Archivio della categoria: Terapia Intensiva

E On Line Il Nuovo Numero 28 Di Timeoutintensiva

I Contenuti

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In Copertina
La Fragilità E La Vulnerabilità In Sanità. Una Ricerca sul Campo.

Sintesi dei Risultati di un Progetto di Ricerca sul Campo per Identificare Determinanti di Fragilità e Vulnerabilità Sociale e Suggerire Approcci Migliorativi in Popolazioni a Maggiore Rischio.
Maria Teresa Greco, Anna Roberto, Giovanni Apolone, Luigi Bisanti, Mauro Niero, Vittorio Caimi, Paolo Longoni
Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore – Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ – IRCCS, Milano mariateresa.greco@marionegri.it 2. Laboratorio per il coinvolgimento dei Cittadini in Sanità – Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ – IRCCS, Milano 3. Direzione Scientifica, IRCCS – ASMN, Reggio Emilia 4.ASL Città di Milano 5. Università degli studi di Verona 6. Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale (CSeRMEG), Milano

R&P 2013; 29: 63-73

Valutazione Clinica Ed Economica Di Nuovi Analgesici Per La Gestione Del Dolore Cronico

La gestione del dolore cronico rappresenta ancora una sfida per i medici.Gli oppioidi rappresentano il caposaldo nel trattamento del dolore cronico severo, non solo per la loro potenza, ma anche perché agiscono come farmaci centrali. Il principale limite al loro utilizzo nella pratica clinica è la prevalenza di effetti collaterali
Flaminia Coluzzi, Matteo Ruggeri Recenti Prog Med 2014; 105: 415-419

Cambiamenti Climatici, Alluvioni E Impatto Sulla Salute

Dopo i nubifragi che nei giorni scorsi hanno colpito molte regioni italiane, la preoccupazione maggiore è rivolta ai danni economici. La quantificazione è piuttosto tempestiva e ci allarma per la sua entità. Passano in secondo piano gli aspetti relativi ai danni per la salute, anche perché è molto più difficile quantificarne l’impatto che va valutato non solo a breve, ma anche a medio e lungo termine. Il reale impatto delle alluvioni sulla salute viene in gran parte sottostimato.
Paola Michelozzi, Francesca de’ Donato Recenti Prog Med 2014; 105: 48-50

Due Anni Di Attività Del Registro ADHD Della Regione Lombardia: Analisi Dei Percorsi Di Cura Diagnostici E Terapeutici – Ricerca Sul Campo

Laura Reale, Michele Zanetti, Massimo Cartabia, Filomena Fortinguerra, Maurizio Bonati a nome del Gruppo Regionale Lombardo ADHD – Laboratorio per la Salute Materno Infantile IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
R&P 2014; 30: 198-211
Dall’esperienza del Registro ADHD della Regione Lombardia è altresì emerso come limitare la sovradiagnosi e il disease mongering sia possibile disponendo di risorse adeguate e appropriate, attivando iniziative di formazione e informazione che coinvolgano i pazienti, le famiglie, gli insegnanti e gli operatori.

Racconti a Margine

Porte Aperte

…”Mi inginocchio, aiuto il bambino, forse 7 o 8 anni, piegato per terra. Sulla fronte una piccolissima ferita proprio all’attaccatura dei capelli. Un occhiello. Lo guardo cercando di trasmettergli un che di rassicurante, gli chiedo “Tutto a posto? Ti sei fatto male?”. Mi dice “No, tutto a posto” battendosi i vestiti per pulirli dalla caduta come un adulto. Guardo la ferita “E come ti sei tagliato ?” “Giocando a pallone… La porta… Ho sbattuto contro il palo… Non mi fa male…” Mi guarda serissimo, non dice più nulla, e’ la’ in piedi vestito di poveri abiti, pantaloni lunghi lisi, maglietta a righe scolorita e con le infradito gialle ai piedi, capelli e occhi nerissimi, uno sguardo serio, seccato, quasi severo, da vecchio più che da bambino .
di Psycapolide

Orme di Passi sulla Sabbia

…” Tento’ di immergersi per arrivare al fondo, senza prendere aria e perdere i sensi nella risalita, ma non ci riuscì e allora continuo’ a nuotare, in quel delirio di eccitazione e paura, di cui aveva piena la testa e bevve tossì e bevve ancora e tossì forte, perché acqua le era andata di traverso in gola; così comincio’ a girarle la testa, a vedere tutto confuso, come appannato e bevve ancora, ma quando cerco’ di respirare non ci riuscì e il terrore la prese”…
di S. Vasta

Out of Border

Sebastiao Salgado, Dal Buio In Cui Viviamo A Come Dargli Luce. Foto E Video

Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo.
a cura di Redazione – S. Vasta

Non Lasciare Che Io Finga Che Tu Sia Con Me. Ammettimi Alla Misericordia.

…”Nel caos di un universo svuotato di senso l’uomo non può più governare le continue trasformazioni, non riesce più a indovinarne gli esiti, ne consegue il dubbio come una sorta di antidoto contro le “intossicazioni del tempo”. Uno sguardo curioso e tagliente, non distante dal mondo ma lontano da ogni illusione, dalla delusione, uno sguardo acuto, penetrante, quasi una passione per tutto ciò che è insolubile, e tuttavia uno sguardo “misericordioso””
di Emilia Maggiordomo e Laura Costa
Student Corner
SIAARTI : Standard per il monitoraggio in anestesia
(edizione 2012)

Task Force: G Bettelli, G. Della Rocca, M. Fusari , P. Martorano, P. Mastronardi, M.Solca, G. Torri 
Gruppo di Studio Sicurezza in Anestesia: E. Adrario, G. Arena, M. Astuto, G. Bettelli, E. Calderini, A. De Gasperi, M. Fusari, Y Leykin, L. Lorenzini, L. Lubatti, C. Pace, L. Piazza, C. Pontecorvo, R. Rago, I. Salvo, M. Sammartino, M. Solca, V. Sonzogni, S. Taddei, G. Torri

Migliorare La Sicurezza dei Pazienti e Ridurre Gli Sprechi: La Lista dei Farmaci da Evitare

Caltabellotta A., Iacono A.
Evidence 2014;6(9):e1000089

GRAFFITI-Mostra Fotografica On Line
Un’ Idea della Cina
mostra fotografica di Ettore Lo Bianco
Dicembre 2014

Spotlight
Policlinico di Modena Video: “Terapie Intensive Aperte: Si Deve Fare”
Servizio Rapporti con l’Informazione-Policlinico Modena
17 Dic 2013

Video Formazione Procedura Di Vestizione E Svestizione Per La Gestione Della Malattia Da Virus Ebola (Mve)
Video prodotto dall’IRCCS Massimo Spallanzani
24 ott 2014

Video Campagne A Hair-Raising Message
Produttore Barncancerfonden
05 ott 2014

Video: Dipendenze Patologiche Nuggets
Andreas Hykade per Film Bilder 2014
13 ott 2014

Video Campagne Eutanasia: Il Parlamento Si Faccia Vivo.
Associazione Luca Coscioni
13 settembre 2013

Video: Autismo, Animazione Listen
Listen. Senior Thesis
2014

“Destino”
Video Animazione di Salvador Dalì e Walt Disney. 1945 (arteidetv)
Dicembre 2014

Nurse Science
I Motivi Per Scegliere La Simulazione Come Strumento Di Apprendimento In Sanita’

L’assistenza sanitaria oggi è un processo molto complesso, con numerose dinamiche e pressioni che sfidano l’offerta di una cura del paziente continua e di qualità costante.  Avere a disposizione un ambiente di formazione che rispecchi in maniera realistica l’ambiente di lavoro, conferisce agli studenti quell’autosufficienza necessaria per agire come da libro di testo e con standard perfetti… considerando questo, si è evidenziata la necessità di creare un ambiete di apprendimento realistico in cui contestualizzare la formazione per migliorare in maniera ottimale le abilità e la fiducia in se stessi, prima del lavoro in ospedale.
S.Egman*, S.Giammona*, F.Marchese*, G.Cappello*;

*Nurse Educator ISMETT Palermo

E ancora Tecnè-articoli scientifici-, Postbox-Le foto inviate dai lettori-, Libri, Musica e tanto altro.

Alla Prossima e Buone Feste

Il Board di Timeoutintensiva

Morire Di Sepsi A 18 Anni Per Un Ascesso Dentale Malcurato. Video.

KnowSepsis_02La Cronaca è Nota. Tania Priola, 18 anni, del quartiere Brancaccio di Palermo, in Sicilia, per settimane non aveva curato un ascesso dentale. Un dolore che pensava di poter sopportare, trascurando la patologia, forse anche per motivi economici. Ma che alla fine le è costato la vita.  E’ morta venerdì scorso all’Ospedale Civico del capoluogo siciliano. L’ascesso era degenerato in una “fascite“, un’infezione che parte dalla bocca per diffondersi fino al collo. In seguito alla Fascite si era instaurata una Sepsi. I medici della 2a Rianimazione del Civico di Palermo hanno tentato di tutto per salvare la ragazza già arrivata alla loro osservazione in condizioni gravi. La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sul decesso della giovane. Sin qui la cronaca derivata dalla lettura dei giornali ma che sarà la magistratura a dirimere.

Noi vorremmo tentare di chiarire al pubblico la natura di questa patologia insidiosa che si chiama Sepsi e di cui è morta la giovane, per sensibilizzare su una patologia poco conosciuta che fa tanti morti ogni giorno.

Il termine sepsi (dal greco σήψις, “sēpsis”, putrefazione) o setticemia indica una malattia sistemica, la risposta dell’organismo (sotto forma di SIRS, Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica) all’invasione di tessuti, fluidi o cavità corporee normalmente sterili da parte di microrganismi patogeni o potenzialmente patogeni. Le complesse interazioni tra il microrganismo infettante, il sistema immunitario dell’ospite, le risposte infiammatorie e la coagulazione influenzano l’esito nella sepsi.

La sepsi, che può derivare da una malattia infettiva mal curata anche in soggetto sano, si instaura prevalentemente in pazienti critici, immunocompromessi e anziani. Si stima che ogni anno nel mondo circa 20 milioni di pazienti ne vengano colpiti. Negli Stati Uniti i nuovi casi di sepsi sono stimati essere 750.000 ogni anno, con un’incidenza che è probabilmente destinata ad aumentare dell’1,5% all’anno per l’invecchiamento della popolazione. L’incidenza nell’Unione Europea  è di circa 90 casi di sepsi per 100.000 abitanti.

Sempre negli USA riguarda l’ 1%-2% di tutti i ricoveri e fino al 25% dei letti disponibili nelle Unità di Terapia Intensiva (ICU), rappresentando la decima più comune causa di morte, secondo i dati del 2000 dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (“Centers for Disease Control and Prevention”). A causa della sua natura particolarmente aggressiva e multifattoriale, la sepsi conduce rapidamente a morte e costituisce la principale causa di decesso nelle terapie intensive non coronariche di tutto il mondo, con tassi di letalità che vanno dal 20% per la sepsi, al 40% per la sepsi grave, ad oltre il 60% per lo shock settico: cumulativamente, nel mondo muoiono per sepsi circa 1400 persone al giorno.

Diagnosi e trattamento precoce sono azioni essenziali, ma si deve intervenire anche sulla prevenzione, assicurando il controllo delle infezioni mediante l’applicazione di linee guida riguardanti alcune procedure invasive (inserimento di cateteri venosi, tecniche di ventilazione artificiale ecc.). Anche un controllo stringente dei pazienti durante il periodo post-operatorio con un continuo monitoraggio clinico diventa un’ intervento di fondamentale importanza. Gli eventi infettivi che poi evolvono in sepsi possono essere neutralizzzati in modo significativo mediante questi e altri provvedimenti. E’ inoltre importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questa sindrome insidiosa ma non abbastanza conosciuta nella sua gravità e che spesso viene considerata una complicanza ineluttabile di alcune malattie. Sensibilizzare i cittadini significa maggiore attenzione sul problema da parte delle istituzioni. In particolare dobbiamo lavorare sulla prevenzione della sepsi, controllando il rischio di infezioni ospedaliere che possono causarla, facilitare la sua diagnosi precoce, gestire la terapia avvalendosi anche di altre competenze specialistiche. E’ necessario a tal fine intensificare la formazione/informazione degli operatori, favorire un approccio multispecialistico e multiprofessionale, vigilare sulla corretta gestione della diagnosi e delle terapie, verificando la corretta adozione delle linee guida non solo nelle terapie intensive ma anche in altri reparti. E’ importante inoltre misurare la sua diffusione mediante il calcolo di specifici indicatori ed adottando sistemi di monitoraggio clinico in grado di identificare precocemente la sindrome. Uno dei problemi da affrontare per una gestione adeguata del paziente settico è il ritardo nell’assegnazione del trattamento corretto che fa seguito alla diagnosi. Si è dunque recentemente creato un grande progetto di collaborazione internazionale per far conoscere la sepsi e per migliorare l’ outcome del paziente settico, nominato “Surviving Sepsis Campaign”. Tale organismo ha già pubblicato un articolo di revisione (review) basato sull’evidenza: sono delle linee guida sulle strategie per la gestione della sepsi grave e dello shock settico, con l’idea di pubblicare una serie completa di linee guida nei prossimi anni. L’applicazione in Italia di tali linee guida è in studio in alcuni reparti di Medicina d’Urgenza e di Terapia Intensiva; una delle più ampie casistiche europee è quella raccolta all’Ospedale delle Molinette di Torino. Ogni anno, il 13 Settembre, si festeggia la Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sulla Sepsi.

Fonti e Approfondimenti:

http://www.survivingsepsis.org/

http://globalsepsisalliance.com/

http://www.world-sepsis-day.org/

Pet Therapy: Un Cucciolo Di Cane Guarisce Una Bimba In Terapia Intensiva Pediatrica

La bimba di 10 anni affetta da mielite postinfettiva, ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, era affetta da uno stato depressivo profondo

61_Rianimazioni-aperte-ai-CaniSi chiama Portos. E’ un cucciolo di cane che ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato in seguito alla sua condizione di salute durante la degenza nel reparto intensivo. Un incontro al giorno col suo amico a quattro zampe l’ha aiutata a ritrovare il sorriso e le forze per reagire alla sua malattia e sconfiggerla. Ora la bimba è tornata a casa guarita. Si tratta del primo caso di pet-therapy in terapia intensiva pediatrica nel Lazio e tra le prime esperienze di questo tipo conosciute in Italia.
La piccola era affetta da mielite postinfettiva (una reazione del midollo spinale molto rara) e per questo da una forma temporanea di tetraplegia. La piccola paziente aveva sviluppato uno stato di profonda depressione post-traumatica e l’equipe multidisciplinare di rianimatori pediatrici, neuropsichiatri infantili ed ematologi del Gemelli, diretta da Giorgio Conti, d’accordo con la famiglia, ha condiviso l’idea che il gioco con il suo piccolo cucciolo di cane potesse essere di grande giovamento sia per il suo umore, sia per la guarigione che richiedeva l’impegno nella fisioterapia.
Un incontro di un’ora con il cane tutti i giorni per due settimane, dopo la seduta di fisioterapia e la bimba ha subito reagito, già al primo contatto: è stato possibile staccarla dal ventilatore meccanico e iniziare a fare sessioni di fisioterapia più intensa. La pet-therapy è prevista nelle linee-guida di trattamento della Critical Care Society U.S.A. (Società scientifica statunitense di Terapia Intensiva), ma questa è una delle prime esperienza di pet-therapy in Terapia intensiva pediatrica nel nostro Paese, certamente la prima nel Lazio.

Fonte:
http://salute24.ilsole24ore.com/

 

Formazione data / Formazione costruita

Focus

Formazione data / Formazione costruita

di M.Francesca Sapuppo, Responsabile Scientifica Timeoutintensiva.it, Intensivista

“… Si ha la pretesa, nell’ottica della efficacia ed efficienza della produttività, di avere con la formazione dei risultati immediati. Questa è un’ illusione perché immediatamente è possibile ottenere solo esiti, come le risposte a test a fine corso, che testimoniano solo l’apprendimento di nozioni.”

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Timeoutintensiva.it, N°25, Focus, Settembre 2013

Comitato Nazionale di Bioetica (CNB): Parere Favorevole alle Terapie Intensive Aperte

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Comitato Nazionale di Bioetica (CNB): Parere Del CNB Sulle Terapie Intensive (TI) Aperte Ai Familiari

Pubblicato il 24 luglio 2013
Approvato il 19 luglio 2013

Il Parere si occupa di un aspetto particolare dell’organizzazione sanitaria, quello delle visiting policies (accompagnamento e visita dei familiari) in TI: una applicazione, non sempre adeguatamente considerata, del principio del rispetto della persona nei trattamenti sanitari (art. 32, co. 2 cost.). Tale principio implica, infatti, una presa in carico del paziente, non solo come individuo isolato e come mero corpo da curare, ma come persona con le sue relazioni significative; di queste ultime il paziente non deve essere forzatamente privato, aggiungendo il peso della solitudine (senso di segregazione e di separazione) alla già grave condizione di malattia. La presenza di persone amate, inoltre, può essere vista come applicazione del principio di tutela dell’autonomia, sia perché in tal modo si dà soddisfazione a un’esigenza fondamentale del paziente secondo le sue stesse indicazioni sia perché il paziente riceve sostegno dai suoi cari che lo accompagnano nel corso della degenza in TI. Last but not least, poiché per questa via si realizza anche un miglioramento della stessa qualità medica delle cure, il modello della TI aperta si fa raccomandare anche per ragioni di miglior efficienza nella tutela della salute. La dimensione etica del problema solidarizza con quella dell’efficienza medica. Numerosi dati, infatti, suggeriscono che la promozione dell’accesso alla TI per familiari e visitatori non solo non è pericolosa per i pazienti, ma anzi è benefica sia per loro sia per le famiglie… (Continua)

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Timeoutintensiva.it, N°25, Cover, Settembre 2013