Archivio della categoria: Psichiatria

News: Depressione E Suicidi: Uno Studio Dimostra Un Loro Aumento Preoccupante Durante La Crisi Finanziaria

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Depressione E Suicidi: Uno Studio Dimostra Un Loro Aumento Preoccupante Durante La Crisi Finanziaria

La maggior parte dei Governi, in tempi di crisi, attua tagli indiscriminati, e a volte i settori più colpiti dai tagli sono proprio quelli che riguardano le cure psicologiche. Diverse malattie mentali cominciano a sorgere nei periodi neri, fino quasi a raddoppiare i numeri dei suicidi.

A scattare la fotografia della situazione sono due studi pubblicati sulla rivista World Psychiatry, della World Psychiatric Association (Società mondiale di psichiatria), di cui è presidente l’italiano Mario Maj, i quali hanno calcolato il numero delle persone depresse e dei sucidi durante gli ultimi 15 anni. Il risultato è evidente quanto scontato: si registra un picco in concomitanza dei periodi di crisi economica.

A spaventare di più sono la disoccupazione, ma persino la paura di perdere il lavoro in chi è occupato. Tassi alti di suicidi si registrano anche nella classe di persone a reddito medio-alto, in quanto colpite enormemente, con perdite di ingenti capitali, a causa del crollo economico.

da http://www.medicinalive.com/


L’articolo originale…

Income-related inequalities in the prevalence of depression and suicidal behaviour: a 10-year trend following economic crisis

RESEARCH REPORT

Jihyung Hong, Martin Knapp, Alistair McGuire (World Psychiatry 2011;10:40-44)

… lo puoi trovare Cliccando qui

News: Morto Giovanni Bollea. Scrisse
 “Le Madri Non Sbagliano Mai”

“Oggi si è perso il valore essenziale dell’amore verso gli altri, bisogna tornare a valorizzarlo”. Con queste parole e con il rincrescimento, anzi «la colpa, di non aver migliorato il pensiero degli adolescenti», tre anni fa, all’età di 95 anni, Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile aveva accettato in Campidoglio a Roma uno dei tanti premi della sua prestigiosa carriera cominciata nel 1938. Nato a Cigliano Vercellese il 6 dicembre 1913, Bollea si era laureato in medicina nel 1938, specializzandosi poi in malattie mentali. Nel dopoguerra, dopo aver frequentato un corso di specializzazione a Losanna, è tornato in Italia e ha rivoluzionato la neuropsichiatria infantile italiana introducendo per la prima volta la psicoanalisi, la psicoterapia di gruppo e il lavoro d’equipe nella storica clinica universitaria di Roma della Sapienza, dove la porta di entrata reca il suo nome, e della quale era professore emerito. Bollea, oltre ad aver fondato e diretto l’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, a Roma, è stato il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, nonchè promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia.

Una sensibilità particolare lo caratterizzava, nell’approccio all‘infanzia, che chi lo ha conosciuto ricorda nella dolcezza del tono della sua voce, e che gli altri possono evincere dai numerosi libri che Bollea ha pubblicato. Uno fra tutti, “Le madri non sbagliano mai”,  un vademecum importante per chi si trova (la maggior parte di noi) a fare il genitore. Con pacatezza e semplicità in questo testo, il neuropsichiatra si rivolge a loro, madri e padri spiegando, a volte anche con ironia, quali sono le regole fondamentali del”mestiere” della genitorialità: l’amore, l’ascolto, il dialogo e soprattutto l’esempio quotidiano. Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione, presso l’Università di Urbino e nel 2004 il premio alla carriera al Congresso Mondiale di Psichiatria Infantile, solo per citare un paio dei riconoscimenti nazionali ed internazionali che lo hanno caratterizzato. E’ stato anche promotore di tante iniziative legate al mondo dell’infanzia: ha fatto parte del Comitato d’Onore del “Premio Unicef-dalla parte dei bambini”.

La camera ardente sarà allestita presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a partire dalle ore 10,00 di Martedì 8 Febbraio.

dalla stampa quotidiana

Non Ho l’Arma che Uccide il Leone.

Books: Recensioni

Non ho l’arma che uccide il leone.

di Beppe Dell’Acqua

Hoepli Edizioni

Recensione di S. Vasta

Allla fine degli anni ‘80 e nei primi anni ‘90 ogni tanto, in rianimazione, giungeva qualche “matto” ancora ricoverato in manicomio, che in seguito a patologie gravi, insorte acutamente, (in genere per un ictus cerebrale), aveva bisogno della nostra assistenza. Con il paziente arrivava anche la sua cartella sotto forma di diario clinico giornaliero o settimanale; veri e propri libri, tomi, dove era possibile rintracciare ed immaginare la vita dei pazienti, internati per decenni. Ne ricordo in particolare una, giunta per una grave emorragia cerebrale e che nel suo “incartamento” dopo il nome cognome e generalità, dopo le “impronte”, seguiva una foto in B/N fatta di faccia e di profilo che mostrava la paziente, ragazzina, con i capelli tagliati cortissimi e ancora le efelidi sul viso, che teneva davanti a se la lavagnetta, dove, con il gesso, era scritto alla meno peggio il suo nome e cognome, come nei vecchi film polizieschi in bianco e nero; come fossero rinchiusi per colpa e non per malattia. Nell’incartamento, come motivo del ricovero di allora (anni 40) c’era scritto: “Ebefrenica; Si oppone con violenza all’autorità riconosciuta”, malattia che, approfondendo, iniziata come drammatiche discussioni con i genitori, che oggi avremmo forse definita “un temperamento vivace e critico”, poi si era trasformata in una violenta opposizione all’istituzione di cura dove era stata rinchiusa, il manicomio; (aveva tentato più volte la fuga e non rispettava nè medici nè chi la accudiva); ed esitata anni dopo in un mutismo assoluto che era durato il resto della vita, un silenzio poi definito in cartella “quasi un guarire”, “un ammendare le proprie malefatte e cattiverie”.

Scrive Basaglia nella prefazione al libro di Beppe dell’Acqua suo assistente di allora (1979):…”Lo psichiatra non riusciva a “cogliere la “voce” del suo pazzo perchè per definizione l’irrazionalità della follia è la razionalità della malattia”… Quello che voglio dire è che per noi la follia è vita tragedia tensione. E’ una cosa seria. La malattia mentale invece è il vuoto, il ridicolo, la mistificazione di una cosa che non c’è, la costruzione a posteriori per tenere celata, nascosta l’irrazionalità.”… In questo libro… “Beppe ha voluto raccontarci delle storie come le ha vissuto da psichiatra che non capiva cosa volesse dire essere psichiatra, storie di internati che gliele raccontavano dato che non capivano cosa volesse dire essere internato. Questo livello tendenzialmente paritetico ha permesso a Beppe ed ai ricoverati di fare finalmente un discorso”

“Non ho l’arma che uccide il leone” è proprio il racconto delle vite dei ricoverati del manicomio di Trieste prima durante e dopo la sua chiusura. E’ il resoconto accattivante profondo e curioso di una esperienza fatta alla fine degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80 che ha segnato profondamente tutta la “Medicina” italiana e la Psichiatria in particolare. Nient’altro.

Savas

Per Approfondimenti sul libro e sulla figura di Basaglia Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°8, Books, Dicembre 2008

Psichiatria e Legge Basaglia: “L’ordine della Follia”, Video.

L’ordine della Follia
1 Luglio 2009

Video

“L’ordine della follia”
di Marco Adorni, Margherita Becchetti e Ilaria La Fata.
Canale youtube csmovimentiparma.
Trial – 01 luglio 2009.
In dvd, Italia 2009, 65′

Intorno alla figura di Franco Basaglia e alle sue esperienze nei manicomi di Gorizia, Colorno e Trieste, in questo film prende corpo un’ampia riflessione intorno all’evoluzione dell’assistenza psichiatrica. Il film della durata di 65 minuti, è ideato dal Centro Studi movimenti di Parma nell’ambito del programma “Se trent’anni vi sembran pochi. 1978-2008 La legge Basaglia ieri e oggi”, prodotto da Provincia di Parma con il sostegno di Fondazione Cariparma.

Per Vedere il video Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°15, Spotlight, Gennaio 2011