Archivio della categoria: Musica

Recensioni Musicali: “Hidden” by These New Puritans

Recensioni Musicali

“Hidden”

by These New Puritans

2010 Hologram

Recensione a Cura di Ugo Sottile

Album strano dove i TNP riescono a conciliare momenti e situazioni musicali apparentemente cosi’ distanti fra di loro che potrebbero scandalizzare i puristi, ma oggi la musica è fatta anche e forse soprattutto di contaminazioni

Recensione

Dopo l’esordio, datato 2008, dal titolo “Beat the pyramid” fondamentalmente album spigoloso che rischiava di non fare emergere le qualita’ del tutto insospettabili di Jack Barnett & soci, ecco nel 2010 la sorpresa “Hidden” album alquanto controverso; tanto la prima uscita correva il rischio di restare impantanata nel mare magnum di produzioni musicali che non lasciano tracce tanto quest’ultimo si erge al di sopra della quotidianita’ sonora. Per leggere l’intera Recensione Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°14, Music, Luglio 2010

Recensione Libri: “Il Seme della Colpa” di Christian Lehman  

Recensione Libri

“Il Seme della Colpa”

di Christian Lehman

2009 Meridiano Zero

Titolo originale: Une question de confiance
Traduzione di Giovanni Zucca
158 pag. – € 13,50

“Non hanno il diritto di fare una cosa così, non a un dottore come lui.
Guardi che lo so di cos’è accusato, me l’ha detto la mia vicina, ma è una cosa che non sta in piedi. È un dottore bravissimo, il dottor Thierry, è molto umano. E di dottori io ne so qualcosa, è il quarto che ho, gli altri sono morti prima di me, tanto per dirle… Be’, uno come lui io non l’ho mai visto. Quanti crede che ce ne siano, di dottori che si dannerebbero l’anima per far restare una povera vecchia come me a casa sua?”

Il noir visto da Christian Lehmann
Una telefonata nella notte. Una voce di donna che parla tra le lacrime. Suo marito, Thierry Salvaing, medico di famiglia, è stato trattenuto in custodia cautelare, accusato di aver praticato l’eutanasia su una paziente. La moglie Béatrice vede un’unica possibilità di aiutarlo – far intervenire il vecchio amico, Laurent Scheller, che un tempo esercitava la professione proprio come Thierry e poi l’aveva abbandonata per scrivere un libro e diventare una stella televisiva. Laurent conosce tante persone, Laurent, con il suo ruolo pubblico, può battagliare in favore di Thierry. E infatti Laurent lo fa, sconsigliato dal suo avvocato, che peraltro lui pagherà di tasca propria perché assuma la difesa dell’amico. Laurent si mette al volante, raggiunge la casa dei Salvaing nei dintorni di Parigi, addirittura si offre come sostituto di Thierry nell’ambulatorio, si reca in visita ai pazienti a casa, si accattiva la simpatia dei tre bambini dell’amico. E della moglie, ahimé.
Perché fa tutto questo Laurent? Si è veramente stancato della vita sotto i riflettori?

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Timeoutintensiva.it, N°14, Books, Luglio 2010

Books: Recensioni: In Viaggio Contromano di Michael Zadoorian

Books

Recensioni

In Viaggio Contromano
di Michael Zadoorian

2009 Marcos Y marcos

gli Alianti
288 pagine, 16,50 euro
isbn 978-88-7168-505-2
Titolo originale:The Leisure Seeker


Michael Zadoorian. 
A video about the book and some of the inspiration behind it.

Poche storie, Ella e John hanno deciso: partiranno.
Chi se ne frega dei divieti e delle ansie dei figli, al diavolo medici, paramedici, rompiscatole che ti ammorbano a suon di esami prescrizioni precauzioni. Ella ha più problemi sanitari di un paese del Terzo mondo, John non ricorda come si chiama sua moglie, ma insieme “formano una persona intera”.
Di cose grandiose, se ne possono fare anche all’ultimo round. Anche dopo una vita che non ha nulla di straordinario. E allora? Si parte e stop. In barba a ogni cautela, ogni pallosa ragionevolezza, a ottant’anni suonati Ella e John balzano sul loro camper – un vecchio Leisure Seeker – e attraversano l’America da Est a Ovest. Partendo da Detroit, puntano dritti a Disneyland, lungo la mitica Route 66. Un vero e proprio viaggio contromano a base di cocktail vietati, hippies irriducibili, diapositive all’alba, malviventi messi in fuga. Un inno alla Strada, un caleidoscopio di paesaggi strepitosi e cittadine fantasma, ansie sogni paure; quello che è stato, che si è amato, quel che è qui e ora e più non sarà. perché la vita è profondamente nostra, teneramente, drammaticamente grande, fino all’ultimo chilometro… Continua a Leggere Cliccando qui

Timeoutintensiva, N° 11/12, Books, Dicembre 2009


Recensioni Musicali: “Vekatimest 2009″ dei Grizzly Bear

Recensioni Musicali

“Vekatimest 2009″

dei Grizzly Bear

Etichetta Warp

Producer Chris Taylor

Recensione di Ugo Sottile*

*Timeoutintensiva OpeNetwork

Band newyorchese di Brooklyn formata da Daniel Rossen voce/chitarra e tastiere, Ed Droste voce/chitarra, Chris Taylor basso/backing Vocals, Christopher Bear batteria e backing Vocals. Attiva dal 2007, anche se “Horn of Plenty”, prima prova, vedeva il solo Ed Droste, l’album viene remixato nel 2005, il quartetto attuale si riunisce nel 2006 con “Yellow house”, praticamente il primo vero album dei Grizzly Bear. Prodotti dalla Warp, uno dei pochi gruppi non elettronici sotto contratto con questa etichetta. ”Yellow House” raccoglie Lavori ed esperienze retroattive di Rossen, Droste e compagni. Contiene autentiche perle come “Knife”, “Little Brother” per gli amanti del Finger Picking. L’eccezionale e bellissimo “Plans”; la strana e retrò “Maria” scritto pare da una prozia di Droste. L’album si chiude con l’apoteosi di “Colorado” con cori arrangiati a mo’ di inno religioso, tematica spesso sviluppata nei lavori dei Grizzly Bear. I loro brani sono stati spesso usati come intermezzo da una rete televisiva via cavo di Atlanta che oltre gli States copre anche Australia e Nuova Zelanda… La Recensione Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 11/12, Music, Dicembre 2009

Recensioni Musicali: “Five Leaves Left” di Nick Drake

Recensioni Musicali

Five Leaves Left

di Nick Drake

1968 Remastered 2000

Recensione a Cura di Ugo Sottile

Nick Drake ha soltanto 20 anni quando incide il suo 1° disco; la traduzione del titolo “Cinque Strappi Rimasti” può risultare sibillina ma invece e’ quello che c’era scritto sugli ultimi 5 strappi nei rotoli della carta igienica inglese, almeno in quegli anni. Questo potrebbe non avere alcun senso specifico ma, dopo l’ascolto della musica di Nick Drake ci si può anche convincere che ciò non sia un caso ma che rifletta un atteggiamenmto profondo sul significato della vita. Si avverte quasi una dissociazione fra i testi delle sue canzoni e la sua valutazione del concetto di vita reale che risulta svuotata di ogni significato. La sua musica è dolce ed intensa, una voce che non sembra appartenere a quella di un ragzzo di soli 20 anni, ma ad una persona che ha navigato e continua a navigare mari tempestosi. Oggi, ci si spreca ad etichettare tutto: Punk/NewWave/Newe Romantic/Techno/House /HipHop, ma a cosa serve avere una esatta connotazione se non ad essere circoscritti in un recinto a catturare fette di pubblico giovanile?

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Timeoutintensiva.it, N°4, Books, Dicembre 2007