Archivio dell'autore: Savas

Medicina Sociale

FINE PENA MAI

Da una riflessione comune sulla umana cronicità

di M.F. Sapuppo*

Editoriale

27 luglio 2009

*IIa Rianimazione ARNAS Ospedale Civico

Responsabile scientifico Associaziaone I.Change/Timeoutintensiva Network

**GRUPPO DI LAVORO CEFPAS: Marisa Agosta, Flavia Alessi, Rosa Bianca Maria et Alii

Docente del modulo: Giuseppe Noto.

Direttori del Master: Calogero Muscarnera, Franco Prandi.

“…non sempre dalla malattia si ritorna indietro verso un mondo, la propria vita, in cui non c’era la malattia. Dalla malattia si può non guarire e l’uomo che vi è dentro può diventare “cronico” e può essere ricacciato dentro quel percorso appena attraversato come quando nel gioco dell’oca si ritorna alla casella di partenza o a qualche casella indietro. E’ interessante vedere come tra gli esiti di quei percorsi assistenziali, dove si mescola nella Medicina il suo essere sanitario e sociale secondo i momenti, non sia contemplato un esito che per me Intensivista sarebbe scontato: “la morte”. Morte che oramai è sempre meno un momento sociale e sempre più sanitario, sempre più disumano e disumanizzante”… Continua qui

timeoutintensiva.it/cover/N° 10/27 Luglio 2009

5 ipotesi sulle condizioni di salute di Steve Jobs, Apple.

Sono almeno cinque le possibili ipotesi sulle condizioni di salute del numero uno della Apple, Steve Jobs, affetto da un tumore al pancreas nel 2004 e dopo aver subito un trapianto di fegato nel 2009.

“A oltre un anno e mezzo dall’intervento “potrebbero essersi verificate complicanze del trapianto”, ha detto Ignazio Marino, esperto di chirurgia dei trapianti del Jefferson Medical College di Philadelphia. Una delle complicanze più comuni, ha detto, “potrebbe essere il restringimento delle vie biliari”.

Una seconda ipotesi è legata alla terapia antirigetto, praticata di routine dopo ogni trapianto per abbassare le difese immunitarie e ridurre il rischio di rigetto.

“Condizionando il sistema immunitario, la terapia potrebbe avere determinato effetti negativi sulla ricorrenza del tumore al pancreas”, ha osservato Marino.
Sempre la terapia antirigetto potrebbe avere determinato un problema di rigetto cronico, diverso da quello acuto che si verifica a breve distanza dal trapianto.

La quarta ipotesi, meno probabile che possano essere avvenute complicanze dovute alla terapia immunosoppressiva. Una di queste, ha osservato Marino, potrebbe essere la malattia linfo-proliferativa, “che potrebbe essere legata ad un’alterata tolleranza della terapia immunosprressiva”.

La quinta e ultima ipotesi è che la terapia immunosppressiva possa avere causato complicanze come insufficienza renale o ipertensione.

da : Ansa Modificato e Ridotto del 17 Feb 2011

Il Principe delle Immagini

Books:

Recensioni

Il principe delle immagini

di Gaetano Cafiero

2008 Addictions-Magenes Editoriale

Nel cinema, le scene subacquee sono di grande effetto, per quell’aura di mistero che ancora circonda la profondità e le sue creature. Oggi gli strumenti dei professionisti sonotelecamere miniaturizzate, e riprendere sott’acqua è davvero facile. Ma settant’anni fa era un’impresa. Ci provò, e ci riuscì, nel 1946,don Francesco Alliata, principe di Villafranca: primo al mondo a lavorare sul fondo del mare con una professionalissima Arriflex 35mm. Questa è la sua storia. Che si sofferma sul ruolo di pioniere del cinema subacqueo di Francesco Alliata, ma narra anche una straordinaria vicenda umana, culturale, imprenditoriale: quella dei “ragazzi della Panaria” che furono premiati a Cannes nel 1947 per i loro documentari subacquei; produssero “Sesto continente”, il film di culto di Folco Quilici; scritturarono un mito quale Anna Magnani e la schierarono in prima linea nella “guerra dei vulcani” contro Ingrid Bergman e Roberto Rossellini; portarono sul set, per il film “La carrozza d’oro” di Jean Renoir, un autentico cocchio. È la storia, insomma, di un grande protagonista della cinematografia mondiale.Renzo Avanzo, infatti, trovò il coraggio di proporre al celebre cugino un soggetto che teneva nel cassetto ormai da tempo, “Storia dell’isola”. Come sappiamo, tale soggetto diventò, in seguito, l’ossatura della sceneggiatura del film “Vulcano“, film coprodotto dalla “Panaria Film” e diretto da William Dieterle, mentre il progetto di fare un lungometraggio insieme con Rossellini naufragò tristemente.

Ma la storia del film “Vulcano” è legata a filo doppio con quella di “Stromboli – Terra di Dio“, tanto che i due titoli vennero accorpati dalla critica cinematografica e la vicenda della loro realizzazione venne presentata dalla stampa dell’epoca come “la guerra dei vulcani”.Nonostante l’attività produttiva della “Panaria” continuasse ancora per circa un decennio, dopo l’esperienza di “Vulcano” i destini del gruppo non si scontrarono più con le Isole Eolie

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Recensioni Musicali: Cocorosie

Cocorosie

The adventure of ghosthorse

2007 Touch and Go/quarterstick records

La loro musica sembra l’incontro fra l’emozionante capacità interpretativa di Billie Holliday, la complessità di Bjork, le intricate invenzioni sonore di Tricky, ora immersa in una amalgama di giochi elettronici minimali che rimanda alla musica che mi piace definire “delle Colonie”. Ascoltare l’intro di “Japan”  ricorda con nostalgia il compianto Simon Jeffes della Penguin Cafè Orchestra…. Continua Qui

Recensione, Collegamenti esterni Approfondimenti e link  di Ugo Sottile

La Biblioteca di Holland House

Nel ’40 durante un Bombardamento su Londra ad opera dei Nazisti fu distrutta la Biblioteca di Holland House che rimase come la vedete sino al 1952 quando in parte fu preservata. Molti negli anni andarono presso la biblioteca a cercare e salvare Libri.

Holland House Library, Londra – settembre 1940 (RCHME Crown copyright)

La fotografia fu presa la mattina dopo un raid aereo tedesco che aveva devastato la casa in cui la Biblioteca era allocata, ma aveva in qualche modo lasciato le mura della biblioteca biblioteca integre, con i loro scaffali di libri disposti in modo ordinato, per lo più intatto. Questo fu il periodo dei Blitz, quando la Luftwaffe tedesca bombardava Londra e altre città inglesi ininterrottamente per mesi, sperando di rendere la Gran Bretagna vulnerabile ad una invasione di terra. Holland House, è stato costruita nel 1605 per Sir Walter Cope. E ‘stata una delle prime “case grandi” di Kensington. La foto mostra tre uomini in bombetta che appaiono abbastanza tranquilli, che cercano libri e riordinano le pile, mentre intorno a loro si trovano le rovine bombardate, il tetto fatto a pezzi, le travi delle scale carbonizzate, sedie e altri pezzi di mobilio assortito schiacciato sotto le macerie. Ma i tre uomini sembrano ignari del terrore e del caos che li circonda da tutte le parti. Essi sono l’immagine stessa dell’ interesse culturale, dello studio e della contemplazione e silenziosa riflessione; e la simmetria dei libri e scaffali sono una immagine stessa di ordine in mezzo al disordine. Fuori, ma anche all’interno, si trova in un mondo sull’orlo dell’apocalisse, ciò che Churchill chiamò “l’abisso di una nuova epoca buia” .

La fotografia offre un’immagine del testo o documento, del libro, rappresentato a mo’ di feticcio, indispensabile alla nostra sopravvivenza. In quell’ ala-biblioteca – lo studioso cerca il mondo del vissuto umano, e incontra anche uno dei suoi sintomi principali – la scrittura.

fonte: RCHME Crown September, 1940

La miniatura di questa foto l’abbiamo scelta come immagine per le nostre recensioni librarie.