Archivio mensile:luglio 2011

Out Of Border: In Cerca di Noi Stessi. Antica Leggenda Indù

In questo Blog che parla di sofferenza, di dolore, di morte e malattia, di come alleviarla e prendersene cura, Out of Border rappresenta un guardare oltre il confine, e per un attimo, attraverso una fotografia, poche righe, favole, musica, racconti, un video o una poesia, vivere un momento di gioia, di riflessione, di interesse e perchè no anche di allegria…

In Cerca di Noi Stessi.

“Sogniamo ad occhi aperti e viviamo ad occhi chiusi.”

“Una antica leggenda indù racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano Dei. Essi però abusarono talmente della loro divinità, che Brahma – signore degli dei – decise di privarli del potere divino e di nasconderlo in un posto dove fosse impossibile trovarlo. Il grande problema fu quello di trovare un nascondiglio. Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: “seppelliamo la divinità dell’uomo nella Terra”. Brahma tuttavia rispose: “No, non basta. Perché l’uomo scaverà e la ritroverà”. Gli dei, allora, replicarono: “In tal caso, gettiamo la divinità nel più profondo degli Oceani”. E di nuovo Brahma rispose: “No, perché prima o poi l’uomo esplorerà le cavità di tutti gli Oceani, e sicuramente un giorno la ritroverà e la riporterà in superficie”. Gli dei minori conclusero allora: “Non sappiamo dove nasconderla, perché non sembra esistere – sulla terra o in mare – luogo alcuno che l’uomo non possa una volta raggiungere”. E fu così che Brahma disse: “Ecco ciò che faremo della divinità dell’uomo: la nasconderemo nel suo io più profondo e segreto, perché è il solo posto dove non gli verrà mai in mente di cercarla”.
A partire da quel tempo, conclude la leggenda, l’uomo ha compiuto il periplo della terra, ha esplorato, scalato montagne,scavato la terra e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova dentro di lui.”

Dalla Newsletter del Sabato del Gruppo facebook  Associazione i.Change ONLUS

30 Luglio 2011

OMS: Oggi 28 Luglio 2011 È La Giornata Mondiale Contro L’Epatite

L’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità,  Lancia l’Allarme Epatite

Cinque tipi di virus responsabili di milioni di malattie e morti in tutto il mondo.

Più di 170 milioni di persone nel mondo  convivono con il virus dell’epatite C cronica e sono a rischio di cirrosi o cancro al fegato, mentre oltre 350mila ogni anno muoiono per malattie causate da questo virus, contro il quale non esiste un vaccino. Per affrontare questo problema e aumentare l’informazione, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms/WHO) ha deciso di organizzare la Giornata Mondiale dell’Epatite che si celebra oggi 28 luglio. Secondo i dati dell’Oms, nel mondo si registrano 1,4 milioni di casi di epatite A l’anno e oltre 350 milioni di persone vivono con il virus dell’Epatite B, mentre si stima che oltre sei milioni di individui si infettino ogni anno con il virus B o C. Un’epidemia contro la quale servono maggiori misure di prevenzione e di screening, oltre all’ampliamento della copertura del vaccino contro l’Epatite B.

L’Italia, purtroppo, detiene il primato europeo per la prevalenza delle malattie epatiche da virus con una preoccupante incidenza sulla mortalità e numeri allarmanti: epatiti, cirrosi, tumori al fegato sono la causa di circa 20mila decessi all’anno e si stima che siano oltre un milione gli italiani affetti da epatite C e circa 500mila i malati di Epatite B cronica.

Per approfondimenti:

-Su Fegato.com potrete approfondire i vari aspetti dell’ Epatite e sarà attivato uno speciale servizio ‘Esperto risponde’ dedicato alle Epatiti: gli utenti potranno scrivere per avere una risposta ai loro dubbi.

- Qui il link al sito dell’ OMS che si rivolge alla campagna di allarme e sensibilizazione sul problema epatite

- Il Booklet della Campagna del WHO-OMS liberamente Scaricabile

Parere Ufficiale Della Siaarti In Materia Di Fine Vita, Stati Vegetativi, Nutrizione E Idratazione

Biotestamento

Vignetta Tratta Da Le Monde

In previsione del dibattito che si terrà al Senato a Settembre 2011 sulla legge sul Testamento Biologico, Riproponiamo un testo che per molti versi Fa chiarezza sui molti dubbi (Nutrizione, Consenso Informato, Dat non vincolanti) che la legge in esame solleva, dal punto di vista di coloro, i Rianimatori, che più di altri vengono giornalmente in contatto con questi problemi.

Parere Ufficiale Della Societá Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva  (Siaarti) In Materia Di Fine Vita, Stati Vegetativi, Nutrizione E Idratazione

Coordinatore Dr. Giuseppe R. Gristina

Memoria per la Commissione Igiene e Sanità della Camera dei Deputati relativa alla
audizione di Mercoledì 7 Ottobre 2009

Premessa

È per la SIAARTI evidente che se da un lato le problematiche connesse alla speciale condizione della fine della vita trovano nei malati di Terapia Intensiva (TI) una cornice del tutto particolare che ne esalta la dimensione etica, dall’altro tali problematiche si differenziano nettamente da quelle sollevate dagli stati vegetativi o da altre malattie degenerative che comportano la cronica dipendenza del malato da uno o più supporti delle funzioni vitali e che prevedono figure e collocazioni assistenziali del tutto differenti dagli intensivisti e dalle TI. È qui doveroso sottolineare che nel caso in cui la trattazione delle tematiche etiche proprie di queste due categorie di sofferenza fossero ricomprese in dettami di Legge unici che non tenessero conto delle diversità cliniche di queste due categorie di malati e della conseguente diversità dell’approccio ai temi etici solo in teoria simili, non si offrirebbe alcuna reale comprensione delle questioni in campo rischiando di generare pericolose confusioni con tragiche ricadute sui malati. Nel presente documento ed in linea con quanto sopra, la SIAARTI esprimerà in prima istanza una serie di considerazioni tecniche la cui definizione appare di sostanziale importanza per un corretto inquadramento scientifico dei temi etici posti a tema dell’audizione. Successivamente saranno esposte le considerazioni più specifiche in merito alle “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento” approvata dal Senato nel testo unificato ora all’esame della XII Commissione del Parlamento.

INDICE
– la fine della vita in terapia intensiva
– nutrizione artificiale e idratazione
– raccomandazioni siaarti su nutrizione artificiale e idratazione
– considerazioni generali della siaarti sulle “disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento” approvate dal senato nel testo unificato ora all’esame della XII commissione del parlamento

… Per continuare a leggere Clicca Qui

Timeoutintensiva, N° 16, Aprile 2011

Approfondimenti utili:

Un percorso di riflessione sul malessere del paziente e dell’istituzione curante in quel difficile passaggio tra la vita e la morte

P. Gabanelli
Servizio di Psicologia, Fondazione Salvatore Maugeri, IRCCS Istituto Scientifico di Pavia

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia Supplemento A, Psicologia
© PI-ME, Pavia 2009 2009; Vol. 31, N. 1: A5-A9 http://gimle.fsm.it ISSN 1592-7830

Fine della Vita: Una Storia Di Risoluzione Dei Conflitti Sulle Cure Di Fine Vita In Una Unità Di Terapia Intensiva Negli Stati Uniti

Letture Consigliate

Articolo Scientifico

Vi proponiamo un interessante articolo in lingua inglese, in cui si traccia la storia dei conflitti legati al Fine Vita nelle Terapie Intensive Americane, anche attraverso alcuni casi controversi rivisitati.

Dall’ Introduzione:

“In questo articolo, Io traccio la storia di come i conflitti per le cura alla fine della vita sono state trattate nelle unità di terapia intensiva americano fin dalla loro creazione e discuto diversi casi giudiziari che affrontarono tali conflitti. Nell’articolo esploro i principi etici che sono alla base del fine vita, la cura nelle impostazioni della terapia intensiva e altro. Io non discuto le implicazioni finanziarie di tale cura nel dettaglio, perché questo argomento complesso ed importante merita una revisione indipendente.”…. di John M. Luce FCCM

Una storia di risoluzione dei conflitti sulle Cure di Fine vita in una Unità di Terapia Intensiva negli Stati Uniti

From Critical Care Medicine

A History of Resolving Conflicts over End-of-life Care in Intensive Care Units in the United States

Luce, John M. MD, FCCM

Crit Care Med. 2010;38(8):1623-1629. © 2010 Lippincott Williams & Wilkins

Abstract

Objectives: To present a case of conflict over end-of-life care in the intensive care unit (ICU) and to describe how such conflicts have been resolved in the United States since the inception of ICUs.
Data Sources: A nonsystematically derived sample of published studies and professional and lay commentaries on end-of-life care, ethical principles, medical decision-making, medical futility, and especially conflict resolution in the ICU.
Study Selection: Some of those studies and commentaries dealing specifically with conflicts over end-of-life care in the ICU and their resolution.
Data Synthesis: An historical review of conflict resolution over end-of-life issues in U.S. ICUs.
Results and Conclusions: Conflict at the end of life in ICUs in the United States is relatively rare because most families and physicians agree about how patients should be treated. Nevertheless, conflict still exists over some patients whose families insist on care that physicians consider inappropriate and hence inadvisable, and over other patients whose families object to care that physicians prefer to provide. When such conflict occurs, mediation between families and physicians is usually successful in resolving it. Consultation from ethics committees also may be helpful in achieving resolution, and one state actually allows such committees to adjudicate disputes. Physicians who act unilaterally against family wishes run the risk of malpractice suits, although such suits usually are unsuccessful because the physicians are not shown to have violated standards of care.

Per leggere l’Intero Articolo Cliccate Qui

Ustica: Subacqueo Colpito Da Embolia Salvato Dal Trattamento In Camera Iperbarica

Terapia Iperbarica

Ustica: Subacqueo Colpito Da Embolia  Salvato Dal Trattamento In Camera Iperbarica

(Vi riportiamo, oltre all’episodio, l’elenco dei Centri Iperbarici in tutta Italia, le Linee guide Sulla Terapia Iperbarica redatte dalla Simsi, ed il link ad un racconto, per farvi comprendere come sia facile incorrere in questa patologia non essendo abbastanza preparati alla disciplina dell’immersione subacquea)

Con l’inizio dell’estate aumentano gli incidenti subacquei dovuti a cause molteplici. L’ultimo riportato dalla Stampa Quotidiana è accaduto alcuni giorni fa ad Ustica dove un sub, colpito da una grave embolia, è stato prontamente curato e guarito dal trattamento urgente in camera iperbarica:

La Notizia:

“Dopo  una serie di  immersioni ripetute nei fondali dell’isola,  una guida subacquea accusava chiari sintomi di embolia. Accompagnato presso la camera iperbarica appariva subito evidente il danno a livello neurologico. Il sub è stato sottoposto a terapia ricompressiva. Dopo circa 5 ore di trattamento il sub veniva dimesso completamente guarito. L’incidente descritto, tipico dell’attuale tendenza ad effettuare più immersioni nel corso della giornata,  trova la sua ragione nel maggiore rischio rappresentato dalle immersioni ripetute e con breve intervallo di superficie che determinano maggiore accumulo di azoto quando non sono seguite da un’adeguata decompressione.”

In precedenza altri due casi, di malattia da decompressione sono stati trattati con successo nelle camere iperbariche  dell’Azienda Provinciale Sanitaria di Palermo, che gestisce i centri di Partinico, Ustica e Lampedusa con personale sanitario esperto, mentre la gestione tecnica e’ garantita dalla ditta Sistemi Iperbarici Servizi  che si avvale di personale altamente qualificato.

La camera Iperbarica di Partinico e quella di Sciacca sono operative tutto l’anno, mentre i centri di Ustica Pantelleria Trapani e Lampedusa sono aperti dal 1 giugno al 30 Settembre.

Vi consigliamo se volete fare attività subacquea di rivolgervi ai diving dei luoghi dove andrete, che vi daranno preziose informazioni sui fondali e vi potranno aiutare per evitarvi di incorrere in pericolose Patologie da Decompressione:

Di seguito alcune Utili Informazioni:

- Per conoscere l’Ubicazione Centri Iperbarici in tutta Italia scaricate il booklet in .pdf

-Qui Trovate Un Approfondimento sulle Linee guida sulle indicazioni all’ossigenoterapia iperbarica redatte dalla Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI).

-Gli emendamenti alle stesse linee guida li potete trovare  Cliccando qui

-Il Racconto: Da Racconti a Margine (Timeoutintensiva.it): “40 Metri Di Fedeltà”, racconto di S.Vasta

Speriamo che tutto ciò possa essere utile a farvi una idea più approfondita di cosa sia l’attività Subacquea e i pericoli legati ad una scarsa conoscenza della stessa.

Savas