Archivio della categoria: Terapia Intensiva

Miopatia e Neuropatia del Paziente Critico (CRIMYNE) in un Rigetto di Trapianto Polmonare

Caso clinico

Miopatia e neuropatia del paziente critico (CRIMYNE) in un rigetto di trapianto polmonare

C. BECCHI, A. GRIPPO, M. AL MALYAN

da Acta Anesth. Italica, 55, 267-280, 2400

Abstract e riduzione del testo in italiano a cura di. S. Vasta

(La riduzione e la schematizzazione dal testo originale non ha alterato in alcun modo la rilevanza e l’originalità del testo stesso)

Abstract

Complicanze neuromuscolari precoci o tardive possono svilupparsi nel 30-60% dei pazienti critici trapiantati. La “Critical Illness Polyneuropathy” (CIP) e la “Critical Illness Myopathy” (CIM), comuni nel paziente critico, raramente sono state descritte nei trapiantati… Queste due patologie sono state recentemente considerate un unico complesso clinico definito “Critical illness myopathy neuropathy” (CRIMYNE). Per quanto l’esatta eziopatogenesi di tale complesso non sia stata completamente compresa, numerosi sono i fattori implicati, tra cui la “Systemic Inflammatory Response Syndrome” (SIRS) che presenta una stretta relazione con la patologia neuropatica…. Continua qui


Timeoutintensiva.it, N° 4, Studentcorner, Dicembre 2007


L’ Errore Medico: Si è Fatto Tutto il Possibile, Ma è Davvero Così ?

Books: recensione

a cura di S. Vasta

Si è Fatto Tutto il Possibile

Marco Venturino

2008 Mondadori

collana Omnibus

Prezzo: 18.00 €

La trama

Marco Venturino, classe 1957 è Direttore di divisione di Anestesia e Rianimazione all'IEO, Istituto Europeo dei Tumori. “Si è fatto tutto il Possibile”, è' il suo secondo romanzo, dopo “Cosa sognano i Pesci Rossi”, edito sempre da Mondadori.

È mattina presto. Un uomo è chiuso nel suo studio di primario, in ospedale. E ricorda. Quell’uomo è Mario Valenti, anestesista, docente universitario e professionista navigato, uno che la vita l’ha “sempre presa in pugno” e tenuta ben salda. Nella solitudine della sua stanza, quell’uomo ricostruisce l’opprimente cadenza degli eventi che l’hanno portato fin lì. La sua vita, a un certo punto, sembra essersi trasformata in un domino le cui tessere si abbattono una dopo l’altra. A mettere in moto la reazione a catena è stato un tragico errore in sala operatoria. Da allora, il corso della sua esistenza risulta ineluttabilmente alterato. Rimorsi e paura di affrontare le conseguenze dei propri gesti, sensi di colpa ed autoindulgenza, recriminazioni e desiderio di rivalsa. E il peso che si è ritrovato addosso lentamente lo schiaccia.

La Recensione

Cronaca di un “inciampo” nel giardino di cristallo del curare pazienti

a cura di Salvatore Vasta

“Oggi che so e finalmente vedo bene dentro quel pozzo nero che, se volete, posso chiamare la mia anima, ho la certezza che tutto quel desiderio di guarire e vincere la signora con la falce, non era di sicuro un irrefrenabile amore per il mio prossimo ma un incontenibile desiderio di potere”.

Questa amara e critica riflessione di Mario Valenti, primario anestesista, protagonista del secondo libro di M. Venturino, “Si è fatto tutto il possibile” (Mondadori), è il fulcro attorno al quale ruota tutta la narrazione. Che prende spunto da un “errore terapeutico” commesso dal protagonista, di fatto un appiglio narrativo, quasi un pretesto attraverso il quale mettere a nudo, non un caso di malasanità, ma, in un’analisi lucida e spietata, la crisi del sistema “uomo” all’interno dell’agire medico, quando questi, perduto il vero obbiettivo della propria professione, cioè il curare pazienti, si avventura nella spirale potere-denarosuccesso-fama-potere, che la propria ambizione gli cuce addosso come una catena da cui non può sfuggire. Ed è proprio questo ciò che rende forte e interessante il libro. Racconto della crisi di un uomo di successo che, preso come lui stesso dice da congressi, relazioni politiche, articoli, luci della ribalta e denaro, convinto di aver costruito un sistema inoppugnabile che gli permetterà di salire e salire verso un “olimpo” di cui l’ambizione non fa vedere una fine o l’approdo, si trova, per una “banale” distrazione, tutta la vita crollata addosso. Un errore che è quello che ognuno di noi medici dovrebbe augurarsi non gli accada mai, la morte di un paziente per propria negligenza, anzi, potremmo dire, per propria distrazione, dato che la mente del protagonista al momento dell’errore, non era presa dall’atto terapeutico che il protagonista stava compiendo, ma appunto dalla corsa ad ostacoli per il proprio successo. Ma basterà questo errore, di cui la vita gli chiederà spietatamente il conto, a fargli crollare addosso tutta la realtà d’intorno, in un susseguirsi di colpi di scena nei quali alla perdita della famiglia, seguirà la perdita della fiducia dei colleghi ed amici e l’insorgere di un profondo ed ossessivo senso di colpa che lo porterà a chiedersi se veramente il dire come si dice spesso “si è fatto tutto il possibile” sia una verità o non piuttosto un paravento dietro cui nascondere, a volte, le manchevolezze nell’agire di coloro che si “muovono” dentro uno tra i più delicati giardini di cristallo che è il curare pazienti. Marco Venturino, al suo secondo romanzo, scrive con magistrale ed introspettiva acuzie una storia, tutta in prima persona, che mostra come per raggiungere la gloria, il successo, la ribalta della cronaca, un professionista possa perdere di vista, la strada dell’agire terapeutico, responsabilmente per la vita che ha tra le mani, per imboccare una strada “altra”, tanto “granitica” quanto insospettatamente fragile, tanto da venir giù in un attimo, quasi fosse un castello di carta, in seguito ad un “inciampo”. Che porterà il protagonista a ritrovare tra le pieghe della propria oscurità, l’unica via d’uscita da un senso di colpa profondo per l’errore commesso, in una corsa per il potere, svuotata di ogni umanità e d’aggancio relazionale con il proprio mondo degli affetti. Un libro imperdibile come il suo primo, “Cosa sognano i pesci rossi” (Mondadori), per tutti i medici ma sopratutto per tutti coloro che all’emergenza hanno dedicato la loro esistenza.

Per Approfondimenti: Clicca qui

Per la recensione del precedente Libro dell’autore, il suo primo romanzo:

Cosa sognano i pesci rossi

Marco Venturino

Mondadori

e per L’Intervista all’autore: Clicca qui

Per Ulteriori approfondimenti:

CRONACA DELLA SESSIONE “COSA SOGNANO I PESCI ROSSI” DEL 60° CONGRESSO SIAARTI TENUTOSI A BASTIA UMBRA DAL 10 AL 13 OTTOBRE 2006

dal nostro inviato

dr. ssa M. Francesca Sapuppo

Clicca qui

“…MEZZO SECONDO PER INTUBARE”

Articolo Scientifico

Tempo e Medicina Intensiva

“…MEZZO SECONDO PER INTUBARE”

ovvero

Mezzo Secondo alla Consapevolezza.

di M.Francesca Sapuppo*, Diego Bongiorno*, Serafina Ardizzone*, **Stefano Dell’Aera

*Associazione I.Change, Timeoutintensiva Network

***AUSL4 SerT Enna

NON SEMPRE POSSIAMO PORCI DOMANDE “SENSATE”

“….per le idee che all’inizio non sembrano strane non c’è speranza”
N.Bohr

Ci sono storie che noi costruiamo e ci sono storie che ci vengono incontro, il nostro lavoro di Terapia Intensiva lo costruiamo giorno per giorno ma credo che per poterlo fare noi dobbiamo essere già predisposti ad accogliere la storia che ci viene incontro, dobbiamo forse essere in un certo modo per potere fare il lavoro che facciamo.
Questo lo penso oramai da molto tempo, avendo avuto a che fare con me stessa come intensivista e con colleghi più giovani e meno giovani di me.
Una delle tante qualità che mi appare determinante per poter fare il nostro lavoro (oltre quelle che analizzeremo in articoli successivi) è la capacità di utilizzare modalità di pensiero clinico diverse secondo le situazioni, modalità in cui la percezione e la gestione del tempo  interno ed esterno differisce secondo i momenti.
In un solo istante dobbiamo essere in grado di passare da una attività “immediata”, come quella che si sviluppa nella emergenza, in cui il tempo “mentale” è contratto in secondi ed apparentemente privo di un pensiero analitico ma solo pragmatico, ad una attività “riflessiva”, come quella che si sviluppa nella pianificazione di una terapia o di una procedura o nella visita clinica, in cui il tempo “mentale” è abbastanza lungo e ricco di un discorso interno che permette anche articolate analisi sia personali che con gli altri colleghi… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 10, Focus, Luglio 2009

Quel Confine Sottile tra Speranza ed Illusione

Articolo Scientifico

Quel Confine Sottile tra Speranza ed Illusione

Elaborazione del lutto e difficoltà dei genitori del prematuro (e del personale pediatrico) nel gestire diversi tipi di perdita

A. Clarici*, R. Giuliani**

* Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo (DPRS), Università di Trieste Struttura Complessa di Neonatologia e TIN, Ospedale Infantile “Burlo Garofolo”

** Centro Studi di Psicoterapia a Orientamento Psicoanalitico – Trieste

Il vertice psicoanalitico si rivolge alla realtà del percorso del lutto, un processo che permea ogni attività all’interno di un reparto di Terapia Intensiva Neonatale, sia al mondo delle aspettative consce o inconsce delle persone (i genitori e il personale) coinvolte con il neonato prematuro. Un contesto psicoanalitico permette di riconoscere questo tipo di dolore, e fornisce l’opportunità di uno spazio e un tempo, al momento della nascita, in cui i genitori possano essere aiutati innanzitutto a riconoscere l’esistenza di questo doloroso “gap” tra le loro aspettative e la realtà attuale, e riuscire a parlarne e a integrarlo nella propria mente, e (fatto, ancora più importante ai fini preventivi), di seguito nella mente del bambino. Vengono presentati tre casi clinici che sono qui distinti per la diversa natura del processo del lutto. Il primo (a) è dato dal lutto per un bambino non nato, il secondo (b) per un bambino morto e il terzo (c) per una bambina con handicap perché nata con una sindrome genetica… Continua qui

Timeoutintensiva, Focus, N. 14,  Luglio 2010

Il Tempo E La Memoria in Terapia Intensiva

Il Tempo E La Memoria in Terapia Intensiva

Video dedicato ai Pazienti i Familiari e gli staff di cura delle terapie Intensive.

Prodotto dall’Associazione per “l’umanizzazionme della medicina intensiva” I.Change ONLUS, è un progetto dell’ OpeNetwork www.Timeoutintensiva.it.

English Version

Clip Movie dedicated all who work in ICU day after day trying to save lives, to their patients, an to the suffering of there relatives. Product by I.Change (Improvement,Critical Healthcare Association through Narration and Group Experience) ONLUS.

Is a ” www.Timeoutintensiva.it OpeNetwork” project

Timeoutintensiva Youtube Channel