Racconti a Margine: “Sospesi per Rinascere”. Racconto Futuribile.

Fine Vita

Racconti a Margine
“Sospesi per Rinascere”. Racconto Futuribile.

del dr. Dijemal El Fnà

Lettera dal futuro prossimo venturo: 2 Novembre 2135, Inviataci dal dr. D. El Fnà, Responsabile globale ex DAT (Dipartimento Acuti Trapassanti), ora “Unità Buon Volo”; Officiante Medico specialista in “Vitalità Intensiva” di 1° livello dell’ Ordine “Vitas Semper”. Globalcity

Premessa alla Lettura:

Cronache del XXII secolo

“Nel XXI secolo la scienza della salute e della Qualità di Vita (QdV) erano ancora in mano ai laici e non agli ordini religiosi. Ma, ben presto, con l’impulso dato alla Scienza della sopravvivenza, con la Dichiarazione Universale sulla Vita come bene non negoziabile, e con gli studi che diedero un valore nettamente negativo, per la vita stessa, alla consapevolezza di essere “entità sacre con una fine”, si imboccò la strada del “non morire”, nel senso del superare lo scoglio della “non vita” con “più vita”. Lo stato aveva preso in carico l’esistere come religiosa reliquia da preservare, da non far “trapassare”, da far vivere il più a lungo possibile. I cittadini in cambio di un futuro interminabile di benessere, affidavano la propria fine all’entità stato stessa. Le strade che si intrapresero, dettero grande slancio all’intelligenza artificiale (AI), alla psiconeurofisiologia, alla genetica, alla robotica, alla cybernetica, alle nanotecnologie, alla neurofarmacologia, alla musicoterapia, agli innesti neurali. Tali metodiche furono applicate soprattutto a quel periodo prima della fine che era chiamato dai nostri antenati “il volo dell’angelo” o il “buon volo”, riuscendo a recuperare da quell’ultimo anelito di vita la vita stessa. Fu un trionfo verso la semi-immortalità. La vita si allungò, ed agli inizi del XXII secolo si viveva sino a 250 anni e, dati i buoni risultati futuri annunciati dalla scienza della vetrificazione crioconservante, per molti, la parola “fine” fu sostituita con lo slogan “sospesi per rinascere”, in gergo popolare “Frizzati”. La caduta aveva ora una sua propria dignità. Rallentare la perdita inarrestabile di anelito vitale era ormai invertire o controllare ed a volte prolungare l’esito dell’ultimo volo”, decidere i suoi tempi, manipolare una psicosi da certezza della fine, dare una speranza di rinascita futura. La cura delle gravi malattie terminali, o meglio, la ripresa (Rimodulazione) dalla “Caduta dell’anelito vitale” era ormai realtà.”

Per Leggere la Lettera del Collega D. El Fnà Cliccate qui

Timeoutintensiva, N°24, Racconti a Margine, Aprile 2013

Gueorgui Pinkhassov: “Le Luci e Le Ombre del Caos”. Fotografie e Video.

Out Of Border

Fotografia

Gueorgui Pinkhassov: “Le Luci e Le Ombre del Caos”. Fotografie e Video.

a cura di S. Vasta

“Cambiare la rotta del caos è follia. Non si dovrebbe tentare di controllarlo, ma abbandonarsi ad esso. Un artista non può nutrirsi di ostinazione…. “Nessuno era mai giunto a tanto “… è questo l’unico complimento per un’immaginazione insaziabile. Perdersi non è un peccato. Si dovrebbe smarrire la via. Basta che poi si ritrovi comunque un modo per tornare. Il ritorno, in fondo, è la cosa più toccante… come il figliol prodigo di Rembrandt che ritorna a casa. E’ questo il cuore di tutto, alla fine. Ma ovviamente, s’inizia sempre dai piedi.”
Gueorgui Pinkhassov

Nato a Mosca nel 1952, Dopo aver studiato cinema alla VGIK della città, Pinkhassov inizia a lavorare per Mosfilm come fotografo di sala. Nel 1978 entra a far parte dell’Unione delle Arti Grafiche di Mosca, ottenendo lo status artista indipendente, che gli permette di esporre le proprie opere a livello internazionale. Nel 1979 il suo lavoro viene notato al di fuori della Russia per la prima volta, in una mostra collettiva di fotografi sovietici tenutosi a Parigi…. Continua

“L’approccio di Pinkhassov alla fotografia è quello di un regista: profondamente personale e cinematografico. Come fosse un bambino alla scoperta del mondo, lo sguardo di Pinkhassov si interroga su tematiche  di grande mistero con la freschezza e l’innocenza di chi non conosce la malizia.”

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Timeoutintensiva.it, N°24, Out of Border, Aprile 2013

Tutte le Immagini Sono Coperte da Copyright © Gueorgui Pinkhassov/MAGNUM

“Non Hai Idea Quanto Presto Si Svegliano” di Katerina Dramitinou, Pittrice. Mostra On Line.

Graffiti

Mostra On Line

“Non Hai Idea Quanto Presto Si Svegliano”

di Katerina Dramitinou, Pittrice.

Katerina Dramitinou, Pittrice, Nasce in Grecia a Rethymnon, Creta, nel 1975. Dal 1987 al 1992 Prende lezioni di pittura e di storia dell’Arte dal Professor Frixos Theodosakis. Dal 1992 al 1998 ha continuato i suoi studi con Nikos Stefos. E’ stata allieva di grandi Pittori come Vassilis Dionysopoulos, Nikos Christoforakis, Kyriakos Katzourakis, Marios Spiliopoulos And Giannis Migadis. I suoi quadri sono stati esposti in numerose gallerie in tutto il mondo.

Per Visitare la Mostra On Line dei Suoi Quadri Clicca Qui

Timeoutintensiva.it, N°24, Graffiti, Aprile 2013

Costruzione di un Centro Diurno Secondo l’Ottica Gruppoanalitica. Video

Focus

Disagio Mentale

Costruzione di un Centro Diurno Secondo l’Ottica Gruppoanalitica. Video

*G. Geraci, T. Ferrante, M. Blanda, G. Stiscia

“Le strutture semi-residenziali, come noi le intendiamo oggi, sono l’espressione di un processo storico che Bellack, nel 1964, indicò come la “terza rivoluzione psichiatrica”. Tale gli sembrava la psichiatria di comunità.
E’ stato un percorso lungo e tortuoso partito dagli “ospedali di giorno” attivati fin dagli anni venti.
Quel processo, transitato negli odierni saperi, ha portato in Italia alla organizzazione di
strutture rispondenti ai bisogni della popolazione psichiatrica, oggi non più ammessa negli
ospedali psichiatrici, ma non sempre del tutto inserita nel contesto sociale.
Il background delle odierne “Unità Operative Centro Diurno” è pieno di pensieri, di scambi dialettici decennali, di sperimentazioni, di scoperte farmacologiche e neuro psicologiche, di analisi sociologiche e di nuovi e imperiosi bisogni dei cittadini/utenti/pazienti.”… Continua…

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Timeoutintensiva.it, N°24, Focus, Aprile 2013

Raconti a Margine: “L’ECG delle Vocali” di Salvatore Vasta. Video.

Raconti a Margine

“L’ECG delle Vocali”

di Salvatore Vasta

Intensivista, Responsabile Editoriale di Timeoutintensiva.it

Racconto Vincitore del Terzo Premio Nazionale “Ucare” Per La Narrazione 2012: “Il Medico e la Cura”. 28 Novembre 2012. Video della Premiazione.

Corrado Augias e Salvatore Vasta

Nella stupenda cornice delle sale di Palazzo Visconti a Milano, esempio tra i più ricchi ed elaborati del rococò Milanese, Mercoledì 28 Novembre 2012, si è svolta la Premiazione dei Tre Racconti vincitori del Premio Nazionale Ucare per la Narrazione 2012 indetto dalla Fondazione Giancarlo Quarta Onlus, dedicato a medici scrittori che hanno affrontato il tema della “Cura” attraverso la narrazione.
A condurre la serata di premiazione, oltre a Lucia Giudetti Quarta e Alan Pampallona, rispettivamente Presidente e Managing director di FGQ Onlus, il famoso giornalista e scrittore Corrado Augias, Presidente della Giuria, composta inoltre da: Rodolfo Colarizi, Scrittore, Giornalista Medico Scientifico, Stefano Dalla Valle, Medico, Letterato, Pino Farinotti, Scrittore, Critico Cinematografico, Nerina Fiumanò, Scrittrice, Sceneggiatrice, Vladimiro Polchi, Giornalista, Scrittore, Autore Televisivo e Teatrale, Franca Porciani, Giornalista Medico Scientifico, Scrittrice, Marco Venturino, Medico, Scrittore
“L’iniziativa – ha dichiarato Augias – è importante per almeno due aspetti. Il primo è specifico: ha stimolato centouno medici  a scrivere 118 racconti. Scrivere significa riflettere sulla propria professione, in questo caso sulla condizione di medico. In un’epoca in cui anche la medicina tende a specializzarsi questo è già un bene in sé. Specializzarsi significa certo acquistare maggiore competenza ed efficacia ma per contro vuol dire anche una visione spesso parcellizzata del proprio operare. Qui – ha proseguito Augias – si innesta il secondo aspetto pregevole di quest’iniziativa: scrivere significa appunto recuperare l’aspetto umanistico della professione medica, considerare non l’organo ma l’essere umano tutto intero. Ci sono poi i risultati raggiunti. I tre racconti premiati dalla giuria che ho avuto il privilegio di presiedere sono degni di pubblicazione e spero che questo avvenga. Parecchi altri racconti erano di un livello quasi equivalente. La scelta non è stata facile anche se dopo aver molto riflettuto la ritengo giusta”.

Dei Racconti vincitori e di alcuni altri selezionati sarà pubblicata una raccolta.

Cliccando qui potrete leggere l’Intero Racconto “L’ECG delle Vocali” e Visonare il Video della Premiazione

Timeoutintensiva.it, N°24, Racconti a Margine, Aprile 2013