Archivio della categoria: Musica

Diabolik e “La Morte Dolce”

Fine Vita e Fumetti

Diabolik e “La Morte Dolce”

Nella ristampa di un episodio del celebre fumetto, i protagonisti si pronunciano a favore della dolce morte

“Forse la paura delle parole Eutanasia e ‘dolce morte’, per ciò che significano, ha creato una ‘polilalia’ reattiva, che ha messo tanti al riparo dal farsene avvicinare anche nel pensiero. Tante parole, troppe, sono state dette e spese, ed hanno rappresentato una cortina fumogena che non ci ha fatto intravedere il vero problema: prima di esprimersi, ognuno con la propria libertà e fede, bisognerebbe forse identificarsi “in quel corpo da cui tutti attingono”, il corpo del paziente. Credo ci si debba fermare un attimo e proporsi un percorso diverso, un altro punto di vista, cioè un percorso identificativo. ”

Così scrivevo nell’ ottobre 2008 in un articolo su Timeoutintensiva.it, che invitava ad andare al cinema a vedere due film: Mare Dentro di Alejandro Amenàbar (2004) e Lo Scafandro e la Farfalla di Julian Shnabel (2007), che ancora oggi hanno tanto da insegnare, a questo riguardo, ad ognuno di noi. Da allora la situazione è peggiorata, sul fine vita ormai si è al tifo da stadio, con posizioni che vanno dal desiderare una Eutanasia pragmaticamente regolamentata come in Belgio e Olanda, al considerare l’eutanasia semplicemente come un omicidio, cioè una interruzione della vita umana volontaria e colpevole senza se e senza ma. Le posizioni intermedie, come potrebbe essere inteso il testamento biologico scritto da ognuno di noi in piena libertà di coscienza, non trovano più spazio mentale in cui abitare, specie in chi, dovendo emanare una legge sull’argomento, dovrebbe rifletterci di più sopra; la discussione approfondita su questi temi, l’identificarsi con la sofferenza e la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, vengono anch’essi ormai presi come scuse, per non dire che si è quasi assassini anche nell’argomentarne, e che ci si nasconde dietro l’invito a discuterne, in fondo in fondo perchè si è d’accordo col dare la morte a chi soffre. La paura della fine fa 90, potremmo dire, e acceca.

Ed è aumentata in maniera esponenziale, -mano a mano che ci si avvicina al traguardo di una regolamentazione-, anche l’insofferenza a discutere sui temi etici del fine vita, tanto che la legge che forse verrà varata dal Parlamento è, sotto tanti punti di vista, pessima, anche perchè forse poco discussa, con chi affronta questi temi giorno per giorno, cioè noi medici.

Diversi anni fa, per l’esattezza 14, uscì uno dei tanti numeri di un fumetto molto conosciuto e seguito in Italia, Diabolik, che su queste tematiche esprimeva una posizione ben chiara ed a favore di una “dolce” Eutanasia, se mai “dolce” può essere morire. Allora, era il 1997, credo che il rumore che fece la storia che raccontava, non fu superiore al suono delle pagine sfogliate. Ma ecco che oggi ne arriva una ristampa, e su molti quotidiani e settimanali, ci si lancia in argomentazioni contrapposte sin quasi ad avvitarsi su se stessi, tanto da dare l’impressione che non sapendo cosa scrivere, la stampa italiana, appunto per tifo da stadio e partigianeria, si sia messa a fare le pulci pure ad un fumetto.

Diabolik e “La morte dolce”, come dicevamo, fumetto uscito nei giorni scorsi come ristampa, è uno dei tanti che narra le avventure dello storico criminale, inventato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani nel 1962. La storia che racconta è presto detta: un uomo molto ricco, è costretto sulla sedia a rotelle, perché paralizzato dopo un incidente di montagna; oltre alla paralisi, non può più comunicare col mondo esterno in alcun modo facilmente comprensibile. La vittima della caduta, è anche vittima delle vessazioni della moglie e del suo migliore amico, che scopre essere amanti, oltre ad essere loro stessi gli artefici del suo incidente, progettato allo scopo di ucciderlo per impossessarsi dei suoi averi. Ma la caduta che gli hanno provocato, durante una scalata, non lo ha portato a morte, ma ad uno stato di sindrome Locked In, che gli permette di capire e di comunicare in alfabeto morse con il battito delle ciglia o battendo le labbra. Così, un giorno si trova a tu per tu con Diabolik, mentre quest’ultimo gli sta rubando i gioielli dalla cassaforte di casa: ed è qui che gli chiede di aiutarlo a morire. Cosa che puntualmente avviene; ed in più vendicandolo, con uno stratagemma che porta Diabolik a far arrestare anche la moglie della vittima ed il suo amante, come se fossero loro stessi ad averlo ucciso. Durante tutta la storia, i personaggi principali si esprimono al riguardo della “dolce morte” desiderata dal malato, non nascondendo di essere a favore dell’eutanasia. Come lo stesso Diabolik, che commentando le condizioni dell’uomo sulla sedia a rotelle, tra le altre cose dice: “Non vuole piu’ vivere? E chi non lo puo’ capire?”. O come anche Ginko, l’integerrimo e sfortunato poliziotto che da anni cerca di catturare Diabolik, che dichiara: “Eutanasia…La morte non dolorosa, procurata con farmaci, per affrettare la fine di malati inguaribili, destinati a una ‘non-vita’ di dolore, senza speranza”, in risposta alle parole della sua fidanzata, la contessa Altea di Vallenberg, che amica del malato dai tempi della scuola, gli esprimeva il suo pensiero, confidandogli: “Ma sono convinta che chi vive come lui in una situazione cosi’ angosciosa e dolorosa, senza speranze e prospettive e chieda di morire per non soffrire piu’, abbia diritto ad averla, una morte dolce”.

Questa la breve storia di un fumetto che in quanto tale non può che essere chiaro e conciso, e che invece di portare ad un’ulteriore riflessione sul dolore, sulla qualità della vita dei pazienti vegetativi o molto gravi e sofferenti, ha portato alla solita diatriba francamente insopportabile in cui, fatta la vivisezione alle parole di una ristampa di qualcosa scritto 14 anni fa, ha fornito solo brevi slogan dall’una e dall’altra parte, aumentando quella cortina fumogena fatta di parole e parole, messa lì apposta per non farci riflettere su niente, e non farci capire più nulla.

Savas

Riferimenti:

Fine Vita e Fumetti:La versione di Dylan Dog sul fine vita: “Mater Morbi” Recensione e Video

Timeoutintensiva.it N° 13 6 maggio 2010

Quel corpo da cui tutti attingono.

Timeoutintensiva.it N° 7 10 ottobre 2008


Recensioni Musicali: Video: “When The Haar Rolls In” di J. Yorkston. Video

Recensioni Musicali

Video

“When The Haar Rolls In”

di James Yorkston

2008 Domino Records

Celtic Indie Rock

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Recensione a Cura di Ugo Sottile

“Dopo l’esordio con “Moving up the country” del 2002, accolto entusiasticamente tanto da diventare l’album dell’anno per Rough Trade Record Shops, seguito dal successivo “Just Beyond The River “ del 2004 e da “The Year Of The Leopard” del 2006, quest’ultimo prodotto da Rustin Man ex membro dei Talk Talk che ci aveva già impressionato con l’album “Out Of Season” realizzato con Beth Gibbons cantante dei Portishead, James Yorkston giunge al suo quarto album ufficiale, escludendo un live At Poisson Mouillè del 2006, autoprodotto, ed una compilation di B sides e unreleased songs ”Roaring The Gospel” del 2007.”

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Timeoutintensiva.it, N°17, Recensioni Musicali, Giugno 2011

Recensioni Libri: “Senso Comune” di Carlo Flamigni

Recensioni Libri

“Senso Comune”

di Carlo Flamigni

Sellerio Editore

“La squadra surreale di Primo (inteso: «Terzo») Casadei, si trova nel folto di una di quelle selve di ostacoli che il cosiddetto «sistema Italia» diventa spesso e volentieri per i suoi figli. Il coriaceo Proverbio, sempre più ateo nonostante l’età, è ricoverato in un reparto di cure intensive; con lui sono quattro vecchietti in stato vegetativo, i quali muoiono in successione da un giorno all’altro, generando diffuso sospetto…. Ma presto, mentre Primo tenta di salvare tutti dai vertiginosi labirinti clinico legali e riflette a voce alta su deduzioni e controdeduzioni, la storia scivola lentamente nel giallo.”… Puoi continuare a leggere la recensione Cliccando qui

Un Giallo gustoso.

Timeoutintensiva.it, N°17, Books, Giugno 2011

Recensioni Musicali:“Valentyne Suite” dei Colosseum (Video)

Recensioni Musicali

“Valentyne Suite”

dei Colosseum

(Video)

Recensione a Cura di Ugo Sottile

“In un tempo ormai lontano, quando si tracciavano strade nuove ed atipiche al rock classico, c’era un proliferare di gruppi che innestavano nuovi tipi di suono sulle ossature essenzialmente rock.
Forse i Colosseum non sono stati i più rappresentativi del genere allora chiamato jazz-rock, ma, con John Hiseman alla batteria, Dick Heckstall-Smith ai fiati, Dave Grenslade alle tastiere, Tony Reeves al basso e Jimmy Litherland alla chitarra, la formazione base degli esordi, sono stati in grado di stuzzicare le orecchie degli ascoltatori sino ad allora non abituati a questo tipo di contaminazione che metteva in risalto qualità sicuramente meno rumoristiche ma più ricercate…”

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Timeoutintensiva.it, N°17, Recensioni Musicali, Giugno 2011

News: 1° Maggio 2011: Decine Le Manifestazioni Per La Festa Dei Lavoratori.

News

1° Maggio 20011: Decine Le Manifestazioni Per La Festa Dei Lavoratori.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil saranno a Marsala (Trapani) per la manifestazione nazionale “Primo Maggio 2011, il lavoro per unire il paese”. Perché Marsala? Da lì Garibaldi iniziò l’avventura che condusse all’unità d’Italia, “da una provincia, quella di Trapani, che fu la prima ad avere la piccola proprietà terriera contadina”, hanno spiegato gli organizzatori. A Portella della Ginestra (Palermo), 64 anni dopo la strage in cui vennero uccise 12 persone che manifestavano contro il latifondo, ci sarà la cerimonia con deposizione di corone di fiori sul luogo dell’eccidio e successivo corteo cittadino.

Torna anche quest’anno, poi, l’appuntamento con il Mayday, giunto alla sua 11esima edizione, ovvero il Primo Maggio dei precari. Corteo principale a Milano, al grido di “nativi e migranti uniti”

Invece a Procida (Napoli) è stata organizzata una fiaccolata per i marittimi prigionieri dei pirati somali (i primi due sulla ‘Savina Caylyn’ e gli ultimi due sulla ‘Rosalia D’Amatò’), con l’intenzione di “lanciare il grido d’allarme per tutti i marittimi imbarcati sulle navi sequestrate in giro per il mondo”.

A Modena ci sarà prima il concerto hip-hop e rap di Frankie Hi-Nrg mc e poi nel pomeriggio la conferenza-spettacolo “Esuli, profughi, rifugiati e … (In una parola) migranti: 150 anni di migrazioni dall’Italia e in Italia”. Mentre a Carpi si segue la tradizione: alle 7,30 del mattino passerà la banda per le vie della città ad “annunciare” la festa.

A Lamezia, in Calabria, il sindaco ha posticipato la festa del 25 aprile proprio al Primo Maggio perché, ragionava, “la coincidenza della festa con la Pasquetta avrebbe impedito la partecipazione popolare”. Per lo stesso motivo a Reggio Calabria si terrà proprio il Primo Maggio (e non in occasione della festa della Liberazione) la storica gara podistica voluta dall’allora sindaco Italo Falcomatà, la “Corrireggio”. Giunta alla 29esima edizione, è organizzata da Legambiente.

A Roma, il Concertone del Primo Maggio da seguire in TV. (Vedi Video)

L’altro concerto è, infine, quello di Mezzago (Monza), il “Primomaggio Neverland festival” : musica senza interruzioni per almeno dodici ore, dalle tre del pomeriggio del 30 aprile, fino all’alba del giorno dopo. Due palchi, per ospitare una dozzina di artisti e band e una notte di djset. Naturalmente gratis.