Archivio della categoria: Stati Vegetativi

Articolo Scientifico: Commento all’articolo di Adrian Owen, Detecting Awareness in the Vegetative State di N. Latronico

Articolo Scientifico:

Commento all’articolo di Adrian Owen, Detecting Awareness in the Vegetative State (1)

del Prof. Nicola Latronico

L’articolo di Adrian Owen e colleghi, di recente pubblicato su Science (1) ha ricevuto notevole interesse da parte dei media per le sue possibili implicazioni etiche.

Coma e stato vegetativo sono argomenti di pubblico interesse, anche se esiste notevole confusione circa l’uso dei due termini spesso considerati sinonimi. Il coma ha una durata limitata, 6-8 settimane al massimo; è una vie en route verso altri destini: la ripresa della coscienza, la morte, lo stato vegetativo. L’apertura degli occhi, la ripresa cioè di uno stato di veglia, segna il passaggio dalla condizione di coma a quella di stato vegetativo. In quest’ultimo il paziente è totalmente incosciente di sé e dell’ambiente che lo circonda, ha appunto gli occhi aperti (non costantemente), mantiene una serie di funzioni automatiche (respira, deglutisce, digerisce, assimila), può avere movimenti che non sono mai tuttavia intenzionali, può emettere suoni, mai tuttavia parole di senso compiuto. Il problema se un paziente in uno stato vegetativo così definito –di veglia senza consapevolezza- possa realmente essere identificato con certezza si pone da molti anni… Continua qui

Approfondimenti:
(1) Detecting awareness in the vegetative state.
Owen AM, Coleman MR, Boly M, Davis MH, Laureys S, Pickard JD.
Science 2006;313:1402.
Lo trovi Cliccando qui

Timeoutintensiva N°4, Focus, Dicembre 2007

News: Stato Vegetativo E Di Minima Coscienza: Apre Il Primo Centro Pubblico Per L’Assistenza

News:

Stato Vegetativo E Di Minima Coscienza:

Apre Il Primo Centro Pubblico Per L’Assistenza

5 Febbraio 2011

Apre a Roma lunedì 7 febbraio la prima struttura italiana interamente pubblica dedicata all’assistenza e alla terapia di pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza. Un nuovo reparto che raggiunge i 40 posti letto ed offre ai ricoverati nuove e maggiori terapie ed indagini diagnostiche fondamentali, come la Tac, a disposizione 24 ore su 24, una risonanza magnetica nucleare con consulenza specialistica, possibilità di dialisi, etc. Continua qui

da http://www.medicinalive.com/

News:Beppino Englaro: Il 9 Febbraio Sarà Per Me La Giornata Del Silenzio

News:

Beppino Englaro:

Il 9 Febbraio Sarà Per Me La Giornata Del Silenzio

Il prossimo 9 febbraio  sarà la Giornata Nazionali degli Stati Vegetativi. Ma sarà anche l’anniversario della morte di Eluana Englaro. La sua è una storia che non ha bisogno di  presentazioni: la donna è infatti deceduta dopo 17 anni in stato vegetativo, in seguito all’interruzione dell’alimentazione artificiale. La giornata è nata, per volontà dello Stato, proprio per ricordare la controversia della sua morte.

Una storia correlata dalla lotta di un padre di voler rispettare la volontà della figlia, quella di non subire accanimento terapeutico, dopo l’accertamento dell’impossibilità della ripresa. E proprio nell’anniversario del trapasso di Eluana, il padre Beppino si ritrova ancora una volta a difendere  la sua scelta. Questa volta in seguito ad un preciso invito, una lettera rivolta a lui, da parte del padre di Luca De Nigris, Fulvio.

E’ grazie alla sua storia che sono nate le “Case del Risveglio” a lui dedicate.  Perché nonostante i danni riportati a causa di una operazione andata male per curare la sua patologia, Luca dal coma si era  svegliato in un centro specializzato di Innsbruck . Anche se il suo cuore ha presto ceduto ed il ragazzo è morto. A soli 16 anni.

Sono storie molto simili ad accumunare questi padri, ed ancora una volta al centro di tutto vi è l’etica: un etica che lotta tra la volontà dell’uno e le speranze dell’altro, in una situazione dove il testamento biologico per quanto teoricamente presente non è applicabile, e la dignità della persona malata segue un filo sottile che segna il limite tra accanimento terapeutico e la paura dell’eutanasia e di un suo uso indiscriminato. Sono due storie al contempo molto diverse: Luca ad un certo punto si era risvegliato.

Pur apprezzando l’invito e la vicinanza espressa da Fulvio, Beppino ha rigettato, con una lettera di risposta a quella inviatagli da De Nigris, l’invito, specificando che per lui il prossimo 9 febbraio sarà la “Giornata del Silenzio”.

http://www.medicinalive.com/costume/bioetica/beppino-englaro-silenzio/

News: 9 febbraio 2011, Giornata Della Vita: La Risposta di Beppino Englaro a Fulvio De Nigris

News

9 febbraio 2011, Giornata Della Vita: La Risposta di Beppino Englaro a Fulvio De Nigris

Avevamo ripreso anche noi, in un post precedente, la lettera aperta con cui Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma dell’associazione bolognese Gli Amici di Luca, si era rivolto direttamente a Beppino Englaro, spiegando perché l’istituzione della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi per il 9 febbraio – data coincidente con quella della scomparsa, nel 2009, di Eluana Englaro – pur non essendo probabilmente «da tutti considerata rispettosa», potrà diventare comunque un’importante occasione per trovare un ragionevole punto di comprensione tra le varie posizioni, salvaguardando i diritti di tante famiglie che necessitano di sostegno. Oggi diamo spazio alla risposta dello stesso Beppino Englaro

Scrive Beppino Englaro:

“Caro dottor De Nigris, la ringrazio per la sua lettera che considero una manifestazione sincera di rispetto per la vicenda di mia figlia Eluana.
Sono sempre più convinto che la perdita di un figlio lasci noi genitori in uno stato di prostrazione e di sofferenza che non ha eguali. Mi sembra doveroso però precisare ancora una volta che in tutti questi anni la mia battaglia non è mai stata contro qualcuno, ma per qualcuno, “in difesa” di qualcuno. Né mai - neppure lontanamente - ho pensato che le scelte della nostra famiglia potessero sovrapporsi alle scelte di altre famiglie e forse – a essere sinceri – mi è toccato in sorte un compito davvero arduo: quello di far valere i desideri e i diritti di una persona, mia figlia, percepita davvero come una minoranza in questo Paese. La “minoranza” delle persone che la pensano in modo diverso.
Per questo sarò sempre al fianco di tutte quelle minoranze, i malati, le persone con grave disagio, che non hanno mezzi e strumenti per far valere le loro scelte e i loro diritti. Non ci sono “eserciti da armare”. Le Sentenze della Corte di Cassazione hanno semplicemente ribadito ciò che noi tutti sapevamo e che era già scritto nella nostra Costituzione: non si può imporre il proprio punto di vista ad altri. Per questo, ritengo la decisione di fissare la data della “Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi” proprio al 9 febbraio inopportuna, ma soprattutto indelicata.
Nel ringraziarla per la sua lettera, mi auguro che questo Paese abbia davvero lo slancio per far valere le ragioni di tutti.
Credo di aver già detto e fatto molto. Per me - come lei comprenderà - il 9 febbraio sarà la giornata del silenzio.”.

«Caro Englaro – ha scritto Fulvio De Nigris, dopo avere ricevuto questo messaggio – la ringrazio molto per la sua risposta e per le sue parole che denotano una vicinanza alle persone in stato vegetativo. Trovo in questo un segno di apertura, che spero anche i media vorranno raccogliere, per stemperare contrapposizioni che non debbono esistere, nel desiderio di cogliere sempre il senso della vita, di far fronte ai diritti violati, di riconoscere una normalità che va rispettata nelle intenzioni di chi assiste e di chi cura. Rispetto e comprendo la sua “Giornata del silenzio” per il 9 febbraio, credo che lei comprenderà le migliaia di famiglie che per un giorno si sentiranno al centro dell’attenzione, visibili nella loro sofferenza, nei loro bisogni e nelle loro rivendicazioni. So, per esperienza, che il dolore della perdita di un figlio non si rimargina mai, ma spero sinceramente che quella ferita rappresentata dalla vicenda di sua figlia possa aiutarci a conoscere meglio ed accettare un mondo diverso e sfaccettato».

Il Post Sulla Giornata della Vita lo trovi Cliccando qui
Il Post della Lettera che F. De Nigris aveva scritto a Englaro lo trovi Cliccando qui

Racconti a Margine: Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

Racconti a Margine:
Ti ho Guardato Fino a Non Vederti

di M.F. Sapuppo

Se tra la memoria e il ricordo è artefice il tempo, allora il loro tempo è stato
eccessivo per potere entrare dentro un ricordo.
Loro sono quelli che noi chiamiamo cronici, ma di cui per pudore in cartella scriviamo lungodegenti…

Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 1, Racconti a Margine, Dicembre 2006