“Seguo da tempo la rotta lungo la traccia d’argento lasciataci dai nostri padri… una scia che mi ha proiettato attraverso terre inesplorate, mondi fantastici e realtà fuggevoli dell’ universo fotografico.
La passione per la fotografia mi ha portato all’inizio sulle colline Abruzzesi ad incontrarmi con la mia interiorità attraverso le emanazioni della radiazione luminosa affrontando il paesaggio nelle sue evocazioni. Questa è la fortunata epopea dell’infrarosso bianco e nero, dello sviluppo e stampa in proprio e del rigore e la disciplina del mondo analogico. Un rigore che sostiene da sempre il mio percorso formativo autodidatta, nutrito insieme dall’interesse per il “vero” attraverso lo studio dei grandi autori, alla ricerca di quelle affinità in cui riconoscere uno “stile”. Introspezione, rigore, studio ed essenzialità i tratti della propria visione perennemente protesa in una sospensione temporale a varcare la soglia dell’ oggettività ingabbiante del “referente”, a favore di una concezione più “metafisica” del reale. Non luoghi, alienazioni, distanze e provvisorietà di un tempo che diventa ossessione compulsiva svuotante dello stesso significato dell’esistere, i temi ricorrenti nei miei lavori, sia che tratti della caotica contemporaneità, piuttosto che certi miei paesaggi dell’anima o della caduca bellezza floreale… ”
Claudio Battista
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Timeoutintensiva.it, N°20, Graffiti, 28 Marzo 2012