Archivio della categoria: Video

Recensioni Musicali: “Western Lands” by Gravenhurst

Recensioni Musicali

Western Lands

by Gravenhurst

2006 Warp

a cura di Ugo Sottile

Dopo l’esordio con “Internal Travels” del 2002, seguito dall’ottimo “Flashlight Seasons” del 2003, collegato idealmente con l’ E.P. successivo “Black hole in the sand” 2004, e “Fire in a Distant Buildings” 2005, Gravenhurst con formazione invariata, sempre e solo Nick Talbot one man band, giunge al suo IV° album Ufficiale “Western Lands” del 2006.

Le composizioni di Nick Talbot sembrano “piccoli fragilissimi film”, tanto per citare Paolo Benvegnù degli italiani Scisma, girati con una vecchia cinepresa, reali invenzioni totalmente Home Made, con pellicola Bianco/Nero, composti da frames completamente sgranati, come immersi nella nebbia, che lasciano molto spazio all’immaginazione per capire ciò che forse avviene; ma avviene veramente o è soltanto un’illusione ?… Puoi continuare a leggere la recensione Cliccando qui

Timeoutintensiva.it, N° 7, Recensioni Musicali, Ottobre 2008

News: Terremoto: Nuova Zelanda: Salvata 26 Ore Dopo Il Sisma. Video

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Terremoto: Nuova Zelanda: Salvata 26 Ore Dopo Il Sisma

E’ il giorno del bilancio del terribile terremoto che ha colpito la Nuova Zelanda, il giorno in cui si contano i morti, al momento oltre 75, e i dispersi, oltre 300. Si scava a mani nude per tentare di trarre in salvo i sopravvissuti sepolti sotto le macerie di Christchurch, seconda città neozelandese. La città è senza elettricità e numerose scosse di assestamento hanno reso difficili i lavori di soccorso.
Una donna, Anna Bodkin, è stata estratta viva dalle macerie dopo 26 ore dal sisma di magnitudo 6.3: un miracolo che ha ridato forza e speranza ai soccorritori.

News: Testamento Biologico, Saviano E La Libertà Di Scelta

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Testamento Biologico, Saviano E La Libertà Di Scelta. Video

Ieri sera a Roma al teatro Umberto si è svolto l’happening “Le ragioni del cuore, testamento biologico, sentimenti e diritti a confronto” con Beppino Englaro, Ignazio Marino, personaggi del mondo del cultura e dello spettacolo. Il messaggio video dello scrittore, che non potrà essere presente. “La scelta del papà di Eluana è una battaglia di democrazia”

Vi proponiamo, per avere una panoramica il più ampia possibile su questi temi, un video nel quale vi è l’intervento di Roberto Saviano, il quale non è potuto essere presente al teatro Umberto, ma che ha voluto partecipare inviando un video con il suo pensiero. Si parla di testamento biologico, e di una parola, Libertà. Libertà di scegliere, Libertà di decidere le proprie cure, Libertà di disubbidire.

Come hanno deciso di fare l’80% dei chirurghi, secondo quanto riferito dall’onorevole Marino, i quali hanno già annunciato che se dovesse passare una legge in cui viene imposto l’obbligo di idratazione ed alimentazione anche nei casi di stato vegetativo permanente (proprio come nel caso di Eluana), non seguiranno la legge, ma lasceranno scegliere alla famiglia. Ed è proprio qui il nodo della questione: la scelta della famiglia e del paziente stesso, per cui in molti Paesi è previsto un testamento biologico riconosciuto dalla legge. Qui rimangono le ultime volontà di una persona che, ancora in possesso delle sue piene facoltà mentali, può decidere se continuare con l’accanimento terapeutico o no, nel caso si trovasse in quelle condizioni.

Secondo il ddl presentato dal Governo nelle scorse settimane e di cui si dibatterà all’inizio di marzo, non conterà né il testamento biologico, né la volontà del malato, né quella della famiglia: bisogna tenere per forza in vita una persona anche se l’unica vita che è ancora presente è quella finta delle macchine.

ridotto dalla Stampa Quotidiana

Out Of Border: Fotografia e Poesia di J. Koudelka

Out Of Border

Fotografia e Poesia di J. Koudelka

J_Koudelka_UK_1977

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

lassù in alto

c’è un posto di cui, una volta

ho sentito parlare in una ninnananna.

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

il cielo è azzurro

e i sogni impossibili

diventano realtà

Da qualche parte oltre l’arcobaleno

volano uccelli azzurri

volano oltre l’arcobaleno

non posso farlo…

anch’io?

Se ci volano felici gli uccellini

oltre l’arcobaleno

non posso volarci…

…anch’io?

Foto e poesia di J. Koudelka

Josef Koudelka (Boskovice, 10 gennaio 1938) è un fotografo di origine Cecoslovacca; fuoriuscito dal suoi paese è stato per lungo tempo apolide ed il suo senso del nomadismo si puà cogliere in  una delle sue raccolte più belle sui Gitani “Gipsies”. Ha lavorato lunghi anni come fotografo della Magnum.

La Primavera di Praga

È molto nota la testimonianza fotografica che ha offerto sulla fine della Primavera di Praga: Koudelka era rientrato da un viaggio per un servizio fotografico sugli zingari della Romania, appena due giorni prima dell’invasione sovietica, nell’agosto 1968. Svegliato da una telefonata si precipitò in strada mentre le forze militari del Patto di Varsavia entravano a Praga per soffocare il riformismo ceco. I negativi di Koudelka lasciarono Praga seguendo canali clandestini, nelle mani dell’agenzia Magnum Photos, e finirono per essere pubblicate sul magazine “The Sunday Times“, in maniera anonima, contrassegnate unicamente dalle iniziali P.P., acronimo per Prague Photographer, nel timore di rappresaglie contro di lui e la sua famiglia. Le sue immagini di quegli eventi divennero drammatici simboli internazionali. Nel 1969 l’”anonimo fotografo ceco” fu premiato con la Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club, per la realizzazione di fotografie che richiedevano un eccezionale coraggio.

Asilo politico in Europa

Grazie all’interessamento della Magnum presso le autorità britanniche, poté ottenere un visto per lavoro di tre mesi con cui volò nel 1970 in Inghilterra, dove fece richiesta di asilo politico. Nel 1971 entrò nell’agenzia fotografica Magnum Photos e vi rimase per più di una decade. Nomade nel cuore, continuò a vagare per l’Europa armato della sua fotocamera e con poco altro. Negli anni settanta e ottanta, Koudelka proseguì il suo lavoro grazie al sostegno di numerosi riconoscimenti e premi, continuando ad esporre e pubblicare importanti progetti come Gypsies (1975, il suo primo libro) e Exiles (1988, il secondo). Dal 1986 ha lavorato con una fotocamera panoramica e una selezione delle foto ottenute è stata pubblicata nel libro Chaos, del 1999. Koudelka ha pubblicato oltre una dozzina di libri di sue fotografie, inclusa la più recente opera, il volume retrospettivo Koudelka, del 2006. Nel 1987 divenne cittadino francese, mentre poté tornare per la prima volta in Cecoslovacchia solo nel 1991. Il risultato del suo rientro in patria fu Black Triangle, un’opera in cui documentava il paesaggio devastato del suo paese. Nel 1994 fu invitato al seguito del regista Theo Angelopoulos, impegnato nelle riprese del film Lo sguardo di Ulisse, compiendo con lui, fino alla morte di Gian Maria Volonté, un itinerario attraverso Grecia, Albania, Jugoslavia e Romania. Koudelka risiede in Francia e a Praga e continua il suo lavoro nel documentare il paesaggio europeo. Ha due figlie e un figlio, ciascuno nato in un paese diverso: Francia, Inghilterra e Italia. Le prime esperienze hanno influenzato in maniera significativa la sua successiva opera fotografica, e l’enfasi da lui posta sui rituali sociali e culturali e sulla morte. Ben presto, nella sua carriera, giunse a un profondo e più personale studio fotografico sugli Gitani della Slovacchia e, in seguito, della Romania. I risultati di questi lavori furono esposti a Praga nel 1967. Lungo tutta la sua carriera, Koudelka è stato lodato per la capacità nel catturare la presenza dello spirito umano sullo sfondo di paesaggi malinconici. Desolazione, abbandono, partenza, disperazione e alienazione, sono temi costanti nel suo lavoro. I suoi soggetti sembrano talvolta uscire da un mondo fiabesco. Tuttavia, qualcuno legge nel suo lavoro una speranza: la persistenza dell’attività dell’uomo, a dispetto della sua fragilità. I suoi lavori più recenti focalizzano l’interesse sul paesaggio vuoto della presenza dell’uomo.

le fotografie: Alcuni dei suoi scatti più belli potete vederli Cliccando qui

Recensioni Musicali: “Espers III” degli Espers

Recensioni Musicali

“Espers III”

degli  Espers

2009 Drag City

Recensione a Cura di Ugo Sottile

Ottimo esordio per questa band americana di Filadelfia nel 2004 con l’album omonimo, seguito da Wedding Tree del 2005 album di covers; nel 2006 esce a proseguimento del discorso iniziale l’altrettanto valido Espers II, e dopo tre anni ecco il terzo capitolo di questo progetto Espers III. La direzione musicale è sempre orientata verso il folk, grazie alla bellissima voce di Meg Baird che non fa rimpiangere la compianta Sandy Denny, allora singer dei Fairport Convention poi leader dei mitici Fotheringay, oppure Maddy Prior degli Steeleye Span o Jaqui Mcshee dei Pentangle, le referenze sono quindi ottime… Continua qui.