Archivio della categoria: Video

Video: Testamento biologico, la battaglia di Beppino Englaro a un anno dalla morte di Eluana

Nella “Giornata del Silenzio” da noi proposta per oggi 9 Febbraio 2011 vi proponiamo degli approfondimenti

Nel Video Beppino Englaro Parla del Suo Nuovo Libro:  La Vita Senza Limiti

freenews72 | 18 febbraio 2010

Il 9 febbraio 2009 moriva Eluana Englaro, dopo 17 anni passati, in seguito ad un incidente stradale, in uno stato vegetativo, fino alla morte naturale per interruzione della nutrizione artificiale. A distanza di un anno suo padre Beppino ha scritto un libro per raccontare la sua battaglia contro l’accanimento terapeutico. Una vicenda che ha scatenato in Italia un grande dibattito sui temi legati alle questioni di fine vita e al testamento biologico. In questa battaglia Englaro è tuttora impegnato perché la libertà di cura sia un valore collettivo, perchè la legge rispetti l’individuo e non dia ad altri, se non a lui stesso, il diritto di decidere della propria salute.

Eccol’intervista realizzata da Francesca Gigli e Patrizia Notarnicola

News: Appello e Video: “Io Non Costringo, Curo”. Per La Libertà di Scelta, Contro l’Accanimento Terapeutico

“Io Non Costringo, Curo”. Appello con video

Un appello promosso dalla Funzione Pubblica della Cgil e dalla Cgil Medici,  già firmato da Umberto Veronesi, Ignazio Marino e da tanti neurologi e chirurghi. Lo scopo è di raccogliere il maggior numero di firme da consegnare al presidente della Camera Gianfranco Fini e a tutti i parlamentari per bloccare una legge che, come hanno spiegato all’unisono gli intervenuti alla presentazione, “viola l’articolo 32 della Costituzione (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”), il Codice di Deontologia medica (Articolo 38: “Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato”) e della Convenzione internazionale di Oviedo.

IL TESTO DELL’APPELLO

I medici e gli operatori sanitari non vogliono una legge che costringa a mantenere in vita con tecnologie straordinarie o sproporzionate chi ha deciso di rifiutarle in modo consapevole e non ha più una ragionevole speranza di recupero.
Non vogliono calpestare, per scelte legislative ideologiche, la deontologia professionale e la stessa Costituzione che garantiscono il rispetto della volontà dell’individuo sulle terapie da effettuare.
Non vogliono che l’idratazione e la nutrizione artificiale siano strumentalmente considerate nella legge come “pane ed acqua”, in contrasto con la comunità scientifica internazionale e negando l’evidenza della necessità per la loro somministrazione di competenze mediche e sanitarie.
Vogliono invece poter lavorare secondo scienza e coscienza in una alleanza terapeutica con la persona assistita, alla quale devono sempre essere garantite la dignità e la decisione finale.

Potete Firmare l’Appello Cliccando qui

Vi Proponiamo di seguito i due video che accompagnano l’appello:

Recensioni: Books: Ventimila Leghe Sotto I Mari di J. Verne

Books:

Recensioni

20.000 leghe sotto i mari

di Jules Verne

2005 Biblioteca EINAUDI

3 aprile 2009

Ventimila leghe sotto i mari (nell’originale francese Vingt mille lieues sous les mers) è uno dei romanzi anticipatori della fantascienza più conosciuti di Jules Verne (1828-1905). L’edizione originale, pubblicata nel 1870 da Hetzel, conteneva alcune illustrazioni di Alphonse de Neuville e Edouard Riou. Ventimila leghe sotto i mari costituisce il secondo capitolo di una trilogia che inizia con I figli del capitano Grant e si conclude con L’Isola misteriosa… Continua… La Recensione, gli Approfondimenti, I disegni dell’epoca, le Copertine originali puoi trovarli Cliccando qui

Il Trailer

Di stanza nel 1860 con la sua base segreta nell’isola di Vulcania il Capitano Nemo, ex galeotto, costruisce un avvenieristico sottomarino con il quale ha dichiarato lotta alle potenze mondiali che ogni giorno mercificano le risorse, producono nuovi strumenti di morte e riducono gli uomini in schiavitù. Il suo occasionale compagno di viaggio lo scienziato professor Aronnax vorrebbe invece che egli condividesse con il suo prossimo, e quindi ponesse pacificamente al servizio del mondo, il suo inesauribile genio e l’immenso bagaglio di conoscenze scientifiche e tecnologiche da lui in tanti anni cumulate, e che inoltre gli hanno permesso di farsi custode di una nuova forma di energia senza precedenti;… ma Nemo invece imperterrito proseguirà fino alla fine nella sua guerra personale contro i potenti della Terra…

Timeoutintensiva, N°9, Books, Aprile 2009

News: Morto Giovanni Bollea. Scrisse
 “Le Madri Non Sbagliano Mai”

“Oggi si è perso il valore essenziale dell’amore verso gli altri, bisogna tornare a valorizzarlo”. Con queste parole e con il rincrescimento, anzi «la colpa, di non aver migliorato il pensiero degli adolescenti», tre anni fa, all’età di 95 anni, Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile aveva accettato in Campidoglio a Roma uno dei tanti premi della sua prestigiosa carriera cominciata nel 1938. Nato a Cigliano Vercellese il 6 dicembre 1913, Bollea si era laureato in medicina nel 1938, specializzandosi poi in malattie mentali. Nel dopoguerra, dopo aver frequentato un corso di specializzazione a Losanna, è tornato in Italia e ha rivoluzionato la neuropsichiatria infantile italiana introducendo per la prima volta la psicoanalisi, la psicoterapia di gruppo e il lavoro d’equipe nella storica clinica universitaria di Roma della Sapienza, dove la porta di entrata reca il suo nome, e della quale era professore emerito. Bollea, oltre ad aver fondato e diretto l’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, a Roma, è stato il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, nonchè promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia.

Una sensibilità particolare lo caratterizzava, nell’approccio all‘infanzia, che chi lo ha conosciuto ricorda nella dolcezza del tono della sua voce, e che gli altri possono evincere dai numerosi libri che Bollea ha pubblicato. Uno fra tutti, “Le madri non sbagliano mai”,  un vademecum importante per chi si trova (la maggior parte di noi) a fare il genitore. Con pacatezza e semplicità in questo testo, il neuropsichiatra si rivolge a loro, madri e padri spiegando, a volte anche con ironia, quali sono le regole fondamentali del”mestiere” della genitorialità: l’amore, l’ascolto, il dialogo e soprattutto l’esempio quotidiano. Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione, presso l’Università di Urbino e nel 2004 il premio alla carriera al Congresso Mondiale di Psichiatria Infantile, solo per citare un paio dei riconoscimenti nazionali ed internazionali che lo hanno caratterizzato. E’ stato anche promotore di tante iniziative legate al mondo dell’infanzia: ha fatto parte del Comitato d’Onore del “Premio Unicef-dalla parte dei bambini”.

La camera ardente sarà allestita presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a partire dalle ore 10,00 di Martedì 8 Febbraio.

dalla stampa quotidiana

News: Egitto. Più Di 150 Morti Ed Un Numero Imprecisato Di Feriti.

News

Egitto. Più Di 150 Morti Ed Un Numero Imprecisato Di Feriti.

La situazione a Il Cairo è ulteriormente precipitata. Le manifestazioni e gli scontri di piazza sono diventati una vera guerriglia urbana tra forze governative ed oppositori. Al centro, famiglie comuni che fino a pochi giorni fa avevano una vita normale: casa, ufficio, scuola, tempo libero e di sicuro terapie mediche, farmacologiche o riabilitative. Pensiamo a chi deve fare dialisi, o a chi deve sottoporsi a chemioterapia e per arrivare alla struttura di interesse deve passare nelle zone degli scontri! La normalità non c’è più. E’ difficile capire in queste ore quale sia la situazione negli ospedali, negli ambulatori, nelle farmacie, anche a causa della caccia allo straniero e ai giornalisti in primis. Ma alcune importanti immagini e testimonianze sono comunque arrivate.
Un medico racconta di aver curato numerosi feriti nella metropolitana di Piazza Tahrir (il luogo in cui ieri si sono concentrati gli scontri) trasformata in un pronto soccorso da campo, senza farmaci adeguati ne materiali sterili. Solo nella giornata di ieri si parla di un minimo di 30 morti e circa 800 feriti. Channel 4 racconta di ulteriori punti di soccorso di fortuna nelle strade adiacenti la piazza, ma anche di carenza di donazioni di sangue in tutti gli ospedali della Capitale. Non solo, secondo un testimone, mancherebbero in questi ospedali da campo anche le attrezzature mediche basilari per le cure, anche di ferite da arma da fuoco. E’ difficile superare i blocchi per portare questo materiale a destinazione. Nella giornata di ieri è stato arrestato anche un operatore umanitario di Amnesty International.  Le stesse scene drammatiche da giorni si vedono in varie zone della città, anche nelle Moschee. Gli Ospedali veri e propri sono al collasso: saccheggiati,  non riescono a gestire l’alto numero dei feriti, ma rappresentano anche un luogo d’incontro, di ricerca di un amico scomparso, perso tra la folla. E’ lì, nei corridoi o negli obitori che si vede un altro dramma, oltre quello delle strade.

da: Medicinalive.com e Youtube