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USA: Pubblicate Le Nuove Linee Guida sulla Morte Cerebrale in Pediatria

Articolo Scientifico

Linee Guida

USA: Pubblicate Le Nuove Linee Guida sulla Morte Cerebrale in Pediatria

Sono state Pubblicate su Pediatrics le Nuove Linee Guida USA Per La Determinazione Della Morte Cerebrale Nei Neonati E Nei Bambini: Un Aggiornamento Delle Raccomandazioni Della Task Force 1987. Ve ne Proponiamo l’Abstract in Italiano, ed il Link a cui le Linee Guida sono Liberamente Scaricabili (Free Download)

Abstract

OBIETTIVO: Revisione delle linee guida del 1987 sulla morte cerebrale in pediatria

METODI: Revisione della letteratura rilevante. Le Raccomandazioni sono state sviluppato utilizzando il sistema GRADE.

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI:

(1) La Determinazione della Morte Cerebrale nei neonati a termine e nei bambini si basa su una diagnosi clinica basata sull’assenza irreversibile della funzione neurologica, causa del coma. Le linee guida per i neonati pretermine con meno di 37 settimane di età gestazionale, non sono incluse in queste linee guida, a causa dei dati insufficienti della letteratura.

(2) Disturbi come ipotensione, ipotermia, e alterazioni metaboliche dovrebbe essere trattate e corrette, e dovrebbero inoltre essere interrotti i farmaci che possono interferire con gli esami neurologici di controllo, e con la prova di apnea, per permettere uno spazio adeguato al procedere di queste valutazioni.

(3) Sono obbligatori due esami clinici insieme al test di apnea per ogni esame, separati da un periodo di osservazione. Gli esami dovrebbero essere eseguiti da medici curanti differenti. I Test di apnea possono essere eseguiti dal medico stesso che ha in cura l’infante. Un periodo di osservazione di 24 ore per i neonati a termine (37 settimane di età gestazionale) sino a 30 giorni di età, e di 12 ore per i neonati e ragazzi (dai 30 giorni ai 16 anni) è raccomandato. Il primo esame dovrebbe determinare che il bambino ha eseguito un esame neurologico che comprenda i criteri d’esame per la morte cerebrale. Il secondo esame di conferma della morte cerebrale dovrebbe essere condotto sulla base di una condizione invariata e irreversibile. La valutazione della funzione neurologica,  conseguente a rianimazione cardiopolmonare o altre gravi lesioni cerebrali acute, deve essere posticipata di 24 ore o più a lungo se ci sono problemi o incongruenze in sede di esame.

(4) L’ Apnea test per la diagnosi di morte cerebrale deve essere eseguita e documentata in modo sicuro e richiede una PaCO2 arteriosa di 20 millimetri Hg che si porta al di sopra dei 60 mm Hg con nessuno sforzo respiratorio durante il periodo di prova. Se il test di apnea non può essere completato in modo sicuro, un studio accessorio deve essere eseguito.

(5) Studi Ausiliari (elettroencefalogramma e la misurazione del flusso del sangue cerebrale con i radionuclidi) non sono tenuti a stabilire la morte cerebrale e non sono una sostituzione dell’esame neurologico.

(6) La morte cerebrale è accertata quando i criteri di cui sopra sono soddisfatti.

Potete Trovare l’Articolo al Link:

Guidelines for the Determination of Brain Death in Infants and Children: An Update of the 1987 Task Force Recommendations

The Pediatrics And The Child Neurology Society And Section On Neurology Of The American Academy Of Society Of Critical Care Medicine, Section On Critical Care Thomas A. Nakagawa, Stephen Ashwal, Mudit Mathur, Mohan Mysore.

Pediatrics; originally published online August 28, 2011;

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Ricerca: Leucemie Linfoblastiche Acute Del Bambino: L’ Interleuchina-27 Ne Ostacola La Crescita. Video.

Ricerca Italiana

Leucemie Linfoblastiche Acute Del Bambino: L’ Interleuchina-27 Ne Ostacola La Crescita.

Un gruppo di ricercatori dell’ Istituto Giannina Gaslini di Genova, coordinato da Irma Airoldi, responsabile del Laboratorio Immunologia e Tumori finanziato dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC), ha scoperto che una proteina, la interleuchina 27, è un potente agente antitumorale nelle leucemie linfoblastiche acute del bambino. Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Leukemia, secondo gli scienziati avrà presto ricadute cliniche per i pazienti. La leucemia linfoblastica acuta che deriva da un particolare gruppo di globuli bianchi del sangue (linfociti B) rappresenta il tumore ematologico pediatrico più diffuso. La maggior parte dei bambini affetti da questa leucemia vengono efficacemente curati, ma circa il 25% di essi vanno incontro a ricadute e necessitano di terapie alternative.

Dall’ Abstract del Lavoro Pubblicato su Leukemia da noi tradotto:

La B-leucemia linfoblastica acuta (B-ALL) rappresenta il più comune tumore pediatrico ematologiche che deriva dalla proliferazione aberrante dei linfociti B del midollo osseo. Anche se la maggior parte dei bambini A-LLB trae vantaggio dagli attuali protocolli terapeutici, alcuni pazienti vanno incontro a recidive e hanno bisogno di terapie alternative. Con queste premesse, abbiamo studiato se l’interleuchina (IL) -27, una citochina con proprietà immunomodulanti ed antitumorali, può funzionare come agente antitumorale contro le cellule pediatriche del B-ALL. In questo lavoro noi mostriamo per la prima volta come le cellule del B-ALL siano funzionali all’interleuchina (IL)-27R e che l’ IL-27 smorza direttamente la crescita tumorale in vivo e in vitro attraverso meccanismi chiariti in questo studio. La novità di questi risultati è che l’ IL-27 riduce in vitro nella B-ALL la proliferazione cellulare e l’angiogenesi, l’apoptosi indotta… I nostri risultati incoraggiare lo sviluppo di futuri studi clinici per valutare la tossicità e l’efficacia del IL-27 durante l’infanzia di tutti i Piccoli pazienti B-All

Per chi volesse Approfondire ecco il link alla Pubblicazione:

Original Article

Leukemia , (24 June 2011) | doi:10.1038/leu.2011.158

Interleukin-27 inhibits pediatric B-acute lymphoblastic leukemia cell spreading in a preclinical model

S Canale, C Cocco, C Frasson, E Seganfreddo, E Di Carlo, E Ognio, C Sorrentino, D Ribatti, A Zorzoli, G Basso, C Dufour and I Airoldi

Telefonini: Usandoli Cervello A Rischio Tumori ! “No Cellulari Ai Bambini”. I Consigli Dei Pediatri Fimp

Editoriale

Telefonini: Usandoli Cervello A Rischio Tumori !

“Non date i Cellulari Ai Bambini”. I Consigli Dei Pediatri Fimp

Deligne-Francia. Internazionale N°902

Un mese fa, quando un gruppo di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva segnalato i rischi cancerogeni dei telefonini solo come possibili, la vignetta che correda l’editoriale, sarebbe potuta sembrare eccessiva. La Iarc ( International Agency for Research on Cancer), infatti, che fa parte dell’OMS, con un documento datato 31 Maggio 2011 aveva catalogato l’uso dei telefonini, nella sua scala di valutazione del rischio, come 2B (Possibly carcinogenic to humans ), c’era cioè  la reale “possibilità” che i cellulari fossero cancerogeni per le persone.

Poi, quasi contemporaneamente, è arrivato tramite l’Indipendent, giornale Inglese, la notizia di uno studio svedese, opera di due eminenti professori – Lennart Hardell dell’Università di Orebro e Kjell Hansson Mild dell’Umea University – che afferma, che le persone che usano il cellulare da un decennio o più, anche solo per un’ora al giorno, hanno il doppio di possibilità di sviluppare un tumore nel lato del cervello dove di solito appoggiano il dispositivo. I due luminari svedesi hanno infatti, riunito i risultati di 11 precedenti studi svolti in Svezia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Inghilterra, che ribadivano l’aumento del rischio di sviluppare il cancro, soprattutto nel lato di cervello dove la gente è solita appoggiare il telefono. Cinque dei sei studi sui «gliomi», tumori cerebrali della glia, avevano confermato il potenziale pericolo, mentre quattro relazioni su cinque avevano rilevato la presenza di neuromi acustici, forme tumorali benigne ma spesso causa di invalidità come la sordità. Così hanno stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare. Lo studio svedese ha interessato anche i cordless e pure in questo caso si è registrato un aumento di entrambe le patologie.

«E’ necessaria una grande attenzione nell’uso del telefonino – avvertono gli scienziati– e soprattutto i bambini, che sono particolarmente vulnerabili, dovrebbero essere scoraggiati dall’utilizzarlo».

E la  Fimp, la Federazione dei Medici Pediatri Italiani, al riguardo, ha emesso un comunicato (ed un video) dove si legge che sarebbe bene che i genitori prestino più attenzione a come i loro pargoli usano e abusano del cellulare. Oltre che, naturalmente, prendere anch’essi qualche precauzione.

Così adesso, anche se il gruppo di esperti dell’Oms non ha fornito specifiche raccomandazioni, «noi, come pediatri – commenta Giuseppe Mele, presidente della Fimp – di fronte alla sempre maggiore diffusione di campi elettromagnetici e il maggiore tempo di esposizione, secondo un principio di precauzione, proponiamo alcuni suggerimenti da dare ai genitori, in attesa che l’Oms possa dare indicazioni più accurate sulla sicurezza di queste apparecchiature».

Eccole:

  1. Non usate coperte elettriche o altri dispositivi elettrici dove dormite (ad esempio la luce notturna sul comodino);
  2. Controllate dove si trova l’interruttore centrale e il salvavita e non dormite vicino ad esso;
  3. Non passate troppo tempo vicino ad apparecchiature elettroniche accese (ad esempio la sveglia sul comodino);
  4. Non lasciate che i bambini guardino la cottura del cibo all’interno del forno a microonde;
  5. Tenete il router wi-fi il più lontano possibile dai vostri familiari, mettetelo in un cassetto o in un armadio;
  6. Tornate al telefono fisso e liberatevi del cordless in casa;
  7. Non date i cellulari ai bambini;
  8. Usate un auricolare a filo e non un dispositivo bluetooth.

«Anche se non sono raccomandazioni scientifiche – precisa Mele – sono “consigli” che lascio al buonsenso delle famiglie».

Savas

Fonti:

OMS: Lo studio della IARC

L’ Abstract dell’Articolo scientifico di Hardell Carlberg e Mild:

Int J Oncol. 2011 May;38(5):1465-74. doi: 10.3892/ijo.2011.947. Epub 2011 Feb 17.

Pooled analysis of case-control studies on malignant brain tumours and the use of mobile and cordless phones including living and deceased subjects.

Hardell L, Carlberg M, Hansson Mild K.

Department of Oncology, University Hospital, SE-701 85, Örebro, Sweden. lennart.hardell@orebroll.se

Il Video della Fimp pubblicato da Tiscali Salute il 03/06/2011

La Rivista Internazionale

Fimp

Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Articolo Scientifico

Linee Guida Per Il Recupero E La Gestione Della Sepsi Severa E Dello Shock Settico Nel Neonato e Nel Bambino

Recognition & Anagement Of Severe Sepsis & Septic Shock In Infants & Children

Dr Peter Wilson

Approved by: Dr Peter Wilson, Dr Michael Marsh, Carol Purcell

Review Date: September 2006

Southampton General Hospital

Traduzione: Serafina Ardizzone*

*i.Change Open Progect Timeoutintensiva.it

o9 Aprile 2011

Abstract

La triade sintomatologica della flogosi, costituita da febbre, tachicardia e alterata perfusione , è molto comune nei bambini con infezione benigna. Se a questa triade si aggiungono tachipnea, riduzione della diuresi, irritabilità, letargia, astenia e scarsa risvegliabilità deve essere sospettato lo shock settico.

Nell’Allegato Scaricabile trovate: l’Articolo completo in .pdf e la Flowchart, in Lingua Inglese

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Timeoutintensiva.it, N°16, Focus Aprile 2011

Anestesia Loco Regionale In Ortopedia Pediatrica

Articolo Scientifico

Anestesia Loco Regionale In Ortopedia Pediatrica

Giorgio Ivani

Dipartimento di Anestesia

Ospedale Infantile Regina Margherita. Torino

L’anestesia loco-regionale pediatrica ha ottenuto un notevole successo in questi ultimi anni ed è ormai metodica consolidata per un efficace e sicuro trattamento del dolore perioperatorio. Sia i blocchi centrali sia quelli periferici possono essere comunemente utilizzati in ortopedia a seconda delle tipologie di intervento; single shot oppure infusioni continue, utilizzando anestetici locali solamente oppure in associazione ad adiuvanti.

Tecniche

I blocchi caudale e lombare sono i blocchi centrali più utilizzati per patologie a carico degli arti inferiori e bacino… Per Continuare a leggere Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°10, Technè, Luglio 2009