dell’Incontro con l’Altro: l’Approccio della Deistituzionalizzazione

di Alain Goussot

Pedagogista. Didattica E Pedagogia Speciale, Università di Bologna Pubblicato su Educazione Democratica, m. 2/20

“L’esaminatore – scrive Basaglia – dunque dovrà vivere la «situazione» dell’ammalato, tentando di strutturarla, di ricostruirla rapportandola al proprio modo di essere, astraendosi dal fatto di aver dinanzi a sé un malato di mente e da ogni valutazione psicopatologica, così da potersi «incontrare e trovare» con l’ammalato su un piano di completa umanità. È necessario, dunque, ricostruire l’uomo malato nella sua ‘umanità’ e non nella sua «vitalità. (Scritti, vol. 1, p. 34.)”…

Un Interesante Articolo che Offre dell’ Opera di Basaglia una lettura diversa dalle solite, (e per questo da noi proposta), incentrata sul rapporto terapeuta/paziente.


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Timeoutintensiva.it, N. 19, Focus del 12 Dicembre 2011