Focus Migranti : “La Torre Di Babele: Dall’Emergenza alla Psicologia dei Servizi.”

Focus

Migranti

“La Torre Di Babele: Dall’Emergenza alla Psicologia dei Servizi.”

di Maria Gabriella D’Angelo
Psicologo/Psicoterapeuta, referente salute mentale dei migranti presso Modulo Dipartimentale 1, Palermo

“La leggenda narra che il re Nabucodonosor II fece costruire intorno al 600 a.C. i primi giardini pensili per sua moglie, in modo che non rimpiangesse la lussureggiante regione della Media di cui era originaria. Il nome di Babilonia deriva dall’ebraico Babel, mentre in babilonese si diceva Babilu che significa “Porta del dio”, o “Porta degli dèi”. I greci la chiameranno Babilon, da cui Babilonia.
 “Un tempo tutta l’umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Emigrati dall’oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione di Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: “Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco!”. 
”Pensarono di adoperare mattoni al posto delle pietre e bitume invece della calce. Poi dissero: “Forza! Dunque! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!”.
”Il Signore scese per osservare la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Disse: “Ecco, tutti quanti formano un sol popolo e parlano la stessa lingua. E questo non è che il principio delle loro imprese! D’ora in poi saranno in grado di fare tutto quel che vogliono! Andiamo a confondere la loro lingua: così non potranno più capirsi tra loro”. “E il Signore li disperse di là in tutto il mondo; perciò furono costretti a interrompere la costruzione della città. La città fu chiamata Babele (Confusione) perché fu lì che il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo”. Risulta da ciò l’evidente “dispersione” dei popoli in tanti frammenti di un mosaico. Questi frammenti, oltre a “confondere” le lingue, hanno “confuso” l’unità storica del mondo esistente prima del Grande Diluvio.” Gen. 11, 1-9

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Timeoutintensiva.it, N°24, Focus, Aprile 2013

Il Ruolo Del D.E.U. Nella Prevenzione Dei Suicidi: Una Ricerca Sui Comportamenti Autolesivi

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Il Ruolo Del D.E.U. Nella Prevenzione Dei Suicidi: Una Ricerca Sui Comportamenti Autolesivi

Dott. Angelo Napoli Psicologo – Psicoterapeuta. Società Italiana Psicologia dell’Emergenza

Il fenomeno dei suicidi e delle condotte parasuicidarie rappresenta un problema sanitario di estrema importanza, non solo in termini puramente numerici ma anche in termini di benessere personale così come di costi per la collettività.
La presente ricerca è volta ad individuare quanti pazienti si sono presentati al D.E.U. del Policlinico “Le Scotte” di Siena nel periodo Febbraio-Giugno 2002 in seguito ad un comportamento autolesivo; scopo della ricerca è anche analizzare come questi pazienti sono stati gestiti dalla suddetta struttura.
Al termine della ricerca verrà presentata una proposta per la gestione psicologica dei pazienti che hanno messo in atto un comportamento autolesivo.

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Timeoutintensiva.it, Focus, N°24, Aprile 2013

Video: “Era Solo Una Operazione di Routine” di Laerdal Italia

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“Era Solo Una Operazione di Routine”

di Laerdal Italia

L’importanza del fattore umano nella sicurezza del paziente.

La storia della morte di una signora durante il tentativo di un’operazione di routine. Un esempio di mancata applicazione dei principi CRM (Crisis Resource Management – mancata leadership, mancata comunicazione, errore di fissazione), in una situazione di emergenza del tipo “non è possibile intubare — non è possibile ventilare”.
 I fattori umani sono presenti nel 75% degli incidenti aerei. Per questo motivo i fattori umani hanno un ruolo molto importante in aviazione, arrivando perfino ad incidere sulla progettazione delle attrezzature. Perché allora non fanno parte della pratica clinica?… Continua…

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Timeoutin tensiva.it, N°24, Spotlight, Aprile 2013

Corti D’Animazione: “La Morte Fallisce” (Dji- Death Fails) di Dmitry Voloshin. Video.

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Corti D’Animazione

“La Morte Fallisce” (Dji- Death Fails) di Dmitri Voloshin. Video.

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Dji (il suo nome) è una morte insolita. Il cavaliere oscuro appare in una forma diversa.  Dji è solo terribilmente sfortunato. Tutto ciò che deve fare è prendere l’anima di un uomo che muore. Ma gli sceneggiatori hanno preparato alcuni ostacoli per Dji. Riuscirà a superarli? Vedremo.

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Timeoutintensiva.it, N°24, Spotlight, Aprile 2013

Non – Technical Skills In Terapia Intensiva E Nella Donazione Di Organi: L’ Esperienza Di Verona

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Non – Technical Skills In Terapia Intensiva E Nella Donazione Di Organi:        L’ Esperienza Di Verona

Gaetano Trabucco 1, Maddalena Marcanti 1, Francesca Allegrini 1, Francesco Procaccio 2
1 SSO Servizio di Psicologia Clinica, 2 Terapia Intensiva Neurochirugica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Integrata, Verona
Da: Trapianti 2010; XIV: 149-159

“L’errore umano è causa di incidenti gravi anche in Intensive Care Unit (ICU), dove le interazioni tra gli operatori, i familiari e i pazienti possono incidere a livello clinico-assistenziale, organizzativo, della relazione, delle procedure, della sicurezza e sull’outcome.

Le non-technical skills (NOTECHS) sono le abilità cognitive, comportamentali e interpersonali non specifiche dell’expertise di una professione, ma egualmente importanti nel determinare l’efficacia operativa e la sicurezza nel lavoro. Nella pratica clinica le NOTECHS vengono tuttavia poco utilizzate, pur essendo considerate da tutti molto importanti.”

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Timeoutintensiva.it, N°20, Cover, Aprile 2013