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L’UE APPROVA UN NUOVO FARMACO CONTRO LA BPCO

L’UE APPROVA UN NUOVO FARMACO CONTRO LA BPCO

ll Progetto Mondiale per le Broncopneumopatie Croniche Ostruttive (GOLD) ha incluso il roflumilast (Daxas®) tra le opzioni terapeutiche nelle linee guida di gestione delle BPCO. Un intero capitolo dedicato a questa nuova classe, gli inibitori della fosfodiesterasi 4 (PDE4), descrive l’efficacia del roflumilast nei pazienti affetti da BPCO. Le linee guida riconoscono che gli inibitori della PDE4 hanno l’effetto principale di ridurre l’infiammazione e le implicazioni cliniche che questa ha sui pazienti affetti da BCPO. Per citare il documento, nei pazienti affetti da BCPO grave di stadio III e BPCO molto grave di stadio IV, roflumilast riduce le esacerbazioni trattate con glucocorticosteroidi per via orale. Tali effetti sono evidenti anche nel caso in cui il roflumilast sia aggiunto a broncodilatatori ad azione prolungata. Daxas è stato approvato recentemente nell’Unione Europea e in Canada. Il farmaco è già stato lanciato in Germania, Danimarca e Regno Unito ed è in programma l’introduzione in altri mercati nel 2011. Se approvato, sarà il primo farmaco di una nuova classe per il trattamento della BPCO e potrebbe diventare il primo farmaco antinfiammatorio orale specificamente sviluppato e approvato per il trattamento di questa malattia che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), colpisce 80 milioni di persone in tutto il mondo. Continua qui

Inghilterra: la Rivoluzionaria Riforma Sanitaria Approda in Parlamento  


Inghilterra: la Rivoluzionaria Riforma Sanitaria Approda in Parlamento

Meno politica, burocrazia e ospedali; più medici, cittadini e territorio. Con questo slogan si può riassumere il piano del governo conservatore di David Cameron. La proposta, approdata alla Camera dei Comuni per la prima lettura, prevede una quasi totale destrutturazione dell’attuale sistema sanitario e sociale inglese per fondare un rivoluzionario sistema che metta alla porta la politica, sviluppi competitività tra gli ospedali, e affidi la gestione (ma anche la responsabilità) del servizio sanitario nazionale ai medici di medicina generale e ai cittadini stessi, in stretta collaborazione con le istituzioni comunali e municipali.

Anzitutto saranno abolite le Strategic Health Authorities e dei Primary Care Trusts (PCTs), punti di riferimento organizzativi, gestionali e assistenziali della sanità inglese, in pratica le nostre Regioni e le nostre Asl. Le loro competenze passeranno nelle mani dei medici di medicina generale  riuniti in consorzi e affiancati da altre professionalità, in stretta collaborazione con le comunità locali e le autorità municipali. Proprio a questi ultimi enti saranno trasferiti altri servizi di sanità pubblica di base, compresi parte di quelli attualmente erogati dai medici di famiglia (vaccinazioni, screening, visite di controllo…).

La sanità territoriale sarà dunque il nuovo pilastro della sanità inglese. I pazienti avranno la libertà di scegliere il luogo di cura e di condividere le scelte assistenziali, incluse quelle di fine vita; ma in cambio di un maggiore controllo sul sistema, i pazienti dovranno accettare la responsabilità per le scelte che compiono (stili di vita compresi) e l’aderenza ai programmi terapeutici.

Sul versante dell’assistenza ospedaliera, il piano Cameron conferma la linea dei precedenti governi verso la semi-privatizzazione degli ospedali, per stimolare la competitività qualitativa attraverso il sistema di mercato. Mentre gli ospedali del Nhs (cioè il servizio sanitario nazionale) dovranno trasformarsi nel giro di qualche anno in Fondazioni. I risparmi, secondo il Governo, saranno di 2 miliardi di euro all’anno sul costo del lavoro e di altri 14 miliardi derivanti dalla migliore gestione delle risorse nei prossimi 10 anni.

I contenuti della riforma, hanno raccolto anche il favore dei laburisti, che vedono l’impronta già suggerita dall’ex governo di Tony Blair. I maggiori oppositori alla riforma, invece, sembrano essere proprio i medici, almeno sulla base dei risultati di un sondaggio condotto ad ottobre dal sito inglese www.doctors.net.uk. Secondo il sondaggio, solo un medico su 4 pensa che la riforma sanitaria possa rendere migliore l’assistenza ai pazienti. Prudenza anche da parte della British Medical Association, che assicura la collaborazione dei medici al Governo ma anche una dura battaglia contro l’eccessiva privatizzazione degli ospedali.

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La Donna che Camminava Battendo le Mani

Books: Recensioni

La donna che camminava battendo le mani
di Salvatore Coppola

Narrativa                                                                                                                                           Linea Emozioni                                                                                                                                  Euro 2 (due)                                                                                                                                 Coppola Editore
www.coppolaeditore.com

dalla Prefazione di Giovanni Impastato

“Eppure le potenzialità costruttive dell’uomo e della sua mente hanno una forza incommensurabile, ancora in parte inesplorate e, quindi, unendo il nostro ingegno e anche i nostri sentimenti possiamo tentare di riscattarci. E perché no, accogliere l’invito di Salvatore a camminare battendo le mani tutti assieme per percorrere la strada verso la libertà.”

Recensione
Poche righe, poche pagine che si leggono in un soffio; un sorriso, piano piano, si accompagna alla lettura, che alla fine, chiuso il libro, si trasforma in un senso di benessere, di pienezza, di libertà ritrovata; un respiro profondo ti raggiunge, quasi un afflato di vita, che ti fa chiudere gli occhi facendoti desiderare di essere anche tu la’ a battere le mani insieme a tanti; tutti insieme, messi lì a seguire lei, la donna che batteva le mani camminando; e le mani divengono ali e ti ritrovi a volare tra le parole, leggere, di questo piccolo libro. A me è venuta subito voglia di rileggerlo e di nuovo, ritrovandomi sveglio al mattino, senza stanchezza per la notte insonne, ma con l’energia che ti dà a volte ritrovare la tua, di leggerezza. Così ho fatto il caffè e mi sono messo lì alla finestra a guardare il mare. Ed i colori del cielo.
Savas

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” E io dove sono? “

“E io dove sono?” video dati ONU sul mondo

Video realizzato dal Sermig. I dati del video sono tratti da rapporti e dossier delle Nazioni Unite.
www.sermig.org

Qualcuno che la sa lunga mi spieghi…

di Gianni Rodari

“Qualcuno che la sa lunga mi spieghi… questo mistero: il cielo è di tutti gli occhi, di ogni occhio è il cielo intero…. È mio, quando lo guardo. È del vecchio, del bambino,del re, dell’ortolano, del poeta, dello spazzino. Non c’è povero tanto povero… che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone. Il cielo è di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole. Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente. Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti.”

5 ipotesi sulle condizioni di salute di Steve Jobs, Apple.

Sono almeno cinque le possibili ipotesi sulle condizioni di salute del numero uno della Apple, Steve Jobs, affetto da un tumore al pancreas nel 2004 e dopo aver subito un trapianto di fegato nel 2009.

“A oltre un anno e mezzo dall’intervento “potrebbero essersi verificate complicanze del trapianto”, ha detto Ignazio Marino, esperto di chirurgia dei trapianti del Jefferson Medical College di Philadelphia. Una delle complicanze più comuni, ha detto, “potrebbe essere il restringimento delle vie biliari”.

Una seconda ipotesi è legata alla terapia antirigetto, praticata di routine dopo ogni trapianto per abbassare le difese immunitarie e ridurre il rischio di rigetto.

“Condizionando il sistema immunitario, la terapia potrebbe avere determinato effetti negativi sulla ricorrenza del tumore al pancreas”, ha osservato Marino.
Sempre la terapia antirigetto potrebbe avere determinato un problema di rigetto cronico, diverso da quello acuto che si verifica a breve distanza dal trapianto.

La quarta ipotesi, meno probabile che possano essere avvenute complicanze dovute alla terapia immunosoppressiva. Una di queste, ha osservato Marino, potrebbe essere la malattia linfo-proliferativa, “che potrebbe essere legata ad un’alterata tolleranza della terapia immunosprressiva”.

La quinta e ultima ipotesi è che la terapia immunosppressiva possa avere causato complicanze come insufficienza renale o ipertensione.

da : Ansa Modificato e Ridotto del 17 Feb 2011