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News:Wall Street: Nuova Lotteria Finanziaria: Scommettere sui “Derivati Della Morte”

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Wall Street : Nuova Lotteria Finanziaria : Scommettere sui “Derivati Della Morte”

Wall Street, Foto: Paul Strand

ovvero:

Come “giocare alla lotteria” sulla morte prematura del Pensionato, farsi i soldi e vivere felici:

“E’ possibile spronare gli investitori a scommettere sulla morte? A Wall Street sì ! E infatti Goldman Sachs, Deutsche Bank e JP Morgan Chase, i famigerati colossi della finanza già protagonisti della grande crisi finanziaria da cui l’Occidente stenta ancora a riprendersi, hanno deciso di investire proprio in questo settore. Dal momento che i fondi pensionistici americani valgono più di 23 trilioni di dollari di asset, le banche americane sentono oggi il bisogno di assicurarsi contro il rischio che i clienti vivano più a lungo delle attese. Per riuscirci, hanno sviluppato mercati alternativi in cui vengono tratati tutti i titoli legati al “rischio longevità” e indici in grado di misurare in maniera più accurata i “tassi di mortalità” dei clienti.”

“Ecco spiegato, nella maniera più semplice possibile, come dovrebbe funzionare questo nuovo mercato: immaginiamo che un fondo pensione si rivolga a una banca d’affari per cercare investitori disposti a scommettere che i pensionati da esso coperti muoiano prima del previsto. Immaginiamo poi che i derivati vengano emessi quando la persona raggiunge i 70 anni di età, e che la morte sia stata stimata per i 90 anni. Da quel momento, ogni mese o anno, a seconda dell’accordo, l’investitore paga un premio al fondo pensione. Se il pensionato raggiunge o supera i 90 anni, l’investitore contribuisce al pagamento di una buona parte della sua pensione, senza ottenere nulla in cambio. Se arriva a 75 anni, l’investitore paga un premio nei primi cinque anni e riceve dal fondo pensione un contributo più o meno equivalente alla cifra versata. L’investitore, quindi, di fatto guadagna solo se il pensionato muore in tempi piuttosto rapidi.”

PS: Interessante l’aspetto etico di questi derivati: Se ho capito bene: Agli investitori si chiede infatti di scommettere che le persone muoiano prima del previsto stabilito (90 anni per es.) nel contratto. E in tempi brevi. L’importante quindi per vincere, è augurarsi che il Pensionato non superi il limite di 90 anni, perchè a quel punto sarebbe un cavallo perdente. Prima muore, più soldi arrivano nelle tasche di chi ha investito. Se ci pensate un attimo, in fondo è come partecipare ad una corsa di “cavalli pensionati” su lungo percorso, nella quale il premio non va a chi ha puntato sul “cavallo” vincente, ma su quello morente. Con Noi sugli spalti a incitarlo, al grido “Muori Muori”.  Chissà, magari poi qualcuno ci aggancerà un “Superenalotto della morte” con i numeri vincenti dei morti prossimi venturi.

Savas


Fonti:

Panorama, Wall Street Journal

“L’infanzia È Un’Opportunità, Non Una Malattia”: Uno Spot Contro L’ Uso Di Psicofarmaci nell’ Infanzia

Psichiatria e Infanzia

Il Logo dell' Associazione

“L’infanzia È Un’ Opportunità, Non Una Malattia”: Uno Spot Contro L’ Uso Di Psicofarmaci nell’ Infanzia.

Questo il messaggio lanciato dall’associazione Pensare Oltre, che contro l’uso di psicofarmaci nei bambini ha realizzato lo spot che vi mostriamo.

Solo negli Usa ci sono quasi 8 milioni di bambini etichettati e trattati con sostanze psicoattive. Ma il fenomeno sta crescendo anche in Italia. Circa 170.000 i bambini italiani, afferma l’associazione citando il progetto di screening Prisma 2004, soffrirebbero della Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione. E 40.000 i bambini italiani che ogni giorno assumono antidepressivi, informa l’associazione citando i dati dell’Istituto Mario Negri di Milano.

“Pensare Oltre non disconosce gli eventuali problemi di un bambino” ma vuole evidenziare che “ogni bambino ha diritto a soluzioni appropriate, che al contempo tutelino la sua crescita, la sua salute e la sua libera espressione creativa”. Lo scopo dell’associazione è sensibilizzare la società, e anzitutto i genitori, le scuole e le istituzioni, sulla “necessità di garantire alle future generazioni un’educazione e una crescita sana” attraverso l’utilizzo di “strumenti che sono il fondamento di ogni civiltà: arte, sport, natura e didattica” e non dei farmaci. Perché “l’infanzia è un’opportunità, non una malattia”.

Per Saperne Di più:

pensareoltre.org

Le Ferite di Garibaldi

Articolo Scientifico

Le Ferite di Garibaldi

foto: lacarbonarablog.it

Garibaldi’s wounds

di Sergio Sabbatani

Unità Operativa di Malattie Infettive,

Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna, Italy

da Le Infezioni in Medicina, n. 4, 274-287, 2010

Nel XIX secolo alta era la probabilità che si sviluppassero infezioni letali e frequentemente i medici e i chirurghi contribuivano mediante le loro iniziative terapeutiche, allo sviluppo di ascessi, flemmoni, gangrene. Il rischio era però maggiore se le ferite erano procurate da armi da fuoco sui campi di battaglia.

Garibaldi la prima ferita se la procurò nel 1832, a 25 anni, quando ottenuta la patente di capitano di seconda classe, dopo l’imbarco sul Clorinda, veleggiando nel Mar Nero, la nave fu assalita dai pirati, l’equipaggio reagì e nel corso della scaramuccia il giovane marinaio fu ferito leggermente ad una mano… Per Continuare a leggere Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 16, Technè Aprile 2011


News Video: Sindrome di Quirra: Danni Uranio Impoverito: Sequestrato Il Poligono Militare

News Video

Danni Biologici da radioattività

Sindrome di Quirra: Danni Uranio Impoverito: Sequestrato Il Poligono Militare

L’inchiesta sulle morti sospette da uranio impoverito in Sardegna che provocano la cosidetta Sindrome di Quirra. E’ stato messo sotto sequestro l’intero poligono militare che, per la procura, è responsabile delle contaminazioni

Servizio di Paolo Piras 

da tg3 in data 12/mag/2011

Hibakusha

Danni Biologici da Radioattività

Hibakusha

Foto da: http://www.ajapanesebook.com/

“Mi chiamo Shimizu, lavoro a Tokyo come regista free-lance di documentari.
Sono stato in Iraq per documentare l’uso e l’effetto dei proiettili all’uranio impoverito. Il documentario “Unknown terror of DU” costituisce uno dei risultati del nostro lavoro.

Vorrei raccontarvi perché sono andato a lavorare in Iraq.

Ma, per raccontare la mia storia, non posso fare a meno di parlare di mio padre.
Mio padre è un Hibakusha, ovvero un sopravvissuto all’esplosione atomica. Lo è nel senso che possiede una tessera sanitaria per Hibakusha. Cioè gli è stato riconosciuto ufficialmente di essere stato esposto alla radiazione residua della bomba di Hiroshima. Perciò io sono figlio di un Hibakusha, un cosiddetto Hibakusha di seconda generazione con possibilità anche io di sviluppare tumori. Si dice che ci siano più di 250 mila Hibakusha. Molti di loro sono soggetti ad alto rischio tumorale e soffrono ancora oggi dopo oltre 60 anni. Dopo il 1945 ci fu un aumento nella nascita di bambini malformati o con microcefalia. Aumentarono anche i casi di leucemia.

Mi è capitato di intervistare un dottore che aveva visitato più di diecimila pazienti tra gli Hibakusha e i loro figli. Si chiama Shuntarò Hida, un medico che fu vittima anche lui stesso della radiazione del 6 agosto 1945.
Sono andato dal dott. Hida per accompagnare una persona che desiderava ad ogni costo essere visitato. Il suo nome è Gerard Matthew, ex soldato statunitense inviato in Iraq durante l’ultima guerra. Nel 2003, appena scoppiata la guerra, è stato in servizio nell’Iraq meridionale come autista di camion. Ma poco dopo ha cominciato ad accusare un malessere, mal di testa, gonfiore e stanchezza fisica ecc. a tal punto da dover essere rimpatriato in anticipo. E anche dopo il rientro continuava a star male. Un anno più tardi gli è nata una figlia, di nome Vittoria, una bimba molto carina, ma senza le dita della mano destra.
Gerard Matthew ci ha messo un bel po’ di tempo per poter collegare la propria malattia con la malformazione della figlia, finché non è venuto a conoscenza dell’esistenza dei proiettili all’uranio impoverito.
Il dott. Hida, visitando il Signor Matthew, ha detto:
“Stai male per l’effetto della radiazione, non c’è dubbo”.
In quell’istante, si potrebbe dire, Hiroshima, gli Stati Uniti e l’Iraq sono stati collegati, per la prima volta, con un filo diretto che si chiama “la radioattività”.

Si calcola che per dimezzarre la radiazione dell’uranio impoverito occorrono 4 miliardi e 500 milioni di anni.

Si dice che il Giappone è l’unico paese nel mondo ad aver subito la bomba atomica, ma questo non è vero. Bisogna aggiungere alla lista Iraq e anche Kosovo e Afghanistan.”

PS: Ma anche La Sardegna aggiungo mio. Ieri è stato messo sotto sequestro l’intero poligono militare nel nord della Sardegna che, per la procura, è responsabile delle contaminazioni che hanno portato alla Sindrome di Quirra, la morte di tanti pastori colpiti dalle radiazioni d’uranio impoverito del poligono militare. Ma vi diamo Notizia di questo nel Post Successivo.

Savas

Fonte:

da: Nascere Figlio di Un HIBAKUSHA

peacelink.it