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Una Villa Sul Lago ovvero La Clinica Dell’Eutanasia
In un post precedente abbiamo dato notizia (oltre al trailer) del Film fortemente satirico, vincitore al Festival del Cinema di Roma 2010, “Kill me please“, nel quale si raccontavano le vicende tragicomiche di alcuni aspiranti suicidi che andavano in una clinica che li avrebbe aiutati a porre fine alla propria esistenza. Ma la realtà come sempre supera la fantasia cinematografica.
-Sir Edward Downes era il direttore dell’orchestra della Bbc e sua moglie, Lady Joan Downes, più giovane di 11 anni, era stata una ballerina classica. A 85 anni lui aveva perso la vista e l’udito, e lei aveva un tumore. Di fronte al divieto dell’eutanasia in Gran Bretagna, i Downes hanno cercato aiuto presso l’organizzazione svizzera Dignitas e sono stati i primi clienti di Ludwig Minelli, avvocato e fondatore dell’organizzazione. Una villa sul pittoresco lago di Pfäffikon attende gli aspiranti suicidi. Anche se il costo di questo servizio non è trascurabile (6.400 euro, cremazione compresa), la richiesta ha rapidamente superato le capacità tecniche dell’”imprenditore”.
In Svizzera l’eutanasia è legale. Chi l’organizza deve però dimostrare, tramite una registrazione video, che le persone interessate si sono date da sole la morte. La maggior parte degli svizzeri accetta l’aiuto a morire, ma ci sono anche quelli che non vogliono che il paese diventi oggetto di una processione ininterrotta di convogli funebri provenienti da tutta Europa.
Dignitas è una associazione svizzera per il suicidio assistito (pratica legale in tale paese), fondata il 17 maggio 1998 dall’avvocato Ludwig Minelli, con sede a Forch (Zurigo).
L’associazione, che accetta le richieste indipendentemente dalla nazionalità del richiedente, non aiuta solamente le persone colpite da gravi malattie fisiche non curabili, ma anche chi è sofferente di gravi malattie mentali non curabili. Dall’inizio della sua attività fino al marzo 2008 ha assistito 840 persone, il 60% delle quali provenienti dalla Germania.
Dignitas e’ l’unica organizzazione al mondo di accompagnamento al suicidio che offre i suoi servizi soprattutto a malati terminali provenienti dall’estero. Spesso e’ stata accusata di alimentare il ‘turismo della morte’.
In Svizzera, l’aiuto al suicidio passivo (il paziente e’ accompagnato, ma compie da solo il gesto finale) non e’ punibile se non e’ compiuto per motivi egoistici.
http://www.aduc.it/
da http://www.presseurope.eu/