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Racconti a Margine: “La Finestra”, un Racconto sulla Felicità Condivisa

Racconti a Margine

La Finestra

giovedì 28 gennaio 2010

Due uomini, entrambi gravemente ammalati, occupavano la stessa stanza di ospedale. A uno dei due era permesso di drizzarsi a sedere per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi nei polmoni. Il suo letto era proprio accanto l’unica finestra della stanza. L’altro uomo invece doveva starsene sdraiato tutto il tempo sulla schiena. I due uomini chiacchieravano all’infinito: parlavano delle loro mogli e le loro famiglie, la loro casa, il lavoro, l’impegno del servizio militare, o dove avevano passato le vacanze. Ogni pomeriggio, l’uomo vicino alla finestra, quando poteva stare seduto, passava il tempo a descrivere al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori, tanto che l’altro cominciò a vivere solo per quei periodi di una ora quando il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l’attività e il colore dell’universo là fuori. La finestra dava su un parco con un laghetto delizioso. Anatre e cigni giocavano sull’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barchette. Giovani coppie di innamorati camminavano abbracciati in mezzo a fiori di tutti i colori, mentre si poteva vedere in lontananza una bellissima vista della città. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva questi squisiti dettagli, l’altro chiudeva gli occhi immaginando la pittoresca scena. Un caldo pomeriggio, l’uomo alla finestra descrisse il passaggio di una banda. Sebbene egli non potesse sentirla, poteva vederla con l’occhio della sua mente mentre il compagno di stanza vicino alla finestra gliela rappresentava con parole ricche di particolari. Giorni e settimane passarono. Un mattino, entro’ l’infermiera di turno con dell’acqua perché si lavassero, ma trovò l’uomo vicino alla finestra privo di vita, sembrava fosse morto nel sonno, pieno di pace. L’infermiera si rattristò molto e chiamò i portantini per portar via il corpo. Appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di accontentarlo e, assicuratasi che tutto fosse a posto, lo lasciò solo. Lentamente, l’uomo si tirò su a fatica su un gomito e si sforzò pian piano per girarsi verso la finestra per guardare fuori. Davanti alla finestra non c’era che un muro bianco. L’uomo chiamò l’infermiera e le domandò cosa avesse potuto spingere il compagno scomparso a descrivere quelle cose meravigliose fuori della finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non avrebbe potuto vedere neanche il muro. Forse, disse, voleva solo incoraggiarla….

Conclusione:

C’è tanta felicità nel rendere gli altri felici, nonostante la nostra propria situazione. L’angoscia condivisa dimezza il dolore, ma la felicità, quando viene condivisa, si raddoppia.

“L’oggi è un dono, ecco perché si chiama presente”…

il racconto è preso liberamente dal gruppo Facebook che ringraziamo:

Gli Amici di Sant’Uldarico

la foto inserita ha una licenza Creative Commons FlickrCC

YouTube Play. A Biennial of Creative Video by Guggenheim Museum

Il Guggenheim Museum ha realizzato un concorso, il Youtube/Play per il 2010 nel quale tra più di 23000 video ne sono stati scelti 25 da una giuria composta tra gli altri da Takashi Murakami, Laurie Anderson, Darren Aronofsky. I video scelti sono stati mostrati nelle sedi del Museo di New York, Bilbao, Venezia, Berlino, e poi pubblicati on line su you tube in un canale dedicato.  Quello che vi mostriamo, Seaweed,  è uno dei 25 scelti dalla Giuria del Guggenheim Museum per il 2010

di Tellno1ne
30 Luglio 2010
video experiments – by http://www.tellnoone.co.uk

Track – Grizzly Man by Rockettothesky

potete visionare gli altri e approfondire all’indirizzo:

http://www.guggenheim.org/new-york/interact/participate/youtube-play



Mancanza di Sonno, Procedure Chirurgiche e Consenso Informato

Dottore, ha dormito stanotte?

da quotidiano sanità.it

Dal New England Journal of Medicine arriva la proposta: “i chirurghi dicano al paziente se hanno dormito poco e questi ultimi decidano se fidarsi comunque, se scegliere un altro medico o rimandare l’intervento”.

La carenza di sonno peggiora le performance psicomotorie più dell’alcool. Così un gruppo di chirurghi e anestesiologi americani ha proposto, in un editoriale pubblicato sul New England Journal of Medicine, una misura drastica: gli ospedali non permettano ai chirurghi che hanno dormito poco – magari perché in servizio – di svolgere interventi elettivi. Se non con il consenso informato del paziente. Insomma, il medico dica al paziente se ha dormito poco e quest’ultimo decida se fidarsi comunque, se scegliere un altro medico o rimandare l’intervento. Il ragionamento degli autori dell’editoriale non fa una piega: “La carenza di sonno influenza le performance del medico e aumenta il rischio di complicazioni”, ha spiegato il primo firmatario Michael Nurok, anestesista e medico di terapia intensiva all’ Hospital for Special Surgery di New York. “È chiaro dalle rilevazioni compiute sui pazienti che questi vorrebbero essere informati se il loro medico avesse una carenza di sonno e [in questo caso] la maggior parte dei pazienti chiederebbe un altro chirurgo. Pensiamo che le strutture abbiano la responsabilità di minimizzare le probabilità che i pazienti siano operati da medici con carenza di sonno”, ha aggiunto.

Tuttavia, “questo approccio può rappresentare un cambiamento fondamentale nella responsabilità attribuita al paziente in merito alle decisioni riguardanti la propria salute che potrebbe […] incrinare il rapporto medico-paziente”. Ciononostante, per gli autori dell’editoriale, si tratta di una misura necessaria, almeno finché “le strutture sanitarie non si assumeranno la responsabilità di assicurare che il paziente non si scontri con questo dilemma”. Mettere in atto la misura, però, sarà tutt’altro che facile.

da:

- quotidiano sanità.it

Sleep Deprivation, Elective Surgical Procedures, and Informed Consent

Michael Nurok, M.D., Ph.D., Charles A. Czeisler, Ph.D., M.D., and Lisa Soleymani Lehmann, M.D., Ph.D.

N Engl J Med 2010; 363:2577-2579 December 30, 2010

Per Leggere l’ editoriale sul Nejm Clicca qui

Lavoro: Bando Europeo per Assunzioni
di Medici (anche Anestesisti e Intensivisti) negli Ospedali Inglesi

da Il Giornale di Enna

L’Eures ha diffuso il bando europeo riservato ai medici specialisti in anestesia, rianimazione, terapia intensiva, medicina d’urgenza e di pronto soccorso, chirurgia ortopedica e chirurgia generale con esperienza, ma anche ai giovani medici che si stanno specializzando in anestesia e rianimazione e terapia intensiva, medicina d’urgenza e di pronto soccorso, chirurgia ortopedica e chirurgia generale iscritti ad una scuola di specializzazione da almeno 2 anni e disponibili ad implementare la specializzazione in Gran Bretagna, presso strutture ospedaliere di riferimento europeo del Regno unito. Condizione indispensabile è la conoscenza fluente della lingua inglese. La società che gestisce il bando garantisce assistenza ai richiedenti e l’iscrizione presso l’Ordine dei medici britannico.
Nel bando, molto articolato, sono indicati gli ospedali presso i quali verranno assunti gli specialisti, le diverse durate dei contratti, che per alcune categorie possono essere a tempo indeterminato, e gli stipendi, che per gli specialisti con esperienza arrivano quasi a 7 mila sterline al mese. Specialisti e specializzandi interessati, possono rivolgersi a Michele Di Gregorio, referente Eures del centro per l’impiego di Nicosia, per la copia del bando e le informazioni sulle modalità di presentazione delle domande.

Il bando è pubblicato sul sito www.regione.sicilia.it/lavoro/uffici/eures.

da : Il Giornale di Enna 06/01/2011