Racconti a Margine:
di Salvatore Vasta
Aggredì quel vecchio, più che violaceo nerarstro, col bisturi dritto alla gola, lei quasi a cavalcioni su quell’uomo riverso sulla barella. Due amanti in un corpo a corpo. Gridava “datemi una cannula un tubo quello che caspita volete.. si sta arrestando!!!”. Mentre il sangue sprizzava tutto intorno da una svirgolata che gli aveva dato con la lama sul pomo d’adamo, imperterrita ficcava in tutto quel rosso un tubicino largo un mignolo; in quel momento il cuore si arrestò. “Tumb!” un gran pugno sullo sterno. Ripartì intanto che davamo ossigeno ai suoi polmoni tramite quel tubo che gli usciva fuori dalla gola. Sudata e scarmigliata, insanguinata come fossimo al mattatoio, Francesca si schiarì la voce: “Aveva la laringe completamente chiusa non respirava si stava arrestando e non si riusciva ad intubarlo… ci stai tu un attimo?” e andò di là a lavarsi e cambiarsi…
Timeoutintensiva.it, N°0, Racconti a Margine, 6 giugno 2006