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Recensione Libri: “Parti in Fretta e Non Tornare” di Fred Vargas. Movie Trailer.

Recensione e Movie Trailer

Libri

“Parti in Fretta e Non Tornare”

di Fred Vargas

2006 Einaudi Editore

Di notte, sulle porte delle case di Parigi, vengono dipinti con la vernice nera strane sigle e numeri. Sono dei numeri 4, grandi 4 neri, un po’ scritti all’antica. All’altro capo della città, in una cassetta delle lettere vengono depositate incomprensibili missive che annunciano malattia e morte. Solo il commissario Adamsberg intuisce che tra i due fatti esiste un legame. Forse è una storia che affonda nei tempi bui dell’Europa, quelli della Morte Nera. Il commissario Adamsberg è un uomo lento, piccolo e bruno, a cui piace camminare; infatti riflette solo camminando e i suoi pensieri sono aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli, i suoi percorsi mentali sono di impervia natura. Il suo vice Danglard, giocando con la realtà, sostiene che “quando creò Adamsberg, Dio aveva avuto una nottataccia.”

L’Autrice
Fred Vargas è quella giallista francese che, giocando sull’intrattenimento e sulla sua dote di eccelsa narrativa, sparpaglia indizi, che il lettore assimila, pur non riuscendo a ricongiungerli. Poi, quegli stessi indizi, la Vargas ha l’abilità semplice, nella drastica
logicità, di metterli a nudo e chiudere il caso. La scrittrice che ama definirsi “véritable encyclopédiste humaniste”, di professione è archeozoologa, specializzata nello studio degli animali di età medievale. Il suo vero nome è Fréderique Audouin-Rozeau ed è conosciuta in ambiente scientifico per le sue ricerche e pubblicazioni di studi comparati sulle “taglie degli animali domestici in Europa dall’antichità all’era moderna” e sui “meccanismi di trasmissione uomo-animale della peste del trecento”, sul ruolo di maiali e pulci nello scatenarsi delle epidemie di peste nera.

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Timeoutintensiva, N°24, Books, Aprile 2013

Musica: Recensioni: “Diamond Mine” dei King Creosote. Video.

Musica

Recensioni

“Diamond Mine”

dei King Creosote. Video.
Anno/Editore: 2011

Recensione a cura di Ugo Sottile

Ennesima prova per  Kenny Anderson, prolifico autore scozzese che con lo pseudonimo di “King Creosote“ produce buona musica con una continuità che ha dell’inverosimile, al suo attivo più di cinquanta album dal 1995 ad oggi. E’ in grado di spiazzarti con il suo uso di accordion e concertina che a tratti gli conferiscono vaghe sonorità cajun d’oltre oceano peraltro sviluppate  in un contesto “slow core” senza ombra di dubbio  più armonioso che ritmico, nel 2005 partecipa ad un album tributo a Jeff Buckley “Dream Brother” dove dà la sua incantevole versione di Grace” contenuta anche nell’album dello stesso anno “Rocket D.I.Y.” La sua è musica che si sprigiona dall’anima sempre piena di intuizioni squisitamente acustiche che sono la sua connotazione essenziale con la sua tenera voce che riesce a restituire alla musica folk una dimensione intimista di rara intensità, spesso usa rileggere composizioni precedenti arricchendole di nuovi arrangiamenti che contribuiscono a suscitare nuove emozioni, come un pittore che non intende terminare mai la sua opera ritenendola sempre migliorabile, alla ricerca della chimerica bellezza dell’incompiuta perfetta.

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Timeoutintensiva.it, Musica, N°24, Aprile 2013

Libri: Recensione: “Codice Rosso” Sanità tra Sperperi, Politica e ‘Ndrangheta. Video.

Libri

Recensione

“Codice Rosso” Sanità tra Sperperi, Politica e ‘Ndrangheta. Video.

di Arcangelo Badolati e Attilio Sabato

Anno/Editore: 2012 Pellegrini Editore

“Codice rosso” di Arcangelo Badolati e Attilio Sabato è  un libro problematicamente decisivo perché, primo fra i primi, affronta sistematicamente la questione della sanità in Calabria e si rivela una guida formidabile all’interno della giungla del nostro sistema sanitario. Apre la nuova collana della Pellegrini Editore dal titolo “L’inchiesta” e si pone come un faro lungimirante per scandagliare la realtà calabrese in lungo e in largo. E non potrebbe essere diversamente. Attilio Sabato e Arcangelo Badolati hanno occhi profondi, sguardi penetranti, penne che trivellano e sfondano. Da tempo hanno abituato i lettori al loro dinamismo mentale e a quel giornalismo d’urto che racconta i fatti senza veli e senza ipocrisie.

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Timeoutintensiva.it, Books, N°24, Aprile 2013

Recensioni Musicali: “Picchio Dal Pozzo” . Video.

Recensioni Musicali. Video.

“Picchio Dal Pozzo”

dei Picchio Dal Pozzo

Anno/Editore: 1976 Grog Records
Genere: Progressive

Recensione a cura di Ugo Sottile

Siamo all’inizio degli anni settanta, quando qualche coraggioso, nel tentativo di superare le stereotipe barriere dei generi, riesce a coniare nuovi  insiemi di suoni con risultati spesso straordinari; in principio c’era il kaos ma pian piano le nuove strutture cominciano a vivere di  vita propria, le soluzioni, a volte astruse con le loro geometrie atipiche, iniziano ad indossare eleganti abiti da sera per uscire allo scoperto fuori dallo splendido isolamento del loro ghetto dorato, le improvvisa-  zioni  rappresentano fonti inesauribili di idee dove ciascuno apporta il meglio di sé in una condivisione musicale in assenza di un web allora inesistente.”.

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Timeoutintensiva.it, N°24, Recensioni Musicali, Aprile 2013

Recensione Libri: “Gli Innamoramenti” di Javier Marías. Video.

Recensione Libri. Video.

“Gli Innamoramenti”

di Javier Marías

Anno/Editore: 2012 Einaudi Editore

La Trama

In un caffè di Madrid, ogni mattina María Dolz osserva due sconosciuti, un uomo e una donna, affascinata dalla loro felicità. Come se fossero personaggi amati di un romanzo, augura alla coppia «tutto il bene del mondo», spera che la loro storia sia felice.
Luisa e Miguel sono la coppia perfetta: María Dolz, che lavora in una casa editrice di Madrid, da anni li osserva ogni mattina al caffè e dal quel rapporto fatto di sincera tenerezza e profondo affetto trae la forza per affrontare la propria assai meno perfetta vita privata e sentimentale, ma anche la insopportabile vanità dei suoi autori: «Auguravo loro tutto il bene del mondo, come ai personaggi di un romanzo o di un film dei quali si prendono le parti sin dall’inizio». Un giorno la donna scopre però che Miguel Desvern è stato ucciso, brutalmente accoltellato dal custode di un parcheggio, un balordo che vive in un’automobile.”

L’ Autore

«Come ogni autentico poeta, Marías è inesplicabile, probabilmente perfino a se stesso; così capace di tragedia, di pietà, di cruda violenza, è pure ricco di ironia, nella scrittura e nella vita […]. Marías è un narratore totale: di grandi eventi storici e di dettagli rimasti nella mente e nel cuore come strati geologici o «resti fossili di tempo»

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Timeoutintensiva.it, N°24, Books, Aprile 2013