Archivio della categoria: Out Of Border

“Sogni di Sogni”. Le Fotografie Oniriche e Surreali di Robert e Shana Parkeharrison

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“Sogni di Sogni”. Le Fotografie Oniriche e Surreali di Robert e Shana Parkeharrison

a cura di S. Vasta*

*Timeoutintensiva i.Change Openproject

Robert Parkeharrison è un fotografo nato in Missouri nel 1968, meglio conosciuto per il suo lavoro con la moglie Shana Parkeharrison, nata nel 1964 a Tulsa, Oklahoma. La coppia di fotografi americani ci trasporta in una dimensione onirica e surreale dove tutto sembra possibile e liricamente auspicabile. Attraverso la fotografia il collage il foto-ritocco e la propria partecipazione alle scene costruite, ed altre tecniche foto-grafiche hanno realizzato vari progetti…

Le nostre fotografie raccontano storie di sconfitta, lotta umana e personale esplorazione, all’interno di paesaggi segnati dalla tecnologia e dallo sfruttamento eccessivo. Ci sforziamo nel collegare metaforicamente e poeticamente azioni laboriose, rituali idiosincratici e macchine strane con storie che rappresentano la nostra esperienza moderna”.

I temi indagati sono piuttosto prossimi all’uomo, travagliato dal suo bisogno di controllo totale, schiavo del bisogno di potere, perso nel tentativo di plasmare se stesso e la natura intorno a se, inseguendo una idea labile e cadente di universo.

© Le Foto sono di proprietà di Robert e Shana Parkeharrison. Tutti i Diritti Riservati.

Si Ringraziano gli Autori

Per leggere l’articolo, vedere le foto e guardare il video, clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°18, Out of Border, Ottobre 2011


E’ Morto Steve Jobs: Un Genio Che Ci Ha Cambiato La Vita (Almeno Digitale). Video

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E’ Morto Steve Jobs: Un Genio Che Ci Ha Cambiato La Vita (Almeno Digitale). Video

Questa notte, è morto colui che ha cambiato negli ultimi 30 anni, innovandole, le sorti dell’informatica, e forse anche la nostra vita; un genio che aveva fatto della Apple non solo la principale e più ricca “Hi-Tech house” americana, ma anche un “brand” di vita per tanti internauti, con quel suo slogan “think different !”

Da circa dieci anni combatteva contro un tumore al pancreas che pochi anni fa lo aveva portato anche ad un trapianto di fegato.

Vogliamo ricordarlo qui, anche perchè la Rivista Timeoutintensiva è nata, provando a “disegnarne” il sito e la mission con un programmino di pochi mega su un vecchio mac. Ed ogni nostro numero è stato assemblato e pubblicato, con grande facilità, proprio da un MacBook.

Per Ricordarlo, Vi proponiamo in video, il bellissimo discorso fatto da Jobs agli studenti della Stanford University nel 2005, riportandovi anche una breve frase del discorso che aveva tenuto; la migliore maniera, per noi, di ricordarlo.

Savas

Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.” Steve Jobs

Nel Video con i sottotitoli in Italiano: Il famoso discorso del fondatore di Apple alla cerimonia di laurea della classe 2005 dell’università di Stanford. Un discorso bellissimo, visto e condiviso sul web milioni di volte, in cui Jobs racconta tre storie della sua vita: l’università, la carriera, il cancro. E raccomanda agli studenti due semplici cose: “Siate affamati, siate folli”

Fonti:

Potete trovare tutte le notizie e un racconto della sua vita al link:

Wired.it: Apple, è morto Steve Jobs

Out Of Border: In Cerca di Noi Stessi. Antica Leggenda Indù

In questo Blog che parla di sofferenza, di dolore, di morte e malattia, di come alleviarla e prendersene cura, Out of Border rappresenta un guardare oltre il confine, e per un attimo, attraverso una fotografia, poche righe, favole, musica, racconti, un video o una poesia, vivere un momento di gioia, di riflessione, di interesse e perchè no anche di allegria…

In Cerca di Noi Stessi.

“Sogniamo ad occhi aperti e viviamo ad occhi chiusi.”

“Una antica leggenda indù racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano Dei. Essi però abusarono talmente della loro divinità, che Brahma – signore degli dei – decise di privarli del potere divino e di nasconderlo in un posto dove fosse impossibile trovarlo. Il grande problema fu quello di trovare un nascondiglio. Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: “seppelliamo la divinità dell’uomo nella Terra”. Brahma tuttavia rispose: “No, non basta. Perché l’uomo scaverà e la ritroverà”. Gli dei, allora, replicarono: “In tal caso, gettiamo la divinità nel più profondo degli Oceani”. E di nuovo Brahma rispose: “No, perché prima o poi l’uomo esplorerà le cavità di tutti gli Oceani, e sicuramente un giorno la ritroverà e la riporterà in superficie”. Gli dei minori conclusero allora: “Non sappiamo dove nasconderla, perché non sembra esistere – sulla terra o in mare – luogo alcuno che l’uomo non possa una volta raggiungere”. E fu così che Brahma disse: “Ecco ciò che faremo della divinità dell’uomo: la nasconderemo nel suo io più profondo e segreto, perché è il solo posto dove non gli verrà mai in mente di cercarla”.
A partire da quel tempo, conclude la leggenda, l’uomo ha compiuto il periplo della terra, ha esplorato, scalato montagne,scavato la terra e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova dentro di lui.”

Dalla Newsletter del Sabato del Gruppo facebook  Associazione i.Change ONLUS

30 Luglio 2011

“Ricostruzione Della Memoria”: Andrew Polushkin, Il Fotografo Della Memoria.

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Fotografia e Video

Recensione di Salvatore Vasta

17 Aprile 2011

©andrew-polushkin

“Coloro che hanno

attraversato il Lete

perdono la memoria.

Ansie, sentimenti, idee, sogni

- dissipa tutto, come fumo.

Solo i gusci vuoti delle

persone

su vecchie fotografie

ingiallite rimangono.

Un serpente a secco sulla

riva.”

Andrew Polushkin

A guardarle per la prima volta, così, svogliatamente, le Foto di Andrew Polushkin  -emergente Fotografo e Pittore Russo, costruttore di collage e patchwork di memoria-, disturbano, per l’aspetto eccessivamente cupo e un pò pauroso che se ne ricava. Poi se invece ci si sofferma su ognuna di esse ci si accorge che queste foto hanno come uno spessore, una profondità, che ci permette di allungare lo sguardo su piani che dall’oggi guardano indietro al passato e viceversa, come se stessimo osservando un percorso della memoria all’indietro e ritorno…

Per continuare a leggere l’Articolo e Vedere le fotografie ed il Video che lo corredano Clicca Qui.

Le Fotografie che Corredano l’Articolo sono coperte da Copyright

©andrew-polushkin

Timeoutintensiva.it, N°17, Out of Border, Giugno 2011

Joe Bousquet: La Dolorosa Coscienza Di Un Viaggiatore Immobile

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Poesia

Joe Bousquet: La Dolorosa Coscienza Di Un Viaggiatore Immobile

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

30 Maggio 2011

Joe Bousquet, grande poeta francese, in Italia a torto poco conosciuto, visse trent’anni para-lizzato in un letto, dopo che sul fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, un colpo di fucile gli spappolò il midollo spinale…

Per leggere la recensione Clicca Qui

Con un Video, Allegato alla Recensione, di Simon Weil

Timeoutintensiva, N°17, Out of Border, Giugno 2011