Archivio mensile:novembre 2011

Recensioni Musicali: “The Devil’s Steed” by Sol Invictus. Video

Recensioni Musicali
“The Devil’s Steed”

by Sol Invictus

Video

Stile: Neo-Folk, Darkwave
Anno: 2005, Germania
Dark Vinyl Records, Tursa

Recensione a cura di Ugo Sottile*

*Timeoutintensiva i.Change Openproject

“Nonostante lo scarso interesse attualmente dedicato al suo tipo di musica,Tony Wakeford già membro dei “Death in June”, continua a riproporre quelli che possiamo definire i suoi standards; di certo non so quanti possano essere oggi gli estimatori di questo neofolk gotico, ma del resto poco importa, questo “Destriero del Diavolo” galoppa attraverso immaginarie lande desolate, maestoso nel suo incedere circondato da un aura di affascinante tristezza, incurante del trascorrere del tempo.
L’album vede una line up che include al basso Karl Blake ex “Shock Headed Peters” già presente in “Trees in Winter “del 1990, Eric Roger fiati e voce, Gary Parsons percussioni chitarra e voce, Maria Vellenz e Renee Rosen al violino e lo stesso Wakeford  alle tastiere voce e chitarre…”…

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Timeoutintensiva.it, N°18, Music, Ottobre 2011

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Libri: Recensioni: “Ishtar 2 – Cronache dal mio risveglio”

Recensione Libri

Il Paziente Che scrive

“Ishtar 2 – Cronache dal mio risveglio”

di Antonia Arslan

2010 Rizzoli Editore  Collana: Scala Italiani

ISBN 9788817043694

Ishtar 2 è un reparto di Rianimazione, dove Antonia Arslan, inghiottita dal coma all’improvviso, è stata ricoverata per 20 giorni, angoscianti per chi le voleva bene, e spaventosi per lei, che forse non era così assente. Eppure in quella nuova dimensione, la sua vita si è accesa come per incanto, l’ospedale si è fatto ora castello in cui si aggirano dolci presenze capaci di fugare paure e solitudine, ora giardino dove l’erba è un tappeto morbido. Il lento recupero ha avuto il sapore di una rinascita. La gola, come carta vetrata subito dopo il risveglio, ha ritrovato il respiro e restituito la voce a una generosa e affascinante cantastorie. Le sue dita si sono messe a correre sulla pagina trasformando quell’esperienza in racconto.

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Timeoutintensiva.it, N°18, Books, Ottobre 2011


Liguria: Alluvione: La Situazione Sanitaria e gli Interventi Approntati

Medicina dei Disastri

Liguria: Alluvione: La Situazione Sanitaria e gli Interventi Approntati

Vi Riportiamo per quanto si può evincere dalla Stampa e dai Comunicati, la Situazione della Sanità Ligure per l’Alluvione Subita

Le misure in favore delle popolazioni alluvionate:

Dal 1 novembre fino al 31 dicembre tutti i cittadini dei Comuni martoriati dal maltempo saranno esentati  dal pagamento del ticket regionale per l’assistenza farmaceutica pari a 2 euro per pezzo e fino a un massimo di 4 euro a ricetta. Contemporaneamente, per quanto riguarda i ticket di specialistica ambulatoriale, la Giunta regionale ha richiesto al Ministero della salute un provvedimento analogo per lo stesso periodo  che preveda la non riscossione del ticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Inoltre sono stati stanziati 200.000 euro a favore della ASL 5 Spezzina,  sia come supporto alle attività di soccorso prestate alle popolazioni alluvionate, nell’ambito del centro di coordinamento dei soccorsi, sia per il mancato introito dei ticket farmaceutici.
A questi provvedimenti si aggiunge l’ordinanza del presidente della Regione Liguria, per favorire la distribuzione dei farmaci nelle zone alluvionate prevedendo per 20 giorni, dal 31 ottobre al 20 novembre, la possibilità per i cittadini interessati  di usufruire gratuitamente di farmaci prescritti da qualsiasi medico su ricetta bianca, senza l’obbligo di recarsi presso gli ambulatori dei medici di medicina generale della ASL.
Le misure riguardano i cittadini dei seguenti Comuni. Per la Val di Vara: Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Carro, Carrodano, Maissana, Pignone, Riccò del Golfo di Spezia, Rocchetta di Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago; per la Val di Magra: Ameglia, Arcola, Bolano, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra, Follo, Ortonovo, Santo Stefano Magra, Sarzana, Vezzano Ligure e i Comuni di Monterosso e Vernazza.

Potenziati i servizi del  numero verde regionale 800995988 per gli anziani genovesi in difficoltà per l’alluvione nato dal progetto invecchiamento attivo e custodi sociali. Al numero verde, che  funziona dalle 8 alle 20 tutti i giorni, potranno rivolgersi le persone   in difficoltà che hanno bisogno di farmaci a domicilio, spesa e altre essenziali necessità ( anziani isolati, mamme sole con bambini, ecc). Lo ha reso noto l’assessore al Welfare della Regione Liguria Lorena Rambaudi.

Situazione negli Ospedali:


Ospedale San Martino
: Per la prossima settimana sono sospese le attività ambulatoriali di ricovero e chirurgiche dei reparti oculistici, a causa dei danni provocati dall’alluvione. Sospese anche quelle della Clinica Dermatologica e della Clinica Chirurgica. Lo rende noto l’ospedale, precisando che nei prossimi giorni i pazienti che avevano una prenotazione verranno contattati dall’ospedale per fissare i nuovi appuntamenti. Sempre a causa dei danni subiti, sono temporaneamente disattivate le sale operatorie del Pronto Soccorso, ma l’attività operatoria viene garantita negli altri blocchi operatori dell’ospedale.

Ospedale Gaslini: in una breve nota di ieri pomeriggio hanno fatto saperec he le attività sono proseguite con regolarità per tutto il giorno, benché siano arrivati dei feriti.

Fonti:

Da Stampa Quotidiana, Televisione, Comunicati, Assessorato Salute Liguria

News: Impiantato a Pisa “Argus II”, L’ Occhio Bionico Che Ridà La Vista Ai Non Vedenti. Video

News

Medicina e Tecnologia

Impiantato per la Prima Volta In Italia, a Pisa, “Argus II”, L’occhio Bionico Che Ridà La Vista Ai Non Vedenti. Video

L’Ospedale Universitario di Pisa ha effettuato, per la prima in Italia, una operazione di impianto di protesi retinica, restituendo in modo parziale la vista a un non vedente. Il dispositivo impinatabile, chiamato Argus II, è composto da elettrodi che sono collegati direttamente alla retina e che ricevono le immagini da una microcamera montata su un paio di occhiali speciali. L’intervento, è arrivato dopo una sperimentazione durata 9 anni. Gli occhi del paziente dovranno aspettare due settimane per riprendersi dall’intervento e per abituarsi alla protesi. Al termine di questo periodo di tempo Argus II potrà finalmente essere attivato e calibrato. Successivamente comincerà la riabilitazione, un passaggio necessario che permetterà al paziente di ottenere la migliore visione funzionale possibile.

“Sono molto felice di poter offrire in Italia per la prima volta in assoluto questo trattamento approvato per la cecità causata dalla retinite pigmentosa. Spero che possa incoraggiare gli affetti da questa condizione a cercare consigli medici negli eccellenti centri ospedalieri europei, come quello che abbiamo qui a Pisa. È meraviglioso che la medicina ora possa fare qualcosa per i non vedenti”, ha dichiarato il Dottor Stanislao Rizzo, a capo dell’equipe di chirurghi che ha condotto l’intervento.

Circa 1,5 milioni di persone in tutto il mondo sono affette da retinite pigmentosa, e una persona su 10 oltre i 55 anni d’età soffre di degenerazione maculare. Entrambe le malattie causano una degenerazione delle cellule della retina che trattano la luce, nella parte posteriore dell’occhio e che poi muoiono a poco a poco.

Questa nuova invenzione, un “occhio bionico impiantato nella retina tramite un chip” potrebbe aiutare a ripristinare la vista di milioni di persone non vedenti.

Ma qual è il segreto di questo dispositivo rivoluzionario?

L’Argus II è un sistema che utilizza una telecamera che alimenta  di informazioni visive degli elettrodi impiantati sulla retina. I pazienti che hanno testato versioni meno avanzate dell’impianto odierno erano in grado di vedere la luce, le forme e il movimento.

I nuovi dispositivi lavorano tramite l’ impianto di una serie di minuscoli elettrodi nella parte posteriore della retina.

Una macchina fotografica è usata per catturare immagini, e un’unità di elaborazione, delle dimensioni di un piccolo computer palmare e indossato su una cintura, converte le informazioni visive in segnali elettrici. Questi vengono poi inviati a degli occhiali e in modalità wireless a un ricevitore posto appena sotto la superficie della parte anteriore dell’occhio, che a sua volta invia le informazioni agli elettrodi impiantati nella parte posteriore. L’intero processo avviene in tempo reale.

Gli Impianti di prima generazione, erano dispositivi a bassa risoluzione. Terry B., 58 anni, in California è stato dotato di un impianto nel 2004, dopo essere divenuto cieco a causa di una retinite pigmentosa nel 1993.

“All’inizio è stato come vedere dei puntini assemblati – ora è molto più di questo,” ha detto. “Quando sono a piedi lungo la strada posso evitare i rami bassi perchè posso vedere i bordi dei rami”. Mr Byland è anche in grado di distinguere altre forme. ”Non riesco a riconoscere i volti, ma li vedo come un’ombra oscura,” ha detto.

Il nuovo impianto inserito a Pisa ha una risoluzione superiore ai dispositivi precedenti. Ed è anche molto più piccolo, circa un millimetro quadrato, che facilita l’intervento chirurgico che deve essere fatto per impiantare il dispositivo.

Fonti:

Second Sight