Archivio della categoria: Focus

Editoriale: Nutrizione E Alimentazione… Che Differenza C’è?

Editoriale

Nutrizione E Alimentazione… Che Differenza C’è?

29/05/2011

In Allegato: “Carta Della Qualità E Dei Diritti Delle Persone In Nutrizione Artificiale

25 settembre del 2010, Tribunale dell’Ammalato.

“… “Il paziente mangia”, ci diciamo nelle consegne noi medici; oppure, in maniera più tecnica, quando scriviamo il diario clinico, : ”il paziente si alimenta per os” . Ed è importante segnalarlo perché, fino a quel momento, si è alimentato, ma non per bocca, cioè non in modo naturale, bensì in modo artificiale, tramite sonde inserite nel suo corpo. Due concetti diversi che esigono una terminologia diversa. Tramite una sonda, infatti, il paziente “viene nutrito”, non “si alimenta”. Nutrire implica passività e quindi il paziente subisce un’azione. Alimentarsi è, invece, un verbo riflessivo: il soggetto compie un’azione e la compie per se stesso. Nutrire vuol dire, quindi, somministrare nutrienti e, come la somministrazione delle medicine, ha un’ indicazione ben precisa, che è il trattamento o la prevenzione della malnutrizione. Alimentarsi è, invece, un’azione che compie l’individuo per provare piacere e necessità…” Per leggere l’articolo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°17, Focus, Giugno 2011

Il Paziente che Scrive: Editoriale: “Outcome”

Il Paziente che Scrive

Editoriale

Outcome

di Lucetta Fontanella ed Alessandro Vitale-Brovarone

Lucetta Fontanella è sopravvissuta ad un ricovero in una Terapia Intensiva aperta ai Familiari h 24, per una grave patologia… Abbiamo invitato Lei ed il Marito a scriverci le loro impressioni sull’oggi…

… “Outcome”, non comune riflessione scritta a quattro mani sul dopo ricovero in TI, risulta indispensabile bagaglio di conoscenza, per aprire la strada alla partecipazione dei parenti al processo di cura nei reparti Intensivi…

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Timeoutintensiva.it, N°17, Focus, Giugno 2011

Editoriale: La Comunicazione, Principale Nodo da Sciogliere per Aprire le Porte delle TI ai Familiari. Il “Gruppo Paziente”.

Editoriale

La Comunicazione, Principale Nodo da Sciogliere per Aprire le Porte delle Terapie Intensive ai Familiari. Il “Gruppo Paziente”.

di S. Vasta*

*Responsabile Editoriale Timeoutintensiva.it

29/05/2011

“Il paziente i familiari e gli staff di cura non sono tre realtà diverse e lontane. Sono un insieme, quello che noi dal ’97 chiamiamo il “Gruppo Paziente” fatto dal paziente i suoi parenti, gli intensivisti, i nurse, gli Ota.”…. Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°17, Focus, Giugno 2011

La Prontezza dell’ Anestesista-Rianimatore nelle Emergenze: Ostruzione delle Alte Vie Aeree: Caso Clinico.

Clinical Case

La Prontezza dell’ Anestesista-Rianimatore nelle Emergenze: Ostruzione delle Alte Vie Aeree: Caso Clinico.
03/04/2011

Dr. Benigni Giovanni
Dr. Cocco Livio
Dr.ssa Raffa Marianna

U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Civile di Ariano Irpino

Contatti: Dr. Benigni Giovanni email: dott.benigni@tiscali.it

Ricevuto: 12 Genn 2011, Riinviato: 3 Febb 2011, Accettato: 14 Febb 2011

Abstract

Nella pratica clinica dell’anestesia e della terapia intensiva può capitare che il medico si imbatta in situazioni particolari e potenzialmente pericolose, in cui le linee guida o i modelli standardizzati di comportamento non sono sufficienti. Di seguito viene descritto un caso clinico da ostruzione delle alte vie aeree, causata da un voluminoso corpo estraneo (8cm di lunghezza e 100gr di peso), in cui l’anestesista adibito alle urgenze ha avuto la determinazione ed il coraggio necessari a risolvere rapidamente il problema andando oltre le stesse linee guida.

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Timeoutintensiva.it, N°16,Focus, Aprile 2011

Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Articolo Scientifico

Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Recognition & Anagement Of Severe Sepsis & Septic Shock In Infants & Children

Dr Peter Wilson

Approved by: Dr Peter Wilson, Dr Michael Marsh, Carol Purcell

Review Date: September 2006

Southampton General Hospital

Traduzione: Serafina Ardizzone*

*i.Change Open Progect Timeoutintensiva.it

o9 Aprile 2011

Abstract

La triade sintomatologica della flogosi, costituita da febbre, tachicardia e alterata perfusione , è molto comune nei bambini con infezione benigna. Se a questa triade si aggiungono tachipnea, riduzione della diuresi, irritabilità, letargia, astenia e scarsa risvegliabilità deve essere sospettato lo shock settico.

Nell’Allegato Scaricabile trovate: l’Articolo completo in .pdf e la Flowchart, in Lingua Inglese

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Timeoutintensiva.it, N°16, Focus Aprile 2011