L’allarme a Fukushima rimane alto: i tecnici che lavoravano nel reattore sono stati evacati mentre tentavano di localizzare l’origine della perdita d’acqua radioattiva.
Intanto, Yukiya Amano, direttore generale dell’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), ha riconosciuto che la crisi nucleare in Giappone e’ “ancora ben lontana dall’esser risolta”. L’ispettore dell’agenzia Onu ha avvertito che la situazione di allerta potrebbe ancora prolungarsi per settimane, se non mesi e ha ammesso di non sapere se i reattori siano coperti con acqua sufficiente per raffreddarsi.
“A Fukushima Emissioni Radioattive Di Iodio E Cesio Simili A Chernobyl” Lo Rivela New Scientist
“L’impianto nucleare giapponese di Fukushima sta emettendo livelli di cesio e iodio radioattivi simili a quelli osservati a seguito dell’incidente di Chernobyl nel 1986. Lo rivela ‘New Scientist’ citando gli studi di un gruppo di ricercatori austriaci, che ha utilizzato una rete mondiale di rivelatori di radiazioni progettata per individuare i test clandestini sulle bombe nucleari. Risultato: il rilascio giornaliero di iodio-131 in Giappone è attualmente pari al 73 per cento del livello osservato dopo il disastro sovietico. Mentre la quantità giornaliera di cesio-137 è pari a circa il 60 per cento della quantità rilasciata da Chernobyl.”
Centrale di Fukushima, il Punto sull’Emergenza Nucleare
L’ISPRA, dalla sala emergenza nucleare, in funzione 24 ore su 24, continua l’attività di valutazione delle informazioni ricevute dall’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica.
Odissey Dawn: Italia In Guerra.Caos Libia: È Guerra Totale Tra Le Forze Onu E Gheddafi
Adesso è guerra nel Mediterraneo. Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Canada e Spagna hanno scatenato l’offensiva contro Muammar Gheddafi e il suo regime. L’hanno chiamata “Odissey Dawn” (“Alba di Odissea”). Nel pomeriggio, si sono mossi per primi i ricognitori e i caccia di Sarkozy. Poi, le navi e i sommergibili americani hanno scatenato una pioggia di oltre un centinaio di missili “Tomawhak” su obiettivi strategici (installazioni militari, caserme, depositi d’armi e di carburante, strutture di comunicazione). Più tardi, nella notte, altri raid francesi e poi anche inglesi. Tripoli è in fiamme e la contraerei libica spara (un po’ alla cieca) nel cielo della capitale contro i Mirage francesi e i Tornado britannici praticamente irraggiungibili. Dalle postazioni libiche si alzano anche grida di “Allah è grande”.
La tv di Stato libica ha anche dato notizia di numerose vittime civili e che è stato colpito anche l’ospedale di Bir Osta Miled, a 15 km a est di Tripoli.Sono stati bombardati obiettivi civili anche a Bengasi e Zuwarah. Lo dice la tv di stato libica che aveva gia’ parlato di bombardamenti su obiettivi civili a Tripoli e attacchi a riserve di carburante a Misurata. La tv di stato libica continua a riferirsi alle forze della coalizione con l’appellativo “i crociati nemici”. Il raid vero e proprio è partito alle 17,45 con quattro cacciabombardieri francesi che hanno attaccato nella zona di Bengasi distruggendo alcuni carriarmati che si prepravano ad attaccare i ribelli. Poi, le prime bombe su Tripoli. Nella notte la seconda ondata con alcuni aerei che hanno puntato la residenza di Gheddafi. Ma il “rais” potrebbe essere nascosto altrove.