Archivio della categoria: Articolo Scientifico

Nurse Science: Crisis Resource Management (CRM)

Nurse Science

Crisis Resource Management (CRM)

Giancarlo Cappello*, Sandy Giammona*, Rosario Lombardo*, Filippo Marchese*, Egman Sabrina*, Maria Ziino Colanino*.

*ISMETT Palermo Nurses Educator

Un formatore dell’area di emergenza, che usa metodologie didattiche basate sulla simulazione, naviga durante le simulazioni nel mare dell’immaginazione. Infatti, approccia le ipotetiche emergenze come situazioni prevedibili, collegate a scenari pre-impostati, e di solito a “lieto fine”. 
Non viene quasi mai tenuto nella dovuta considerazione il fattore emotivo che invece gioca un ruolo preponderante e fondamentale nella gestione dell’emergenza.

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Timeoutintensiva.it, N°24, Nurse Science, Aprile 2013

Focus Migranti : “La Torre Di Babele: Dall’Emergenza alla Psicologia dei Servizi.”

Focus

Migranti

“La Torre Di Babele: Dall’Emergenza alla Psicologia dei Servizi.”

di Maria Gabriella D’Angelo
Psicologo/Psicoterapeuta, referente salute mentale dei migranti presso Modulo Dipartimentale 1, Palermo

“La leggenda narra che il re Nabucodonosor II fece costruire intorno al 600 a.C. i primi giardini pensili per sua moglie, in modo che non rimpiangesse la lussureggiante regione della Media di cui era originaria. Il nome di Babilonia deriva dall’ebraico Babel, mentre in babilonese si diceva Babilu che significa “Porta del dio”, o “Porta degli dèi”. I greci la chiameranno Babilon, da cui Babilonia.
 “Un tempo tutta l’umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Emigrati dall’oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione di Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: “Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco!”. 
”Pensarono di adoperare mattoni al posto delle pietre e bitume invece della calce. Poi dissero: “Forza! Dunque! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!”.
”Il Signore scese per osservare la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Disse: “Ecco, tutti quanti formano un sol popolo e parlano la stessa lingua. E questo non è che il principio delle loro imprese! D’ora in poi saranno in grado di fare tutto quel che vogliono! Andiamo a confondere la loro lingua: così non potranno più capirsi tra loro”. “E il Signore li disperse di là in tutto il mondo; perciò furono costretti a interrompere la costruzione della città. La città fu chiamata Babele (Confusione) perché fu lì che il Signore confuse la lingua degli uomini e li disperse in tutto il mondo”. Risulta da ciò l’evidente “dispersione” dei popoli in tanti frammenti di un mosaico. Questi frammenti, oltre a “confondere” le lingue, hanno “confuso” l’unità storica del mondo esistente prima del Grande Diluvio.” Gen. 11, 1-9

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Timeoutintensiva.it, N°24, Focus, Aprile 2013

Dalla “Criticità” Al “Processo”. Il Ruolo Delle Emozioni Nel Percorso Di Donazione D’Organi.

Trapianti

Donazione D’Organi

Dalla “Criticità” Al “Processo”. Il Ruolo Delle Emozioni Nel Percorso Di Donazione.

Gaetano Trabucco1, Maddalena Marcanti1, Francesco Procaccio 2 (1. S.S.O. Servizio di Psicologia Clinica O.C.M. – D.I.O.G.O., Azienda Ospedaliera di Verona. 2. U.O. Anestesia e Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica, O.C.M. – Azienda Ospedaliera di Verona)

Pubblicato su: Trapianti 2009; XIII: 135-143. Per Gentile Concessione.

Abstract

Nel processo di donazione l’attenzione è focalizzata sul momento della comunicazione di morte e sulla successiva proposta di donazione; in questo approccio, le emozioni spesso sono considerate un ostacolo, in quanto possono complicare l’intera procedura. Per tale ragione, usualmente, si tende a distinguere chi comunica la morte da chi fa la proposta di donazione, enfatizzando le abilità comunicative di quest’ultimo. Nel processo di donazione, tuttavia, se le emozioni dei familiari e quelle degli operatori vengono correttamente gestite all’interno di una buona relazione terapeutica, che inizi già al momento del ricovero, esse divengono una risorsa importante che facilita l’intero processo. Uno studio su 118 familiari di pazienti deceduti in Terapia Intensiva Neurochirurgica, presso l’Ospedale Generale di Verona, condotto in collaborazione col Servizio di Psicologia Clinica, ha mostrato che informazioni sistematiche, una relazione d’aiuto efficace, una presa in carico precoce già al momento del ricovero e una buona comunicazione con tutti i familiari, compresi quelli dei potenziali donatori, producono una serie di vantaggi. Questo approccio, infatti, migliora la consapevolezza e la comprensione degli obiettivi delle cure, facilita la proposta di donazione e la decisione di donare; inoltre consente a tutti gli operatori sanitari, compresi quelli non “esperti in comunicazione”, di contribuire alla gestione del processo utilizzando le risorse di cui ciascuno dispone. Tutto ciò rende meno importante la distinzione tra chi comunica il decesso e chi fa la proposta di donazione.

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Timeoutintensiva.it, N°23, Focus, Dicembre 2012

Psicologia dell’Emergenza: Dolore e Limite Come Occasioni di Crescita

Cover Timeoutintensiva N°23

Psicologia dell’Emergenza: Dolore e Limite Come Occasioni di Crescita

di Giuseppe Sammartano

Psicologo-Psicoterapeuta-Gruppoanalista. Direttore UOC Servizio di Psicologia – ASP 9 di Trapani

“… E’ di un qualche interesse osservare, tuttavia, che nell’etimo del termine (emergenza, n.d.r.) – dal latino ex-mergere, venir fuori, venir su – sono assenti conno-tazioni ombrose o inquietanti, giacché l’alea semantica dell’emergere può riferirsi tanto ad eventi considerati indesiderabili quanto a situazioni che sono o possono essere fonte di gioia: emerge un bambino, con il suo nascere. Emerge un amore, da un incontro. Emerge un talento dalla massa o un’idea dal caos indistinto dei pensieri senza pensatore.
Emergenza, dunque, come estrema necessità d’aiuto nella perdita, nel lutto, nel dolore. Come gioia epifanica, o elevazione dell’anima, nella festa autentica del nuovo che lacera il mondo e ad esso si impone.
La psicologia dell’emergenza o, più precisamente, le psicologie (plurali) dell’emergenza si richiamano a questo secondo ordine di significati che intende integrare, senza contraddirlo, il primo. Collegandosi ad essi come in un gioco amoroso, non sostituendolo.”… Continua

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Aprire le Terapie Intensive ?

Focus

Aprire le Terapie Intensive ?

di Alberto Giannini

Direttore TI Pediatrica Ospedale Maggiore Policlinico Milano

“I reparti di rianimazione e terapia intensiva sono stati da sempre luoghi inaccessibili a familiari e amici del paziente. Ma la situazione sta finalmente cambiando, sia negli Stati Uniti sia in Europa, perché la vicinanza dei cari, in un momento così delicato come la malattia, comincia a essere percepita come risorsa preziosa per la cura dei pazienti e non come ostacolo al lavoro dell’equipe o fonte di infezioni.”… Continua

fonte: I quaderni di Janus, Zadigroma editore, 30 • Estate 2008 • il futuro del presente

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Timeoutintensiva.it, N°22, Focus, Ottobre 2014