Album strano dove i TNP riescono a conciliare momenti e situazioni musicali apparentemente cosi’ distanti fra di loro che potrebbero scandalizzare i puristi, ma oggi la musica è fatta anche e forse soprattutto di contaminazioni
Recensione
Dopo l’esordio, datato 2008, dal titolo “Beat the pyramid” fondamentalmente album spigoloso che rischiava di non fare emergere le qualita’ del tutto insospettabili di Jack Barnett & soci, ecco nel 2010 la sorpresa “Hidden” album alquanto controverso; tanto la prima uscita correva il rischio di restare impantanata nel mare magnum di produzioni musicali che non lasciano tracce tanto quest’ultimo si erge al di sopra della quotidianita’ sonora. Per leggere l’intera Recensione Clicca qui
Titolo originale: Une question de confiance
Traduzione di Giovanni Zucca
158 pag. – € 13,50
“Non hanno il diritto di fare una cosa così, non a un dottore come lui.
Guardi che lo so di cos’è accusato, me l’ha detto la mia vicina, ma è una cosa che non sta in piedi. È un dottore bravissimo, il dottor Thierry, è molto umano. E di dottori io ne so qualcosa, è il quarto che ho, gli altri sono morti prima di me, tanto per dirle… Be’, uno come lui io non l’ho mai visto. Quanti crede che ce ne siano, di dottori che si dannerebbero l’anima per far restare una povera vecchia come me a casa sua?”
Il noir visto da Christian Lehmann
Una telefonata nella notte. Una voce di donna che parla tra le lacrime. Suo marito, Thierry Salvaing, medico di famiglia, è stato trattenuto in custodia cautelare, accusato di aver praticato l’eutanasia su una paziente. La moglie Béatrice vede un’unica possibilità di aiutarlo – far intervenire il vecchio amico, Laurent Scheller, che un tempo esercitava la professione proprio come Thierry e poi l’aveva abbandonata per scrivere un libro e diventare una stella televisiva. Laurent conosce tante persone, Laurent, con il suo ruolo pubblico, può battagliare in favore di Thierry. E infatti Laurent lo fa, sconsigliato dal suo avvocato, che peraltro lui pagherà di tasca propria perché assuma la difesa dell’amico. Laurent si mette al volante, raggiunge la casa dei Salvaing nei dintorni di Parigi, addirittura si offre come sostituto di Thierry nell’ambulatorio, si reca in visita ai pazienti a casa, si accattiva la simpatia dei tre bambini dell’amico. E della moglie, ahimé.
Perché fa tutto questo Laurent? Si è veramente stancato della vita sotto i riflettori?
IL MONDO CHE VOGLIAMO- Gino Strada il Manifesto di Emergency 2010
Il mondo che vogliamo
Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra uomini, i popoli e gli stati. vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un’equa distribuzione delle risorse.
Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano l’eguaglianza di base di tutti i membri della società, il diritto alle cure mediche di elevata qualità e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie é davanti ai nostri occhi.
In nome di “alleanze internazionali”, la classe politica italiana ha scelto la guerra e l’aggressione di altri Paesi. In nome della “libertà”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull’esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione. In nome della “sicurezza”, la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all’odio e al razzismo.
E’ questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire “democratico”?
Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorare le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.
E’ questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.
Gino Strada – Emergency
L’Italia unita è pronta a spegnere le sue 150 candeline.
Video: Dopo la standing Ovation uno splendido “Và Pensiero”
Tanti gli eventi organizzati in moltissime città italiane per festeggiare con concerti, spettacoli, letture, incontri, musei aperti, una data importante: il 17 marzo 1861. Balconi e finestre saranno in tricolore, da Milano a Roma, da Alessandria a Palermo, l’ Italia tutta, si prepara a festeggiare la “Notte tricolore”. Sono previste: esibizioni delle bande militari, animazione di strada, lezioni magistrali e fuochi d’artificio. In oltre durante la notte saranno aperti musei, palazzi pubblici, spazi di cultura e biblioteche. Potranno restare aperti in centro anche oltre gli orari consueti negozi, ristoranti e bar.
Vediamo come festeggieranno Roma, Torino e Napoli e in Sicilia:
A Roma le celebrazioni inizieranno nella serata di oggi con l’inaugurazione alle 18,30, al complesso del Vittoriano, della mostra ”Alle radici dell’identità nazionale. Italia nazione culturale”. Alle 19.00 in piazza del Campidoglio, il concerto della banda della polizia municipale. La sala Santa Cecilia all’auditorium Parco vedrà alle 20.30 la banda dell’esercito italiano, Alle 21.05 da piazza del Quirinale si aprirà la ”notte tricolore”, alla presenza del presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano. A Torino il fischio di inizio ai festeggiamenti sarà dato dall’accensione di un gigantesco collier tricolore attorno alla Mole. Poi ci si sposterà a piazza Vittorio Veneto dove sul palco saliranno artisti del sud e nord Italia come Davide Van De Sfross, Syria, Irene Fornaciari. Ci sarà anche il vincitore del Festival di Sanremo 2011, Roberto Vecchioni. Seguirà a mezzanotte uno spettacolo pirotecnico al ponte della Gran Madre. Festeggeranno l’Italia unita tutte le piazze storiche di Torino, con spettacoli, eventi, cortei, esibizioni di gruppi storici e degustazioni tipiche del territorio.
Ma a Roma il 17 vi sarà la serata più importante alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Con Riccardo Muti che dirigerà il “Nabucco di Verdi”. Quale migliore rappresentazione avrebbe potuto celebrare i 150 dell’unità d’Italia, se non questa che raccoglie gli animi e le idee dell’epoca, una delle eccellenze italiane più celebri al mondo, nella cornice più emozionante del panorama romano: il Teatro dell’Opera. L’opera, debuttò nel 1842 come opera patriottica, e come abbiamo già detto, verrà riproposta oggi 17 marzo, proclamata festa nazionale.
A Napoli gli occhi saranno puntati sul Teatro San Carlo che aderisce alla Notte Tricolore con un evento straordinario: l’étoile Roberto Bolleche interpreterà in anteprima le più suggestive scene del ‘Roméo et Juliette’. L’evento sarà trasmesso in diretta tv da Raiuno nel corso della trasmissione per i festeggiamenti dell’Unità nazionale.
Anche la Sicilia, come il resto della penisola si appresta a celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In tutta l’isola il 17 marzo i musei e le aree archeologiche resteranno aperti gratuitamente.
Palermo si prepara a celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia. I festeggiamenti inizieranno la sera del 16 marzo alla Biblioteca Centrale regionale, in corso Vittorio Emanuele, dove nell’ambito della “Notte Tricolore” saranno letti brani tratti da documenti storici e saggi originali relativi agli eventi risorgimentali riferiti alla Sicilia e a Palermo. Festeggiamenti avverranno in tutta l’isola.
Giappone: Incubo Radiazioni – Fukushima – Si Temono Danni Ben Più Gravi
Video: Nella centrale nucleare di Fukùshima, dopo una serie di esplosioni, in tarda serata è scoppiato un nuovo incendio al reattore numero 4.
Le Idee
“Pioggia”
“Il dono più grande che ci ha fatto dio è senz’altro questo: che quando un fotone colpisce un semiconduttore libera un elettrone. Le leggi della isica sono talmente benevole, talmente generose. Senta qua. C’è un uomo nella foresta, sotto la pioggia, e sta morendo di sete. Ha con sé un’accetta e comincia a tirar giù gli alberi per berne la linfa. Un sorso per ogni albero. Intorno gli si fa il deserto, niente più piante o animali, e l’uomo sa che per colpa sua la foresta scomparirà presto. Allora perché non apre la bocca e non beve la pioggia? Per il semplice motivo che è molto bravo a tirar giù alberi, perché ha sempre fatto così, e perché considera un po’ suonato chi propone di bere la pioggia. Ecco, la luce del sole è come quella pioggia. Inonda il nostro pianeta, condiziona il nostro clima e la suavita.
El Roto, El Pais, Spagna, da Intenazionale
Una dolcissima pioggia di fotoni e tutto quel che dobbiamo fare è prendere i bicchieri e raccoglierla! Meno di un’ora di luce solare sulla terra basterebbe a soddisfare i bisogni del mondo intero per un anno”. Ian McEwan, Solar (Einaudi 2010).
Giovanni De Mauro
dall’ Editoriale della Rivista Settimanale Intenazionale N° 889