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Video News: Fukushima: Nuova Impennata dei Livelli di Radioattività: Al Bando la Carne Bovina

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Fukushima: Nuova Impennata dei Livelli di Radioattività: Al bando la Carne Bovina

Una nuova impennata nel livelli di radioattivita’ e’ stata accertata in giornata nella centrale atomica giapponese di Fukushima Daiichi 1, gravemente lesionata dal terremoto dell’11 marzo scorso e dall’ancor piu’ devastante ‘tsunami’ che ne fu generato: lo ha reso noto la compagnia elettrica ‘Tepco’, cui appartiene l’impianto disastrato.
Radiazioni superiori ai 10.000 millisievert l’ora sono state riscontrate in un’area esterna compresa tra i reattori numeri uno e due, mentre all’interno dell’unita’ che contiene il reattore uno ne sono state misurate di 5.000 millisievert l’ora, uno dei tassi piu’ alti finora registrati dentro alle installazioni della centrale. Si tratterebbe di livelli estremamente pericolosi per l’uomo.
La Tepco, compagnia che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, ha anche annunciato che l’area in cui sono state rilevate quantita di radiazioni potenzialmente letali sono state isolate.

Come L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO/OMS) aveva già annunciato nel Marzo 2011, ( Vedi Post News: Giappone: La Sicurezza Alimentare È A Rischio Secondo L’OMS da noi Pubblicato il 24 marzo 2011) lanciando l’allarme sui rischi alimentari, si stanno al momento facendo verifiche sul riso, principale alimento giapponese
Il ministero dell’Agricoltura giapponese infatti prevede di compiere test sul riso in due fasi per verificare l’ipotesi di contaminazione dalle radiazioni rilasciate dalla centrale nucleare di Fukushima. Gli ispettori, in base a quanto comunicato dal ministero, misureranno i livelli di cesio radioattivo: in caso di contaminazione oltre i limiti di legge dei 500 becquerel per kg, il ministero potra’ decidere il divieto a tutti gli agricoltori della regione sull’ipotesi di vendita.
Esami sul grano sono state compiuti in 14 prefetture. Ad aprile il ministero aveva vietato la semina nella prefettura di Fukushima, nelle aree vicino alla centrale nucleare.

La notizia degli alti livelli di contaminazione, diffusa in serata, ha fatto seguito alla messa al bando, da parte del governo giapponese, del commercio della carne bovina proveniente dalla prefettura di Iwate, sulle ipotesi di possibile rischio radioattivita’.
Il provvedimento, comunicato dal capo di gabinetto, Yukio Edano, e’ un’estensione della misura adottata a luglio per le tracce di cesio riscontrate in circa un migliaio di capi di bestiame delle prefetture di Fukushima e Miyagi.

L’annuncio sul rialzo della radioattivita’ cade un po’ a sorpresa. in considerazione del fatto che di recente il governo ha messo in chiaro, che si era tornati “a livelli quasi regolari”.
Sono piu’ di 80.000 i residenti dell’area dei 20 km della ‘no-entry zone’ dalla centrale costretti a lasciare le proprie abitazioni per i seri rischi alla salute, mentre il ministro per l’Emergenza nucleare, Goshi Hosono, ha annunciato che la decontaminazione dell’area ormai disabitata partira’ a settembre.
Infine la Tepco ha spiegato che iniziera’ a costruire dalla fine del 2011 una muraglia di 800 metri di lunghezza, con una profondita’ fino a 20 metri, tra i reattori dall’1 al 4 per evitare che l’acqua contaminata finisca in mare. L’opera sara’ completata in due anni.

Ultim’ora:

Tokio, 3 ago. – (Adnkronos) – Il Parlamento giapponese ha approvato il piano della compagnia elettrica Tepco per compensare le vittime dell’incidente all’impianto nucleare di Fukushima a seguito del terremoto e dello tsunami dell’11 marco scorso. La Tepco, potrebbe dover pagare oltre 100 miliardi di dollari di indennizzi.

Nucleare e Salute: Fukushima: 23.500 tra vittime e dispersi. Video

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Fukushima: 23.500 tra vittime e dispersi.

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23.500 tra vittime e dispersi. È questo il numero più impressionante del post-Fukushima, quello che salta subito all’occhio a tre mesi di distanza dal 5° terremoto – per intensità – della storia umana. Pochi altri dati rendono l’idea dell’apocalisse che si è abbattuta sul Giappone, paese che sembra entrato in guerra senza volerlo e oggi, pur volendolo, non riesce più a trovare la pace. Se però da un lato la ricostruzione prosegue, tra il disinteresse tipico dei media occidentali che hanno già spento i riflettori e la volontà di occultare le prove manifestata dalla Tepco, d’altra parte anche la Storia fa il suo corso: la radioattività è sempre alta – anzi, abnorme – e i giapponesi, abbandonato il riserbo, cominciano a far sentire tutta la propria rabbia.

L’altro ieri sono state più di 150 le manifestazioni in memoria delle vittime organizzate in tutto il paese. Alle 14,46 ora locale – la stessa in cui si è verificato il sisma l’11 marzo – migliaia di persone hanno osservato un minuto di silenzio. Poi, a seconda delle città, si sono formati cortei di protesta, come quello che ha portato 10.000 persone circa sotto la sede della Tepco, tra slogan urlati, dita puntate e cartelloni abbastanza eloquenti. Da parte sua l’azienda responsabile di aver aggravato una situazione già di per sé gravissima continua a fare il suo lavoro, dimostrando poca trasparenza.

Solo oggi i dati sull’acqua raccolti dai tecnici sono stati resi pubblici. 240 volte il limite legale di sicurezza è dunque il valore dello stronzio-90 rilevato nella zona di mare in prossimità del reattore numero 3 in data 16 maggio. Sempre nello stesso giorno, davanti al reattore numero 2, l’acqua dell’Oceano Pacifico conteneva 170 volte la quantità di stronzio-90 fissata per legge.

Fonti: youtube Channels Euronews

News Video:Nucleare: Fukushima, Tepco: “Anche Nei reattori 2 e 3 Nocciolo Parzialmente Fuso”

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Fukushima, Tepco: “Anche Nei reattori 2 e 3 Nocciolo Parzialmente Fuso”

Video sulle conseguenze delle radiazioni sull’ infanzia

La Tepco ha ammesso che le barre di combustibile nucleare usato si sono fuse parzialmente anche in altri due reattori della centrale di Fukushima-Daiichi, portando quindi a tre il numero degli impianti critici. La maggior parte del combustibile del reattore due si è fuso ed è sceso alla base della vasca di contenimento 101 ore dopo il sistema. Una situazione simile si è verificata al reattore tre, 60 ore dopo le scosse. Molto prima, la fusione si è verificata al reattore numero uno.

Interessante Video in cui Ernesto Burgio, coordinatore del Comitato Scientifico Isde (International Society of Doctors for Environment), ci parla delle conseguenze sui bambini dell’ esposizione alle radiazioni

Hibakusha

Danni Biologici da Radioattività

Hibakusha

Foto da: http://www.ajapanesebook.com/

“Mi chiamo Shimizu, lavoro a Tokyo come regista free-lance di documentari.
Sono stato in Iraq per documentare l’uso e l’effetto dei proiettili all’uranio impoverito. Il documentario “Unknown terror of DU” costituisce uno dei risultati del nostro lavoro.

Vorrei raccontarvi perché sono andato a lavorare in Iraq.

Ma, per raccontare la mia storia, non posso fare a meno di parlare di mio padre.
Mio padre è un Hibakusha, ovvero un sopravvissuto all’esplosione atomica. Lo è nel senso che possiede una tessera sanitaria per Hibakusha. Cioè gli è stato riconosciuto ufficialmente di essere stato esposto alla radiazione residua della bomba di Hiroshima. Perciò io sono figlio di un Hibakusha, un cosiddetto Hibakusha di seconda generazione con possibilità anche io di sviluppare tumori. Si dice che ci siano più di 250 mila Hibakusha. Molti di loro sono soggetti ad alto rischio tumorale e soffrono ancora oggi dopo oltre 60 anni. Dopo il 1945 ci fu un aumento nella nascita di bambini malformati o con microcefalia. Aumentarono anche i casi di leucemia.

Mi è capitato di intervistare un dottore che aveva visitato più di diecimila pazienti tra gli Hibakusha e i loro figli. Si chiama Shuntarò Hida, un medico che fu vittima anche lui stesso della radiazione del 6 agosto 1945.
Sono andato dal dott. Hida per accompagnare una persona che desiderava ad ogni costo essere visitato. Il suo nome è Gerard Matthew, ex soldato statunitense inviato in Iraq durante l’ultima guerra. Nel 2003, appena scoppiata la guerra, è stato in servizio nell’Iraq meridionale come autista di camion. Ma poco dopo ha cominciato ad accusare un malessere, mal di testa, gonfiore e stanchezza fisica ecc. a tal punto da dover essere rimpatriato in anticipo. E anche dopo il rientro continuava a star male. Un anno più tardi gli è nata una figlia, di nome Vittoria, una bimba molto carina, ma senza le dita della mano destra.
Gerard Matthew ci ha messo un bel po’ di tempo per poter collegare la propria malattia con la malformazione della figlia, finché non è venuto a conoscenza dell’esistenza dei proiettili all’uranio impoverito.
Il dott. Hida, visitando il Signor Matthew, ha detto:
“Stai male per l’effetto della radiazione, non c’è dubbo”.
In quell’istante, si potrebbe dire, Hiroshima, gli Stati Uniti e l’Iraq sono stati collegati, per la prima volta, con un filo diretto che si chiama “la radioattività”.

Si calcola che per dimezzarre la radiazione dell’uranio impoverito occorrono 4 miliardi e 500 milioni di anni.

Si dice che il Giappone è l’unico paese nel mondo ad aver subito la bomba atomica, ma questo non è vero. Bisogna aggiungere alla lista Iraq e anche Kosovo e Afghanistan.”

PS: Ma anche La Sardegna aggiungo mio. Ieri è stato messo sotto sequestro l’intero poligono militare nel nord della Sardegna che, per la procura, è responsabile delle contaminazioni che hanno portato alla Sindrome di Quirra, la morte di tanti pastori colpiti dalle radiazioni d’uranio impoverito del poligono militare. Ma vi diamo Notizia di questo nel Post Successivo.

Savas

Fonte:

da: Nascere Figlio di Un HIBAKUSHA

peacelink.it


Energia Nucleare e Salute: Video: Chernobyl: “Un Milione Di Morti. E Fukushima Sarà Peggio”

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Chernobyl: “Un Milione Di Morti. E Fukushima Sarà Peggio”

di Helen Caldicott

Riportiamo un video secondo noi importante nel dibattito su Nucleare e Salute, da una conferenza tenuta da Helen Caldicott, Premio Nobel per la Pace nel 1985, in Canada dove parla del disastro nucleare. Dibattito che ci porterà presto alle urne per votare i Referendum Abrogativi.

Chi E’ Helen Caldicott, Premio Nobel per la Pace nel 1985

Nata a Melbourne (Australia) nel 1938, si è laureata in medicina presso l’università di Adelaide nel 1961. Ha dedicato gli ultimi 38 anni a una campagna internazionale tendente a informare il pubblico circa i rischi del nucleare e sulla necessità di modificare il comportamento umano per porre fine alla distruzione ambientale. Dopo aver fondato (1975) la Cystic Fibrosis Clinic presso l’ospedale pediatrico di Adelaide; ha insegnato pediatria presso l’Harvard Medical School e ha lavorato al Children’s Hospital Medical Center di Boston sino al 1980, quando, in seguito all’incidente nella centrale nucleare di Three Mile Island, decise di abbandonare la carriera medica per impegnarsi a tempo pieno nella prevenzione alla guerra nucleare. Durante un periodo di permanenza negli Stati Uniti (tra 1977 e 1986), diede un forte impulso al PSR (Physicians for Social Responsibility), una organizzazione di oltre 32.000 medici finalizzata alla diffusione di informazioni sui pericoli dell’energia nucleare: affiliata all’International Physicians for the Prevention oh the Nuclear War, ricevette il Premio Nobel per la Pace nel 1985.

Sempre negli USA (1980) Helen Caldicott fondò (1980) WAND (Women’s Action for Nuclear Disarmament). Nel 1982 ricevette il Premio «Umanista dell’anno» dalla American Humanist Association. Tornata negli Stati Uniti nel 1995 fu Presidente Fondatrice della STAR (Standing for Truth About Radiation) Foundation

Dal 2008 tiene un programma radio settimanale – “Se ami questo pianeta“, diffuso anche sul web.

La sua figura ha ispirato numerosi film fra i quali: Eight minutes to midnight, candidato a un Academy Award nel 1981; If you love this planet (Academy Award come miglior documentario nel 1982); Helen’s War: portrait of a dissident,. (2004), ecc.

Oggi Helen Caldicott divide il suo tempo tra Australia e USA. Ha fondato il Nuclear Policy Research Institute (NPRI) che è poi diventato Beyond Nuclear, di cui è presidente fondatore. Beyond Nuclear ha lo scopo di informare e sensibilizzare attivare le persone sulle connessioni tra l’energia nucleare e le armi nucleari e sulla necessità di abbandonarli entrambi per salvaguardare il futuro.