Una giovane ragazza si reca in un commissariato romano per esporre denuncia contro ignoti. La motivazione? Sottrazione indebita di sogni…
Gli Autori:
Il cortometraggio di Genovese e Miniero è di forte impatto. Trattare un tema simile non è semplice, ed i due affrontano la questione in maniera originale e intelligente, provando anche a farci sorridere per la situazione vagamente surreale imbastita nella prima metà della pellicola.
Uno Tra I Migliori Corti Prodotti negli Ultimi anni, da Non Perdere. Vincitore di numerosissimi premi.
“La Poesia è un Clamore. Misterioso Suono nei Segni Orali di una Lingua”.
Video
12 Ottobre 2011
di Emilia Maggiordomo e Laura Costa
“Se sia o no morta la poesia: questo ci si chiede ancora una volta. Se esista ancora oggi la poesia, voce di questo tempo, testimonianza diretta, autoptica, del nostro agire. Quale il senso e la direzione della poesia, quali i luoghi che essa può abitare, da dove il poeta, uomo del suo tempo, possa farci giungere la sua voce. Dove si trova oggi la poesia?
Se si parlasse di musica, si potrebbe dire con Léo Ferré, “nelle strade la vogliamo la musica!”. Creatore della chanson poètique moderna, Ferré l’anarchico, in un grido di libertà, negli anni ‘70, reclama la presenza della musica fuori dai teatri e non più…”…
Infermieri Italiani: Una Risorsa Per La Sanità ! Video
14 Maggio 2010
Riconoscere l’ importanza ed il ruolo giocato dagli infermieri in un modello ospedaliero distinto per intensità di cure e non per tipologia di malattia, è fondamen-tale per una sanità più etica, che non cura la malattia ma il malato, che non solo cura ma si prende cura, seguendo un approccio fatto di sostegno e comprensione non solo verso i pazienti ma anche verso i familiari.
Discutere di Scienze Infermieristiche, degli Infermieri e del loro sviluppo come fa con grande semplicità questo video dell’ Ipasvi, che vi mostriamo, significa anche restituire dignità ad un ruolo fondamentale in area critica, quello del nursing, che fino ad oggi è stato forse molte volte soffocato e represso da un sistema medico-centrico.
Video realizzato dalla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI
Essere Competente! Saper Descrivere E Narrare Il Proprio Agire Professionale !
di: S. Giammona, S. Egman, M. Ziino Colanino, G. Cappello, R. Lombardo, F. Marchese
Nursing Education Department ISMETT (Istituto Mediterraneo dei Trapianti, Palermo)
Non crea difficoltà interpretative definire “competente” colui che è “capace di svolgere bene un determinato compito o professione”. Questo termine valorizza quello che una persona sa fare, indipendentemente da come lo ha imparato. Si valorizza cioè l’apprendimento non formale in contrapposizione all’apprendimento ottenuto attraverso un corso di studi. In questo senso il termine ‘competenza’ indica “quella generica qualità, non meglio specificata, posseduta da una persona che si dimostra competente’”.
Il punto che crea difficoltà è invece come individuare una persona competente (in sanità).
Quando osserviamo una persona mentre svolge la propria attività lavorativa, possiamo notare come alcune sue caratteristiche personali (conoscenze, capacità tecniche e trasversali, atteggiamenti, personalità, etc.) determinano la sua “Performance” e per certi aspetti la Sua professionalità. Per individuare una persona competente, possiamo focalizzarci sulle sue caratteristiche personali da cui può dipendere una prestazione lavorativa di buon livello.
Le competenze non sono però elementi ‘reali’ allo stesso modo di caratteristiche personali quali capacità e interessi. Il termine ‘competenza’ è solo un’etichetta utilizzata per indicare, fra tutte le possibili caratteristiche personali esistenti, quelle di volta in volta ritenute significative. Il termine permette di riferirsi a tali fattori senza doverli ogni volta elencare (conoscenze, capacità trasversali, capacità tecniche, tratti caratteriali, atteggiamenti, attitudini, credenze di autoefficacia, autostima, etc..)…. Continua
Cina: Video Shock: Morta In Rianimazione La Piccola Yueyue, Travolta Da Due Auto al Mercato, Tra L’indifferenza Generale della Gente Intorno.
Diceva Cesare Pavese: ”La forza dell’indifferenza! ‒ è quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni d’anni.” Ed è un aforisma davvero azzeccato per comprendere quale forza abbia determinato lo scempio che vi sto raccontando.
I Fatti:
E’ il 13 Ottobre, siamo in un mercato di Foshan, nella provincia sud orientale del Guangdong, in Cina. La piccola Yueyue, bimba minuta di appena due anni, si trova al mercato insieme ai genitori. Per un momento se ne allontana, e si viene a trovare al centro della strada del market, ancora poco gremito, ferma a guardarsi intorno. Ma arriva un grande e bianco Suv, l’autista quasi non si accorge di lei e la investe con le ruote anteriori mettendola sotto. Il Suv si ferma un attimo, ma nessuno scende. Il guidatore, accortosi (?!?) forse di ciò che aveva fatto, pensa bene di fuggire ma con tutta tranquillità, travolgendola con le ruote posteriori una seconda volta. La piccola è esanime al suolo, ma per parecchi minuti nessuno, dei tanti intorno, corre in suo aiuto, tanto che una seconda macchina (!!!) la investe anch’essa, passando con le ruote sulle sue gambe. Ancora attimi o minuti di indifferenza, poi una donna si avvicina e toglie il povero corpicino dalla strada e dopo un pò arriva forse la madre sconvolta. Tutto viene immortalato dalle telecamere di sorveglianza della zona. La bimba viene condotta all’Ospedale di Guandong dove, maciullata dai due investimenti, le sue condizioni appaiono subito molto gravi: a causa delle diverse fratture e delle ferite riportate dalla piccola soprattutto alla testa, viene ricoverata in rianimazione.
Yueyue, figlia di lavoratori migranti, ha trascorso 9 giorni in terapia Intensiva. Ma i medici non hanno potuto sciogliere la prognosi viste le sue condizioni di salute, gravate da uno stato comatoso profondo. E così, la piccola è deceduta. La polizia ha annunciato di aver arrestato gli autisti delle due auto. Il filmato del suo investimento ha fatto il giro del mondo e tante voci indignate si sono sollevate.
Il video che vi riporto, crudo e forte per le immagini mostrate, rende visivamente ciò che vi ho raccontato, e vede Yueyue all’inizio del filmato piccola e smarrita in mezzo alla strada, sola, a guardarsi intorno in quel mondo la cui indifferenza tra poco la travolgerà e ne determinerà la morte. Questa sua fragilità ed incertezza, questa sua solitudine, in un mondo intriso di solitudine, il suo smarrimento, è stato cio che mi ha spinto stamane a scrivere questo post, urlo di rabbia e dolore contro l’indifferenza (Plurale Majestatis) che oramai caratterizza la nostra epoca.