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“La Poesia è un Clamore. Misterioso Suono nei Segni Orali di una Lingua”. Video

Out of Border

Poesia

“La Poesia è un Clamore. Misterioso Suono nei Segni Orali di una Lingua”.

Video

12 Ottobre 2011

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

“Se sia o no morta la poesia: questo ci si chiede ancora una volta. Se esista ancora oggi la poesia, voce di questo tempo, testimonianza diretta, autoptica, del nostro agire. Quale il senso e la direzione della poesia, quali i luoghi che essa può abitare, da dove il poeta, uomo del suo tempo, possa  farci giungere la sua voce. Dove si trova oggi la poesia?
Se si parlasse di musica, si potrebbe dire con Léo Ferré, “nelle strade la vogliamo la musica!”. Creatore della chanson poètique moderna, Ferré l’anarchico, in un grido di libertà, negli anni ‘70, reclama la presenza della musica fuori dai teatri e non più…”…

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Timeoutintensiva.it, N°18, Out of Border, Ottobre 2011


Cina: Video Shock: Morta In Rianimazione La Piccola Yueyue, Travolta Da Due Auto Tra L’indifferenza Generale.

Indifferenza

Cina: Video Shock: Morta In Rianimazione La Piccola Yueyue, Travolta Da Due Auto al Mercato, Tra L’indifferenza Generale della Gente Intorno.

Diceva Cesare Pavese: ”La forza dell’indifferenza! ‒ è quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni d’anni.” Ed è un aforisma davvero azzeccato per comprendere quale forza abbia determinato lo scempio che vi sto raccontando.

I Fatti:

E’ il 13 Ottobre, siamo in un mercato di Foshan, nella provincia sud orientale del Guangdong, in Cina.  La piccola Yueyue, bimba minuta di appena due anni, si trova al mercato insieme ai genitori. Per un momento se ne allontana, e si viene a trovare al centro della strada del market, ancora poco gremito, ferma a guardarsi intorno. Ma arriva un grande e bianco Suv, l’autista quasi non si accorge di lei e la investe con le ruote anteriori mettendola sotto. Il Suv si ferma un attimo, ma nessuno scende. Il guidatore, accortosi (?!?) forse di ciò che aveva fatto, pensa bene di fuggire ma con tutta tranquillità, travolgendola con le ruote posteriori una seconda volta. La piccola è esanime al suolo, ma per parecchi minuti nessuno, dei tanti intorno, corre in suo aiuto, tanto che una seconda macchina (!!!) la investe anch’essa, passando con le ruote sulle sue gambe. Ancora attimi o minuti di indifferenza, poi una donna si avvicina e toglie il povero corpicino dalla strada e dopo un pò arriva forse la madre sconvolta. Tutto viene immortalato dalle telecamere di sorveglianza della zona. La bimba viene condotta all’Ospedale di Guandong dove, maciullata dai due investimenti, le sue condizioni appaiono subito molto gravi: a causa delle diverse fratture e delle ferite riportate dalla piccola soprattutto alla testa, viene ricoverata in rianimazione.

Yueyue, figlia di lavoratori migranti, ha trascorso 9 giorni in terapia Intensiva. Ma i medici non hanno potuto sciogliere la prognosi viste le sue condizioni di salute, gravate da uno stato comatoso profondo. E così, la piccola è deceduta. La polizia ha annunciato di aver arrestato gli autisti delle due auto. Il filmato del suo investimento ha fatto il giro del mondo e tante voci indignate si sono sollevate.

Il video che vi riporto, crudo e forte per le immagini mostrate, rende visivamente ciò che vi ho raccontato, e vede Yueyue all’inizio del filmato piccola e smarrita in mezzo alla strada, sola, a guardarsi intorno in quel mondo la cui indifferenza tra poco la travolgerà e ne determinerà la morte. Questa sua fragilità ed incertezza, questa sua solitudine, in un mondo intriso di solitudine, il suo smarrimento, è stato cio che mi ha spinto stamane a scrivere questo post, urlo di rabbia e dolore contro l’indifferenza (Plurale Majestatis) che oramai caratterizza la nostra epoca.

savas

Fonti:

Stampa Quotidiana

You Tube Channel

Film: “Il Silenzio Prima Della Musica”: La Storia Vera Di Jason Crigler. Video

Film

“Il Silenzio Prima Della Musica”: La Storia Vera Di Jason Crigler. Video

Film-Documentario

Regia di Eric Daniel Metzgar

Il film-documentario “Il Silenzio Prima della Musica” diretto dal regista Eric Daniel Metzgar, racconta la storia vera di Jason Crigler: un uomo ridotto in stato vegetativo che ritrova se stesso grazie alla famiglia e alla musica. Jason Crigler era uno dei chitarristi più apprezzati della scena newyorchese. Nel 2004 Jason Crigler si accasciò a terra durante un concerto per un’ emorragia cerebrale che, unita ad una serie di successive infezioni, compromisero del tutto le capacità motorie, cognitive ed espressive di Jason che divenne un vegetale.

Il film-documentario “Il silenzio prima della musica” è il racconto del dramma di un artista e della sua famiglia. L’ effetto-realtà del documentario è reso dall’ uso delle riprese originali effettuate dal corpo ospedaliero durante le durissime sedute di fisioterapia di Jason Crigler.

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Timeoutintensiva.it, N°18, SpothLight, Ottobre 2011


«La Sanità Non Si Tocca !». Ieri In Piazza I Medici Contro La Manovra Economica

Sanità e Manovre Economiche 2011

«La Sanità Non Si Tocca !». Ieri In Piazza I Medici Contro La Manovra Economica

da Quotidiano Sanità On Line

Ieri si è chiusa la prima parte della giornata di mobilitazione della sanità che si è svolta all’interno di un cinema romano.

Circa un migliaio di dirigenti della sanità pubblica e privata si sono spostati davanti a Montecitorio con le 10 mila firme raccolte contro le manovre.

Il giorno della manifestazione, l’intersindacale, del Ssn ha scritto una lunga lettera ai vertici delle istituzioni (Governo, Senato, Camera e Regioni) per denunciare la crisi del settore e le condizioni inaccettabili di lavoro per gli operatori sanitari.

Ecco la lettera indirizzata a: Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Gianfranco Fini, Presidente Camera dei Deputati; Renato Schifani, Presidente Senato della Repubblica; Ferruccio Fazio, Ministro della Salute; Vasco Errani, Presidente Conferenza delle Regioni; Giuseppe Palumbo, Presidente commissione Affari Sociali Camera; Antonio Tomassini, Presidente Commissione Sanità Senato.

“I medici, dipendenti e convenzionati con il Servizio Sanitario nazionale e della ospedalità privata, i veterinari, i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi dipendenti, intendono portare alla attenzione delle SS.LL. la situazione di grave malessere che oggi si trovano a vivere. Di certo, nell’espressione delle nostre valutazioni, non intendiamo prescindere dalla situazione di crisi economica che coinvolge ormai, ed in modo importante, non solamente il nostro Paese. Ma l’insieme delle ultime manovre economiche si accanisce, a nostro parere, in maniera eccessiva e con modalità plurime contro i medici e i dirigenti del SSN. Colpiti come pubblici dipendenti attraverso il congelamento del contratto e delle convenzioni per 5 anni, con una consistente perdita economica, aggravata, per i medici convenzionati, dal mancato riconoscimento delle spese di produzione, e pesanti ripercussioni previdenziali. Colpiti come dirigenti, sottoposti ad una addizionale Irpef che, bollata come folle ed eliminata per il settore autonomo e privato, è stata lasciata in vita solo per loro, in spregio di ogni principio costituzionale di eguaglianza dei cittadini di fronte al fisco. Colpiti come professionisti, con incarichi di lavoro sempre più precarizzati e discrezionali, a prescindere da competenze, meriti e risultati, ed esposti alla invadenza pervasiva della politica. Solo per loro sono stati previsti anche il congelamento del TFR, che è salario differito, largamente autofinanziato, una mobilità senza regole, discrezionale fino all’arbitrio, il pensionamento a 65 anni per le donne, malgrado esse siano sottoposte a stressanti turni notturni e festivi, che si aggiungono ai compiti di cura. Provvedimenti chiamati a colmare i vuoti lasciati da un rinvio a tempo indefinito dei tagli ai costi della politica ed improntati ad un totale disprezzo del lavoro cui le nostre categorie sono chiamate dal dettato costituzionale. Inique discriminazioni contro il pubblico impiego, che comprende i Dirigenti del SSN, uno status che ormai configura un reato, forse quello di pagare le tasse prima ancora di ricevere lo stipendio, ma che non si disdegna di usare come bancomat per non colpire patrimoni, rendite, evasione fiscale, frutto di inaccettabile e immotivata denigrazione. Chi quotidianamente garantisce milioni di prestazioni negli ospedali e nei presidi sanitari territoriali non può essere il bersaglio privilegiato di multiple penalizzazioni e costretto a lavorare in una sanità pubblica sempre più impoverita da devastanti sottofinanziamenti, sprechi e clientele. La sanità italiana è entrata in una fase recessiva, definanziata ed impoverita dal punto di vista economico e di risorse professionali, avviata a ricoprire un ruolo povero per i poveri. Il diritto alla salute non è più esigibile in egual modo in tutte le Regioni e da diritto di cittadinanza diventa condizione legata ai territori ove si ha la ventura di vivere. Si perde il valore di coesione sociale assicurato da un servizio sanitario nazionale e, anche attraverso l’impoverimento delle categorie professionali, si distrugge un valore fondamentale di una comunità, rendendo diseguale la realizzazione dell’unico diritto che la costituzione definisce fondamentale. La necessità di mantenere, congiuntamente agli altri aspetti che insieme costituiscono e garantiscono lo stato sociale, livelli adeguati di tutela dello stato di salute attraverso un Servizio Sanitario Nazionale “universale” “equo” e “solidale”, ci appare oggi, ancora e più che mai, un obiettivo irrinunciabile per il nostro Paese. Non è in discussione la necessità di partecipare ai sacrifici richiesti dalle condizioni economiche del paese. Ma non si può essere i soli a pagare ed in tutti i modi escogitati dalla fantasia del legislatore.

Il lavoro che svolgiamo tutti i giorni e tutte le notti a tutela del bene più prezioso dei cittadini e della comunità merita maggior rispetto e valorizzazione. Non siamo burocrazia da liquidare né meri fattori di produzione ma professionisti che, nei luoghi del loro lavoro, quotidianamente rispondono a domande e bisogni di cittadini in momenti delicati della loro vita. Eppure per noi aumentano i carichi amministrativi che tolgono spazio alla attività assistenziale e continua un blocco del turn over che, in alcune Regioni, ha ormai raggiunto i 6 anni, con negative ripercussioni sul livello di sicurezza delle cure e sulla stessa possibilità di garantire i LEA. Le condizioni in cui lavoriamo diventano ogni giorno sempre più gravose e rischiose a causa di ritmi massacranti e di un contenzioso medico legale che, in attesa di un provvedimento legislativo che dorme nei cassetti da due anni pur largamente condiviso, segna crescite esponenziali mentre l’abuso di contratti atipici espone i medici e tutti i dirigenti del Ssn ad un precariato diffuso che mina la continuità assistenziale. In modo particolare in un sistema di emergenza urgenza che da avamposto delicato di diagnosi e cura è diventato un insieme di barelle, esposto ad un assalto degno dei forni di manzoniana memoria, il luogo dell’ospedale dove gli stessi medici sono oggetto di aggressioni anche fisiche. La sfida della sostenibilità, non solo economica, di un sistema sanitario equo, accessibile ed efficace esige un sostanziale cambio di paradigma culturale e politico che ri-definisca anche ruolo e responsabilità delle categorie professionali. Per questo le Organizzazioni sindacali dei medici dipendenti e convenzionati, dei veterinari e dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale rivolgono un appello alle SS.LL. affinchè si ponga rimedio agli eccessi delle manovre economiche, almeno nelle parti che non richiedono compensazione economica, e vengano fornite risposte alle questioni più urgenti che poniamo sul tappeto.”

Roma, 13 ottobre 2011

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – FIMMG – SUMAI – SNAMI – INTESA SINDACALE – SMI – FIMP – CIMOP – UGL MEDICI – FEDERSPECIALIZZANDI

Approfondimenti sulla Giornata di Ieri:

Quotidiano Sanità