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Premio Ucare Per La Narrazione 2012: “Il Medico e la Cura”. Proclamati I Vincitori.

Premi Letterari

Premio Nazionale Ucare Per La Narrazione 2012: “Il Medico e la Cura”. Proclamati I Vincitori.

Ad aggiudicarsi il primo premio, è stato il racconto “Tsunami” della giovane geriatra Serena Sarra. 
Il secondo premio è stato conquistato da “Lettoundici”, della specializzanda romana Chiara Fiorentino. 
Il terzo premio è andato a “L’ECG delle vocali”, scritto dal palermitano Salvatore Vasta, specialista in anestesia e rianimazione.

Nella stupenda cornice delle sale di Palazzo Visconti a Milano, esempio tra i più ricchi ed elaborati del rococò Milanese, Mercoledì 28 Novembre 2012, si è svolta la Premiazione dei Tre Racconti vincitori del Premio Nazionale Ucare per la Narrazione 2012 indetto dalla Fondazione Giancarlo Quarta Onlus, dedicato a medici scrittori che hanno affrontato il tema della “Cura” attraverso la narrazione.

A condurre la serata di premiazione, oltre a Lucia Giudetti Quarta e Alan Pampallona, rispettivamente Presidente e Managing director di FGQ Onlus, il famoso giornalista e scrittore Corrado Augias, Presidente della Giuria, composta inoltre da: Rodolfo Colarizi, Scrittore, Giornalista Medico Scientifico, Stefano Dalla Valle, Medico, Letterato, Pino Farinotti, Scrittore, Critico Cinematografico, Nerina Fiumanò, Scrittrice, Sceneggiatrice, Vladimiro Polchi, Giornalista, Scrittore, Autore Televisivo e Teatrale, Franca Porciani, Giornalista Medico Scientifico, Scrittrice, Marco Venturino, Medico, Scrittore

“L’iniziativa – ha dichiarato Augias – è importante per almeno due aspetti. Il primo è specifico: ha stimolato centouno medici  a scrivere 118 racconti. Scrivere significa riflettere sulla propria professione, in questo caso sulla condizione di medico. In un’epoca in cui anche la medicina tende a specializzarsi questo è già un bene in sé. Specializzarsi significa certo acquistare maggiore competenza ed efficacia ma per contro vuol dire anche una visione spesso parcellizzata del proprio operare. Qui – ha proseguito Augias – si innesta il secondo aspetto pregevole di quest’iniziativa: scrivere significa appunto recuperare l’aspetto umanistico della professione medica, considerare non l’organo ma l’essere umano tutto intero. Ci sono poi i risultati raggiunti. I tre racconti premiati dalla giuria che ho avuto il privilegio di presiedere sono degni di pubblicazione e spero che questo avvenga. Parecchi altri racconti erano di un livello quasi equivalente. La scelta non è stata facile anche se dopo aver molto riflettuto la ritengo giusta”.

Alcuni giurati del Premio, via via si sono susseguiti sul palco insieme ai medici premiati, sottolineando le peculiarità di ciascun racconto. Lo scrittore Rodolfo Colarizi ha commentato il terzo classificato, “L’ECG delle vocali”, scritto da Salvatore Vasta (Direttore Responsabile della Rivista Timeoutintensiva.it, n.d.r.), che ha come protagonista un bambino all’apparenza difficile, le cui “ferite” affettive vengono guarite da quella che ai suoi occhi appare solo come una semplice e dolce maestra.

Il secondo classificato, “Lettoundici”, scritto da Chiara Fiorentino, che affronta su due binari paralleli il senso di impotenza e di rassegnazione di fronte alla malattia di una giovane paziente e della sua altrettanto giovane dottoressa, è stato invece elogiato dal giornalista Vladimiro Polchi.

È toccato infine alla sceneggiatrice Nerina Fiumanò l’importante compito di esprimere le sue riflessioni e il suo apprezzamento per il vincitore “Tsunami”, scritto da Serena Sarra. Il racconto delinea con immagini intense e commoventi i sentimenti e le sensazioni di un uomo anziano al quale l’avanzare dell’età sta portando via l’intero bagaglio dei ricordi.
Corrado Augias ha intrattenuto inoltre il pubblico intervistando brevemente i tre vincitori sui loro scritti.
Un momento toccante è stata la lettura di brani dei tre racconti da parte dell’attrice Marina Senesi che ha saputo interpretare, attraverso una lettura degli stessi partecipata e a tratti commovente, lo spirito che ognuno di essi evocava.
Una panoramica degli scritti più apprezzati, pervenuti ma non premiati è stata presentata dalla giornalista Franca Porciani; infine a chiudere la premiazione è stato Marco Venturino, medico e scrittore di fama, che ha affrontato il tema del “medico-scrittore”, sottolineando l’importanza di esprimere le proprie esperienze personali e professionali.
Una Serata ed Una Premiazione molto partecipata e sentita dal pubblico accorso numeroso all’evento.

Fonte:

Ucare

Gaza: Crisi Umanitaria e Sanitaria in Attesa della Tregua. Stasera Il Cessate Il Fuoco ? Colpito Ospedale.

Medicina di Guerra

Gaza: Crisi Umanitaria e Sanitaria in Attesa della Tregua. Stasera Il Cessate Il Fuoco ? Colpito Ospedale.

Ultim’ora: Sembra che Stasera ci sarà un Cessate il Fuoco in attesa della tregua. Noi ce lo auguriamo.

L’Ultimo Bilancio della Situazione Sanitaria a Gaza City conseguente all’Attacco Israeliano sembrerebbe di 120 morti e 900 feriti, in maggioranza bambini, donne e anziani. E’ stato inoltre colpito l’ospedale europeo di Kan Younes, che ha provocato la fuga di pazienti e operatori sanitari. “La situazione è grave”, afferma il presidente dell’Amsi, Foad Aodi. “Mancano sacche di sangue, farmaci e soprattutto elettricità e benzina, essenziali per permettere gli interventi chirurgici. Ci sono molti in attesa di un intervento chirurgico, specie bambini.”
Nei giorni scorsi era giunta notizia che le Terapie Intensive della Striscia di Gaza erano piene e che si effettuavano trasferimenti verso le Terapie Intensive dell’Egitto.
Intanto continuano i bombardamenti in attesa che la diplomazia possa instaurare una tregua, che però con le elezioni vicine in Israele e parte della popolazione israeliana favorevole all’intervento, sembra difficile. Tanto che oggi Israele pur diminuendo l’intensità dei bombardamenti per i negoziati in corso in Egitto, ha informato la popolazione di Gaza con messaggi inviati in arabo attraverso volantini e sms, subito prima di una nuova ondata di raid, di spostarsi verso il centro citta’ evacuando la parte Sud della stessa. Migliaia di famiglie hanno così raggiunto, nel centro di Gaza, un ‘quadrilatero’ indicato loro dall’esercito israeliano come zona protetta. Persone a bordo di camion e anche a dorso di asini, con materassi su cui trascorrere la notte. 
Stretti tra intervento e tregua, la tensione a Gaza City è altissima e la popolazione è stremata ed impaurita, oltre che in lutto per i tanti morti.

Ultim’ora: Sembra che Stasera ci sarà un cessate il Fuoco. Noi ce lo auguriamo.

Per la Pace Sempre, Senza Se e Senza Ma !


Fonti:
Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi)

Il Sole 24 Ore on line


Terapie Intensiva Aperte ai Familiari: “Prendersi Cura” Video di F. Proverbio

Spotlight

Terapie Intensiva Aperte ai Familiari: “Prendersi Cura”.

Un Video di Fabio Proverbio

“Terapia Intensiva: sofisticate terapie, tecnicismo esasperato o prendersi cura del malato nella sua globalità di persona?
 Relazioni non sempre facili tra diversi attori: il malato, i medici, gli infermieri, i familiari.. Moltissimi malati per fortuna ritornano alla vita, ma qualcuno non ce la fa: frustrazione, angoscia, disperazione, lutto…
 Bisogna guardare oltre: qualcuno aspetta un organo in dono per continuare a vivere con un trapianto.

Così la morte non sarà apparentemente inutile.”

Fabio Proverbio

Nota:
Il video, molto bello, dura circa 11 minuti… a volte si interrompe per riprendere dopo un attimo di buio… tra i tanti visti, più di altri rende il senso ed il significato del “prendersi cura di qualcuno” mostrando cosa sia lavorare, essere pazienti e familiari di ricoveratiti in una terapia intensiva.
S.V.

Per Vedere il Video di F. Proverbio Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°22, Spotlight, Ottobre 2012

Quando il “Mercato” Genera Mostri: Ecco a Voi Il Bambolotto per Confortare I Genitori In Lutto.

Macabre Curiosità

Ecco a Voi Il Bambolotto Conforta Genitori In Lutto !

Il sonno della ragione è vero genera mostri. Specie in questo mondo guidato dai feticci del mercato, dove una “mente” senza alcun tipo di “pietas” ha ideato il Bambolotto “Allevia Dolore” che vedete nella foto. Un Bambolotto messo in commercio in Inghilterra al prezzo di 1000 € (si avete capito bene, “appena” mille euro) dedicato ai genitori che hanno perso un bambino prematuro o di pochi mesi. Questa mostruosità, secondo gli inventori, dovrebbe aiutare i genitori affranti dal dolore della perdita ad elaborare meglio il lutto. Come ? I genitori che hanno appena perso il loro bambino “prematuro” vanno al negozio, comprano il bambolotto insieme a tutto il necessario d’emergenza per rianimarlo, -pinze, forbici, siringhe, guanti, tubo per l’ossigeno, occorrente per prendergli una vena (?!?) etc-, tanto da evitare di farlo morire; e al modico prezzo ripeto di 1000 € se lo portano a casa. E così passano le loro giornate a casa nel tentativo di “salvarlo”, tanto da diluire il dolore e il senso di colpa della perdita che ogni lutto porta con se e, rianimando rianimando il “bambolotto”, alleviano il loro dolore e “salvano una vita”. Così… per alleggerirsi del dolore di non averlo loro stessi rianimato il loro bambino (?!?). Magari intanto consumando tutte le loro lacrime. Del resto, tutti coloro che perdono un bimbo appena nato o prematuro, come sappiamo, sono rianimatori pediatrici di lungo corso e quindi loro sì, che possono far “rinascere” il loro prematuro. Non sono cattivi dottori. Loro salvano vite !!! Specie quelle dei propri cari !

No, non pensate sia una follia. Questa triste notizia è apparsa su “The Sun”, giornale sensazionalistico Inglese, il più venduto sembra in quel paese, dal titolo “The sickest doll ever”,  che in questo caso, pur dando la notizia, ha fatto pubblicità negativa al bambolotto; infatti e per fortuna, la notizia della messa in vendita di questo “Gadget”, che non mi pento di definire “torturatore”, sta suscitando un tale vespaio che spero presto sarà tolto dal commercio. O forse, al contrario, in questo mondo ormai fatto di sentimenti plastificati ed addormentati, presto avremo anche il papà o la mamma morti, da rianimare a grandezza naturale e perchè no il nonno e magari anche il cane o il gatto. Fino a considerare la morte ed il lutto non più sentimenti che fanno parte della nostra vita, ma anch’essi fatti solo di plastica da comprare e con cui gingillarsi per soffrire di meno.

Ripensandoci bene, qui non si tratta di una mostruosità generata dalla assoluta mancanza di ragione, ma di un oggetto pensato da una mente plastificata, nociva per se e per gli altri.

Cliccando Qui Trovate l’Articolo del “The Sun”

Aprire le Terapie Intensive ?

Focus

Aprire le Terapie Intensive ?

di Alberto Giannini

Direttore TI Pediatrica Ospedale Maggiore Policlinico Milano

“I reparti di rianimazione e terapia intensiva sono stati da sempre luoghi inaccessibili a familiari e amici del paziente. Ma la situazione sta finalmente cambiando, sia negli Stati Uniti sia in Europa, perché la vicinanza dei cari, in un momento così delicato come la malattia, comincia a essere percepita come risorsa preziosa per la cura dei pazienti e non come ostacolo al lavoro dell’equipe o fonte di infezioni.”… Continua

fonte: I quaderni di Janus, Zadigroma editore, 30 • Estate 2008 • il futuro del presente

Per Continuare a Leggere L’Articolo Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°22, Focus, Ottobre 2014