Archivio della categoria: Terapia Intensiva

Books : Recensioni : Scelte Sulla Vita: L’esperienza Di Cura Nei Reparti Di Terapia Intensiva – A Cura di G. Bertolini

Books :

Recensioni

Scelte Sulla Vita: L’esperienza Di Cura Nei Reparti Di Terapia Intensiva

A Cura di G. Bertolini

2007 Guerini e associati

Scelte sulla vita si basa sulle testimonianze e sui dati raccolti in luoghi, come i reparti di terapia intensiva, in cui, più di altri, le decisioni da prendere sono il pane quotidiano. È un libro che non vuole offrire conclusioni: fa solo presente quali siano i reali scenari di fronte al vivere o al morire, per ricercare le aree di criticità e mettere a fuoco alcune linee di proposta. In questa ricerca, condotta dal GiViTI, sono stati utilizzati due approcci complementari: uno epidemiologico (un anno di raccolta dati, 3.800 pazienti in 84 reparti) e uno clinico (18 incontri di gruppo, 12 interviste in 6 reparti). È quindi un libro fattuale, che costituisce una solida base su cui fondare iniziative legislative e non, riguardanti gli atteggiamenti da adottare di fronte alla possibilità di non iniziare o di sospendere gli interventi di terapia intensiva; ma che, al tempo stesso, intende dare un respiro di riflessione antropologica in un settore di punta della pratica medica che rischia di essere letto solo sul piano tecnico e organizzativo, attraverso ragionamenti puramente lineari… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°3, Books, Luglio 2007

Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico E Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

Articolo Scientifico

Dall’ideazione Al Web Concept Managing: Percorso Metodologico e Presupposti Teorici Del Webproject Timeoutintensiva.It

S.Vasta, M.F. Sapuppo, S. Ardizzone, G. Alia, S. Matranga, D. Bongiorno,

C. Dolcemascolo, G. Grammatico.

Febbraio 2008

Timeoutintensiva.It: A New Italian Healthcare Website To Promote A New Approach To Intensive Care Unit Problems

Introduzione

I progressi tecnologici hanno contribuito a determinare nelle ICU  successi esaltanti, allargando sempre più i confini della vita. La scienza continua, inarrestabile, ad offrirci cure di malattie fino a ieri inguaribili; macchine sempre più sofisticateci permettono di sostituire gli organi malati in attesa di una loro guarigione, aiutandoci a vincere tante battaglie contro la morte, dandoci così a volte l’illusione di essere invincibili. Purtroppo però la morte non può essere  sconfitta, e tra la vita e la morte si sono create situazioni nuove che fino a qualche anno fa erano impensabili. Lo stato vegetativo persistente,la  rianimazione di feti sempre più immaturi, la nutrizione artificiale nei pazienti morenti,  la prosecuzione o l’ interruzione dei trattamenti di fine vita pongono problemi con cui quotidianamente dobbiamo confrontarci. Siamo chiamati a decisioni dure , scelte difficili, da prendere spesso in breve tempo, in piena solitudine.

Guardati infatti come “magici guaritori”,  gravati dalla responsabilità di cura del malato e  dalle attese  dei familiari, gli intensivisti si trovano ad affrontare  dilemmi generati dal carico emotivo e dagli interrogativi che ci investono all’arrivo di un paziente e dei suoi parenti.  In che misura la malattia  organica si distingue dalla malattia vissuta ?  Quale ruolo ha il rianimatore stretto tra la tecnica richiesta dalla malattia organica, e l’emotività suscitata dalla malattia vissuta? Continua Qui

Timeoutintensiva OpeNetworl i.Change Open Project

Presentato all’Heps Congress, Strasburgo, Maggio 2008. L’articolo originale in lingua inglese (e la Bibliografia) lo trovi Cliccando qui

Timwoutintensiva.it, N°6, Cover, Aprile 2008


Articolo Scientifico: Commento all’articolo di Adrian Owen, Detecting Awareness in the Vegetative State di N. Latronico

Articolo Scientifico:

Commento all’articolo di Adrian Owen, Detecting Awareness in the Vegetative State (1)

del Prof. Nicola Latronico

L’articolo di Adrian Owen e colleghi, di recente pubblicato su Science (1) ha ricevuto notevole interesse da parte dei media per le sue possibili implicazioni etiche.

Coma e stato vegetativo sono argomenti di pubblico interesse, anche se esiste notevole confusione circa l’uso dei due termini spesso considerati sinonimi. Il coma ha una durata limitata, 6-8 settimane al massimo; è una vie en route verso altri destini: la ripresa della coscienza, la morte, lo stato vegetativo. L’apertura degli occhi, la ripresa cioè di uno stato di veglia, segna il passaggio dalla condizione di coma a quella di stato vegetativo. In quest’ultimo il paziente è totalmente incosciente di sé e dell’ambiente che lo circonda, ha appunto gli occhi aperti (non costantemente), mantiene una serie di funzioni automatiche (respira, deglutisce, digerisce, assimila), può avere movimenti che non sono mai tuttavia intenzionali, può emettere suoni, mai tuttavia parole di senso compiuto. Il problema se un paziente in uno stato vegetativo così definito –di veglia senza consapevolezza- possa realmente essere identificato con certezza si pone da molti anni… Continua qui

Approfondimenti:
(1) Detecting awareness in the vegetative state.
Owen AM, Coleman MR, Boly M, Davis MH, Laureys S, Pickard JD.
Science 2006;313:1402.
Lo trovi Cliccando qui

Timeoutintensiva N°4, Focus, Dicembre 2007

Racconti a Margine: Primo, Non Nuocere. di S. Vasta

Racconti a Margine:

Primo, Non Nuocere.

di Salvatore Vasta

Aggredì quel vecchio, più che violaceo nerarstro, col bisturi dritto alla gola, lei quasi a cavalcioni su quell’uomo riverso sulla barella. Due amanti in un corpo a corpo. Gridava “datemi una cannula un tubo quello che caspita volete.. si sta arrestando!!!”. Mentre il sangue sprizzava tutto intorno da una svirgolata che gli aveva dato con la lama sul pomo d’adamo, imperterrita ficcava in tutto quel rosso un tubicino largo un mignolo; in quel momento il cuore si arrestò. “Tumb!” un gran pugno sullo sterno. Ripartì intanto che davamo ossigeno ai suoi polmoni tramite quel tubo che gli usciva fuori dalla gola. Sudata e scarmigliata, insanguinata come fossimo al mattatoio, Francesca si schiarì la voce: “Aveva la laringe completamente chiusa non respirava si stava arrestando e non si riusciva ad intubarlo… ci stai tu un attimo?” e andò di là a lavarsi e cambiarsi…

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Timeoutintensiva.it, N°0, Racconti a Margine, 6 giugno 2006

Lineee Guida: USA 2007 : Un nuovo progetto per una rianimazione centrata sul paziente

Articolo Scientifico

Lineee Guida

USA 2007 – Patient Staff Family Support Centered ICU model:

Un nuovo progetto per una rianimazione centrata sul paziente

Laurie Barclay, MD; CME Author: Désirée Lie, MD, MSEd

6 febbraio 2007

Traduzione e riduzione libera a cura di Timeoutintensiva.it (S. Vasta, C. Gorton)

Queste sono le prime linee guida di riferimento pubblicate sul problema e che definiscono gli standard attraverso i quali incorporare i familiari nella definizione della cura e nelle cure dei pazientiti in ICU, sviluppate in risposta alla richiesta dell’ ACCM (American College of Critical Care Medicine ) della società SCCM, nel tentativo di definire le migliori prove basate sull’evidenza nel supportto dei familiari e dei pazienti all’interno del modello da loro sviluppato di cura centrata sul paziente in ICU.

Per la stesura di tali linee guida, L’ ACCM e lo SCCM hanno riunito un gruppo di esperti multidisciplinari (task force) nella pratica clinica dei pti critici, di cui fanno parte esperti di ICU dell’adulto, pediatriche e neonatali. Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°3, News, Luglio 2007