Come funziona l’anestesia generale
La condizione dell’anestetizzato fra coma e sonno
Il velo di mistero che caratterizza l’anestesia generale, il suo esatto funzionamento sull’organismo, è il punto di partenza di un originale studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.
L’autore dell’articolo, il prof. Emery Brown del Massachusetts General Hospital, spiega: “le informazioni che presentiamo in questo articolo, che include nuovi diagrammi e nuove tabelle che non appaiono nei manuali di anestesiologia, è essenziale per la nostra capacità di una più approfondita comprensione dell’anestesia generale. Un punto chiave è definire un quadro concettuale in cui inserire la comprensione dell’anestesia generale discutendone in modo puntuale le relazioni con il sonno e con il coma, qualcosa che stranamente non è mai stato fatto. Siamo partiti stabilendo gli stati fisiologici specifici che caratterizzano l’anestesia generale – assenza di coscienza, amnesia, assenza di percezione del dolore e assenza di movimento – e quindi abbiamo guardato alle somiglianze e alle differenze fra gli stati che sono più simili, il sonno e il coma”. L’anestesia generale cioè porta il paziente ad una condizione ideale per l’intervento e la mantiene stabile per tutto il tempo necessario, inducendo quindi uno stato più simile a quello del coma.
Come fa notare Brown, “l’esitazione a paragonare l’anestesia generale al coma è legata al fatto che questo ‘suona male’. Ma la differenza fondamentale fra i due è che l’anestesia generale è un coma controllato dall’anestesista e dal quale è possibile recuperare rapidamente e con sicurezza il paziente”.
Ridotto da:http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=997
30/12/2010
Per accedere all’articolo sul NEJM Clicca qui