Chernobyl 26 Aprile 1986 – 26 Aprile 2011: 25 Anni Dalla Tragedia Di Chernobyl
Chernobyl Il Reattore Nucleare
A 25 anni dalla tragedia di Chernobyl un ricordo delle vittime ed un monito per il futuro.
Un quarto di secolo dopo il disastro alla centrale nucleare di Chernobyl, la situazione dell’ambiente radioattivo all’interno dell’attuale sarcofago sopra il reattore distrutto, rimane critica. Così nelle parole di Igor Gramotkin, direttore generale della società che gestisce l’impianto atomico di Chernobyl. Nella giornata di ieri, Gramotkin ha preso parte al convegno internazione “25 anni dopo Chernobyl: La sicurezza nel nome del futuro”. “Una parte rilevante della struttura interna dell’attuale sarcofago è ancora inesplorata. Negli ultimi anni, gli addetti ai lavori hanno esaminato poco più del 60% dei locali all’interno del sarcofago, mentre il resto sono inaccessibili a causa delle macerie o degli alti livelli di radiazioni. L’assenza di informazioni sulla situazione del combustibile nucleare che ancora si trova tra le macerie rappresenta oggi uno dei rischi più gravi”, ha detto. Secondo una valutazione degli esperti, circa il 95% del combustibile, del peso di circa 200 tonnellate, con l’attività complessiva di 15 milioni di curie, è ancora coperto dalle macerie. La costruzione potrebbe migliorare dopo la costruzione del nuovo sarcofago che sarà realizzato per mettere in sicurezza il sito per almeno 100 anni.
Salute
La Città Fantasma di Pripiat, allora Abitata da 50.000 persone
Il rischio di cancro alla tiroide è molto più elevato nei cittadini bielorussi che al momento dell’incidente nucleare di Chernobyl non avevano ancora raggiunto la maggiore età. Lo ha dichiarato Alyaksey Akiyanaw, direttore del dipartimento per le Radiazioni e di Epidemiologia dell’istituto internazionale Andrei Sakharov di Minsk, nel corso di una conferenza che si è tenuta martedì scorso nella capitale bielorussa. “L’incidente del cancro alla tiroide in questa categoria di persone è 15 volte più alta rispetto agli altri bielorussi”, ha detto Akiyanaw. Inoltre, la sua incidenze tra i bambini è maggiore di circa 200 volte rispetto a quella del periodo prima del 26 aprile 1986, giorno dell’incidente, e sono significativamente aumentati anche i tassi di altre patologie tiroidee. “L’intera popolazione è stata colpita, i tassi di cancro in Bielorussia hanno cominciato a salire quattro anni dopo l’incidente, due anni prima rispetto a Russia ed Ucraina. Venti giorni dopo l’incidente, le autorità hanno iniziato la campagna per la distribuzione dello iodio alle persone… Ma era troppo tardi, poiché le loro ghiandole tiroidee avevano già assorbito la varietà radioattiva. Questo incidente nucleare è stato la causa anche dell’aumento dei tassi di altri tipi di cancro, tra cui quello al seno, nelle donne che vivono nelle zone contaminate”, ha detto.
Il Ruolo dei Medici nella Lotta Partigiana, Video.
Parlare di Venticinque Aprile 1945 è parlare della liberazione dal Nazi-fascismo e quindi della Resistenza Par-tigiana. Qualcosa che qui al Sud non è stata mai molto sentita. Quindi ricordare la lotta Partigiana è riportare alla memoria anche i molti Medici impegnati in prima linea a combattere e curare. Stefano Pronti per esempio, ha dedicato uno studio sui Medici Piacentini nella Resistenza, scrivendo che è “un aspetto nascosto della Resistenza Piacentina.”
“Nel Piacentino infatti Il Comando Unico Partigiano ordinò la trasfor-mazione del Preventorio Chiapponi, nel comune di Bettola, in Ospedale per assistere i feriti. Fu un lavoro duro, in molte località nelle scuole furono allestite infermerie per i primi soccorsi ai partigiani combattenti. Non si scriverà mai abbastanza su questi medici per l’opera prestata in condizioni igienico-sanitarie primitive, senza strumentazioni per interventi chirurgici, con scarse scorte medicinali, ma sorretti da una grande volontà.” Stefano Pronti tratteggia la figura di Dino Laudi, la sua cattura e il suo sacrificio; “è stato un uomo eccezionale che non può essere dimenticato, perchè la sua opera, la sua fede nella giustizia, i suoi grandi ideali di umanità dovrebbero essere ricordati nelle scuole piacentine. Parlare di come lavoravano questi numerosi giovani medici usciti da poco dalle Università, con poca professione ha del fantastico”. Questi erano i medici partigiani. E ce ne erano in tutte le brigate e nelle Brigate Partigiane Yougoslave. Per non parlare oltre confine dei Medici Olandesi che si opposero all’invasione Nazifascista.
Un altro Medico da ricordare è Felice Cascione (Imperia, 2 maggio 1918 – Alto, 27 gennaio 1944) partigiano e medico italiano, eroe della Resistenza, che morì in uno scontro con i fascisti, e per questo fu insignito della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. È noto anche per aver composto il testo della canzone Fischia il vento, uno degli inni del movimento partigiano di liberazione dal nazi-fascismo, la cui musica è quella della canzone russa Katjuša. Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione, l’anno dopo la laurea conseguita nel 1943, si affianca alla madre nella guida delle manifestazioni popolari a Imperia per la caduta del fascismo. Dopo l’8 settembre, Cascione raccoglie infatti un piccolo numero di giovani e nella località di Magaletto Diano Castello anima la prima banda partigiana dell’Imperiese. Guida i suoi ad azioni vittoriose, ma lui, definito da Alessandro Natta “bello e vigoroso come un greco antico”, non tralascia mai di prestare soccorso ai montanari delle valli da Albenga ad Ormea.
Morì il 27 gennaio 1944, crivellato di colpi, a soli 26 anni in un’imboscata Nazifascista.
Ecco le motivazioni della Medaglia d’oro al valor militare di cui fu insignito:
«Perseguitato politico, all’annuncio dell’armistizio iniziava l’organizzazione delle bande partigiane che sotto la sua guida ed al suo comando compirono audaci gesta per la redenzione della Patria. Arditi colpi di mano, atti di sabotaggio, azioni di guerriglia sulle retrovie nemiche lo videro sempre tra i primi, valoroso fra i valorosi, animatore instancabile, apostolo di libertà. Ferito in uno scontro contro preponderanti forze nazifasciste rifiutava ogni soccorso e rimaneva sul posto per dirigere il ripiegamento dei suoi uomini. Per salvare un compagno che, catturato durante la mischia, era sottoposto a torture perché indicasse chi era il comandante, si ergeva dal suolo ove giaceva nel sangue e fieramente gridava: « Sono io il capo ». Cadeva crivellato di colpi immolando la vita in un supremo gesto di abnegazione.»
Il comando della brigata che guidava, prese poi il nome di Divisione Garibaldi “Felice Cascione”. All’indomani dell’uccisione di Felice Cascione per mano fascista, Italo Calvino aderisce, assieme al fratello Floriano, alla seconda divisione d’assalto partigiana “Garibaldi” intitolata allo stesso Cascione.”
Le Redazioni di Timeoutintensiva.it, del Suo Blog, del Gruppo Associazione i.Change ONLUS Facebook, e Tutti gli Associati della Associazione ONLUS i.Change Augurano una Serena Pasqua di Pace 2011 a tutti Voi Lettori.
Earth Day 2011: Oggi 22 Aprile È La Giornata Della Terra
Noi oltre a Mostrarvi il Video commemorativo dedichiamo a questo giorno una poesia di Gianni Rodari
Il 22 aprile, come ogni anno, si celebra l’Earth Day, festività riconosciuta da ben 192 nazioni dove quest’anno verrà celebrata da un miliardo di azioni individuali di protezione e salvaguardia dell’ambiente. Il Giorno della Terra è stato istituito nel 1970 dal senatore americano Gaylord Nelson per promuovere una prima giornata di educazione e sensibilizzazione sui temi dell’ambiente e della natura. L’iniziativa si è allargata nel 1990 al di fuori dai confini statunitensi, quando il coinvolgimento di ben 141 stati ha conferito al Giorno della Terra una dimensione internazionale. Coordinato oggi dall’Earth Day Network, e previsto tra le attività ufficiali delle Nazioni Unite, ogni anno il 22 aprile mobilita organizzazioni in tutto il mondo.
L’Earth Day 2009 ha segnato l’inizio di una grande campagna di sensibilizzazione denominata dagli organizzatori ”Green Generation Campaign” i cui punti principali sono la ricerca di un futuro basato sulle energie rinnovabili, che ponga fine alla nostra comune dipendenza dai combustibili fossili, incluso il carbone. Un impegno personale a un consumo responsabile e sostenibile. La creazione di una ”economia verde” che tolga la gente dalla povertà con la creazione di milioni di ”posti di lavoro verdi” e trasformi anche il sistema educativo globale in un sistema educativo ”verde”.
Migliaia di inziative si svolgeranno in tutto il mondo ed in tutta Italia. Per sapere di più clicca ai link a fondo pagina
Ed Ora la Poesia di Gianni Rodari che noi dedichiamo a questa splendida giornata:
Il Cielo È Di Tutti
poesia di Gianni Rodari
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
E’ mio, quando lo guardo.
E’ del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.