Archivio mensile:marzo 2011

News: Giappone: Esplosione In Centrale Nucleare. La Tv: Allarme Radiazioni, Restate A Casa

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Esplosione Della Centrale Nucleare Prima e Dopo

Giappone: Esplosione In Centrale Nucleare. La Tv: Allarme Radiazioni, Restate A Casa

Il governo: situazione potenzialmente grave. Nuovo bilancio: i morti nel sisma potrebbero essere 2.000, 215mila le persone evacuate. L’esercito trova 400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata. Cessato allarme tsunami per la maggior parte del Pacifico. In Un’ Ora le radiazioni che si assorbono in un anno

Dopo il terremoto di magnitudo 8.9 e gli tsunami di ieri, in Giappone è l’ora dell’incubo nucleare.  A Fukushima, dove si trova una delle 55 centrali del paese, un’esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore atomico ed è stato rilevato cesio radioattivo nei pressi dell’impianto. Nella centrale sono stati rilevati livelli di radioattività 1000 volte più alti della norma, all’interno della sala di controllo (le radiazioni ricevute in una sola ora da una persona corrispondono cioè al limite di radioattività che non deve essere oltrepassato in un anno). Nell’area esterna si sono registrati, invece, livelli 8 volte superiori alla soglia critica. L’Agenzia giapponese sulla sicurezza nucleare ha rilevato cesio radioattivo in prossimità della centrale. La fusione potrebbe essere in atto «nel reattore n1 della centrale nucleare di Fukushima n1».

Sui 55 reattori nucleari in servizio in Giappone, 11 sono stati interessati dal violento terremoto che ha colpito ieri mattina le zone nordorientali del Paese. Si tratta dei reattori delle centrali di Fukushima Daichi, di Fukushima Daini e di Onagawa: in particolare, i problemi principali riguardano il reattore numero due dell’impianto di Fukushima Daini, la cui pressione interna è aumentata pericolosamente a causa del mancato intervento del sistema di raffreddamento di emergenza.

Si tratta di un reattore del tipo “ad acqua bollente” (Bwr), uno dei progetti di più larga diffusione e utilizzato in numerosi impianti nipponici. La reazione nucleare del nocciolo produce calore, che a sua volta provoca l’ebollizione dell’acqua e quindi vapore: questo aziona direttamente una turbina per generare elettricità, poi viene raffreddato tramite un condensatore e l’acqua viene pompata di nuovo nel reattore, completando così il ciclo.

Il problema è che anche quando il reattore viene spento e la reazione nucleare cessa, all’interno rimane un calore elevato che deve essere dissipato da un adeguato sistema di raffreddamento.

Dopo l’allarme lanciato sulla centrale di Fukushima N1, (la Fukushima-Daiichi), in seguito al quale il premier ha chiesto l’evacuazione di 45 mila persone, problemi di raffreddamento si sono verificati anche nella Fukushima-Daini, la N.2, comunica la Tokyo Electric Power Company. A non funzionare è in questo caso il sistema di raffreddamento di tre reattori. L’impianto in questione si trova a una distanza di 11 km dal primo. L’area è stata evacuata in un raggio di 20 chilometri e un’evacuazione è stata ordinata anche nei dieci chilometri attorno a un Fukushima 2. La tv pubblica ha invitato gli abitanti delle zone limitrofe a non uscire di casa e tappare le finestre. Il governo ha riconosciuto l’esistenza di danni ma non ne ha spiegato l’entità. L’Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (l’Aiea), in attesa delle informazioni chieste con urgenza, non ha lanciato alcun allarme. Secondo i suoi esperti, l’esplosione potrebbe essere di tipo convenzionale. Un’esplosione molto potente, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Alcuni impiegati sono stati feriti: 4 secondo Tepco, il gestore dell’impianto, molti di più secondo altre fonti.

Il tetto del reattore di Fukushima con forti problemi di tenuta dell’impianto di raffreddamento è crollato (vedi Foto), conferma il gestore dell’impianto Tepco. La situazione alla centrale nucleare Fukushima I è «potenzialmente molto grave», ha detto un portavoce del governo giapponese, citato dall’emittente Nhk, che ha poi esortato la popolazione a mantenere la calma. Esperti russi considerano certo che a Fukushima sia in corso una fusione incontrollata, ipotesi molto probabile anche per i media giapponesi. La Russia ha ordinato un attento monitoraggio delle radiazioni nel suo estremo oriente. La televisione pubblica Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di tapparsi in casa e chiudere le finestre. Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.

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News : Contro Le Malattie Virali Nasce Il “Global Virus Network”

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Contro Le Malattie Virali Nasce Il Global Virus Network

Esperti virologi di fama internazionale provenienti da oltre dodici nazioni diverse si sono incontrati ed hanno ratificato un accordo per dar vita ad un Global Virus Network, GVN, ovvero una nuova organizzazione con autorità globale dotata di risorse proprie e finalizzata all’identificazione, alla ricerca ed al controllo di malattie virali potenzialmente pandemiche e pericolose per l’umanità intera. Il meeting inaugurale si è tenuto nei giorni 1-3 marzo presso l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, dove ogni partecipante ha firmato una Dichiarazione di Partecipazione e Supporto al programma del GVN.

Il GVN rappresenta un obiettivo perseguito da tempo dal Dr. Robert C. Gallo, co-fondatore del GVN, Direttore dell’Institute of Human Virology at the University of Maryland School of Medicine di Baltimora, USA, e ricercatore di fama mondiale sia per la scoperta dei primi retrovirus umani patogeni, tra cui HTLV-1 (agente causale di una forma di leucemia dell’adulto) e co-scopritore del virus HIV (causa della sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS) che per lo sviluppo del primo test diagnostico per l’infezione da HIV.

“Dal momento in cui è comparso lo HIV/AIDS”, ha detto il Dr. Gallo, “ho fortemente creduto che una rete di coordinamento e supporto dei migliori virologi mondiali avrebbe servito meglio l’interesse dell’intera umanità per fronteggiare gli esistenti e nuovi pericoli derivanti da malattie virali. Il GVN è la risposta a questa “mission”. Durante i due giorni del meeting, i partecipanti hanno affermato e ratificato i seguenti obiettivi del GVN:

1. Creare una rete di esperti delle più importanti patologie virali umane per affiancare gli esistenti programmi di sorveglianza epidemiologica e gli enti pubblici preposti al fine di controllare eventuali epidemie virali mediante una rapida e coordinata prima risposta ed un approccio basato sulla ricerca scientifica;

2. Costruire rapporti di collaborazione all’interno della rete al fine di studiare patologie a nota o sospetta eziologia virale che richiedano competenze specialistiche multidisciplinari;

3. Arginare la relativa mancanza attuale e futura di virologi medici mediante l’istituzione o l’implementazione di programmi di training tutoriale;

4. Informare gli enti governativi, le organizzazioni preposte alla salute pubblica e la popolazione in generale relativamente al pericolo di patologie virali nonché promuovere la ricerca ed il training per arginare questi pericoli potenziali.

Composta da rappresentati provenienti da oltre una dozzina di paesi ed ancora in fase di acquisizione di nuove adesioni, il GVN agirà come un’organizzazione di pronta risposta ad infezioni virali potenzialmente pericolose per l’uomo che opererà come una centrale operativa per educare, informare e disseminare informazioni critiche a governi, organizzazioni per la salute, medici ed alla popolazione generale. Di pari importanza, il GVN s’impegnerà per creare le condizioni atte a superare la critica carenza di virologi medici esperti a livello globale.

I Paesi membri della rete di esperti sono Argentina, Australia, Canada, Cina, Germania, India, Irlanda, Israele, Italia, Russia – in collaborazione con Azerbaijan, Bielorussia, Estonia, Georgia, Lettonia, Lituania, Uzbekistan e Ucraina -, Spagna, Sud Africa, Svezia, Inghilterra e Stati Uniti.

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Recensioni Musicali: “Vekatimest 2009″ dei Grizzly Bear

Recensioni Musicali

“Vekatimest 2009″

dei Grizzly Bear

Etichetta Warp

Producer Chris Taylor

Recensione di Ugo Sottile*

*Timeoutintensiva OpeNetwork

Band newyorchese di Brooklyn formata da Daniel Rossen voce/chitarra e tastiere, Ed Droste voce/chitarra, Chris Taylor basso/backing Vocals, Christopher Bear batteria e backing Vocals. Attiva dal 2007, anche se “Horn of Plenty”, prima prova, vedeva il solo Ed Droste, l’album viene remixato nel 2005, il quartetto attuale si riunisce nel 2006 con “Yellow house”, praticamente il primo vero album dei Grizzly Bear. Prodotti dalla Warp, uno dei pochi gruppi non elettronici sotto contratto con questa etichetta. ”Yellow House” raccoglie Lavori ed esperienze retroattive di Rossen, Droste e compagni. Contiene autentiche perle come “Knife”, “Little Brother” per gli amanti del Finger Picking. L’eccezionale e bellissimo “Plans”; la strana e retrò “Maria” scritto pare da una prozia di Droste. L’album si chiude con l’apoteosi di “Colorado” con cori arrangiati a mo’ di inno religioso, tematica spesso sviluppata nei lavori dei Grizzly Bear. I loro brani sono stati spesso usati come intermezzo da una rete televisiva via cavo di Atlanta che oltre gli States copre anche Australia e Nuova Zelanda… La Recensione Continua qui

Timeoutintensiva.it, N° 11/12, Music, Dicembre 2009

Racconti a Margine: Oggi Che Quel Paese È Ormai Città… di S. Vasta

Racconti a Margine

Oggi Che Quel Paese È Ormai Città…

racconto di Salvatore Vasta

«Enrico! Enrico!». Quel nome, urlato sino all’afonia stroz-zata, fendette l’aria d’improv-viso, come una “tuonata”. E in un crescendo da brivido, si ripetè, «Enrico ! Enrico !». Gridato non alla piazza intor-no, non alle finestre che, per quel baccano, ad una una si accendevano; non alle facce, prima una, poi dieci cento, che timide dietro i vetri guardavano chi era che a quell’ora, con quel grido, li aveva fatti alzare tutti; ma abbaiato alle stelle e al cielo; «Enrico! Enrico!», ululato alla luna…”

… Per continuare a leggere il racconto Clicca qui


Timeoutintensiva.it, N°11/12, Racconti a Margine, Dicembre 2009

“Il Paziente “Narratore”: Nuovo Approccio Alla Comunicazione Medico-Paziente” di Annamaria Marchionne

Editoriale

Il Paziente “Narratore”: Nuovo Approccio Alla Comunicazione Medico-Paziente”

di Annamaria Marchionne

Presidente A.T.M.A.R

Il medico non è solo un tecnico nè un salvatore, ma un uomo che sa di dover morire lui stesso, un’esistenza al servizio di altre esistenze, che realizza con il paziente, nel paziente e in se stesso le virtù della dignità e della libertà. (Karl Jaspers, medico e filosofo)
Si è portati a credere che la crisi del rapporto medico-paziente sia una conseguenza della modernità, in realtà, quella tra medico è paziente, è una storia assai più complessa e tormentata, i cui segni di incrinatura sono già rintracciabili nel corso dell’800.
Ce lo testimonia un piccolo capolavoro, scritto fra il 1884 e il 1886 , La morte di Ivan Il’ič, in cui il grande scrittore russo Tolstoj descrive in modo magistrale l’incontro fra il protagonista, Ivan Il’ič, Consigliere di Corte d’Appello a San Pietroburgo, e un noto luminare della medicina… Per Continuare a Leggere Clicca qui…

Timeoutintensiva.it, N°10, Technè, Luglio 2009