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Recensione Libri: “Ho Sognato Una Vita Senza Cancro” di F. Mandelli. Video

Recensione Libri

“Ho Sognato Una Vita Senza Cancro” di Franco Mandelli. Video

Una vita trascorsa in corsia con un’unica grande speranza: debellare i tumori del sangue. Lo racconta uno fra i più noti ematologi al mondo, il professor Franco Mandelli, nel suo “Ho sognato un mondo senza cancro”.
A quasi 80 anni Mandelli, per la prima volta, mette nero su bianco i suoi trascorsi, raccontando – attraverso i volti e le storie di uomini, donne e bambini da lui curati – le sue esperienze di medico e di uomo. Come in un’autobiografia, il professore racconta le difficoltà e la sua determinazione nell’affrontarle, per dare una spinta innovatrice ad una sanità ottusa e poco lungimirante; ma anche la sua passione e completa dedizione per la medicina e i suoi pazienti.

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Timeoutintensiva.it, N°20, Recensione Libri, 28 Marzo 2012

“Nina”, Il Centro Di Formazione E Simulazione Per La Rianimazione Neonatale‬. Video

Tecnologia per la Ricerca

“Nina”, Un Neonato-Robot per Aiutare la Ricerca

“Nina”, il Centro di formazione e simulazione per la rianimazione neonatale, di cui l’ Unità operativa di Neonatologia dell’Aoup diretta dal professor Antonio Boldrini si è dotata e che è l’unico, al momento, operativo in Italia con queste caratteristiche avanzate di formazione e simulazione, e soprattutto ubicato all’interno di una struttura dove vengono partoriti e sono ricoverati, in terapia intensiva, neonati critici.

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Timeoutintensiva.it, N°20, Spot Light, 28 Marzo 2012

A Vent’Anni Dalla Strage Di Capaci: “In Un Altro Paese” Di M. Turco. Il Video.

Nel Ventennale della Strage di Capaci

“In Un Altro Paese” Film-Documentario Di Marco Turco. Il Video.


Nonostante questo sia un blog che si occupa per lo più di Umanizzazione della Medicina Intensiva, non potevamo sottrarci dal commemorare, oggi, il ventennale della Strage di Capaci, avvenuta il 23 Maggio del 1992, nella quale morirono il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo, ed i Poliziotti della scorta, assassinati dal tritolo del Terrorismo Mafioso Stragista, e divenuti ormai un simbolo della lotta alla criminalità mafiosa. Inoltre, abbiamo scelto di ricordarli, non solo perchè la loro morte, avvenne qui a Palermo dove è nata la rivista Timeoutintensiva e questo blog, e dato che il ricordo dell’attentato è per noi ancora una ferita viva, aperta, non potevano tacerne; ma anche perchè, allora, i corpi del giudice e di sua moglie giunsero all’Ospedale Civico e Benfratelli della città, dove, vent’anni fa, quasi tutti i componenti il Comitato Editoriale della rivista lavoravano; e molti di noi accorsero all’arrivo dei due magistrati dilaniati dall’esplosione. Fu infine nel nostro vecchio reparto di quel nosocomio, il II° Servizio di Anestesia e Rianimazione, dove il sopravvissuto alla strage, Roberto Costanza, autista della macchina di Falcone, che quel giorno aveva ceduto la guida della stessa al Giudice, fu ricoverato a lungo, dopo esservi giunto in stato di coma, e che oggi vive, pensionato dallo stato.
Per ricordare i vent’anni passati da quell’avvenimento, per fare opera di memoria in un paese, il nostro, che spesso dimostra di avere una memoria corta, e a volte cortissima, ci è sembrata una bella idea proporvi il frammento di un imperdibile Film Documentario del 2005, che tanti hanno visto, ma che forse pochi oggi ricordano, “In Un Altro Paese” per la regia di Marco Turco.
Tratto dal libro di Alexander Stille “Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic”, riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco, “In Un Altro Paese” è la ricostruzione delle storie di mafia, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri. Un Film-Documentario, bello e interessante, che cattura l’attenzione del lettore sin dai primi fotogrammi, e di cui vi riportiamo un frammento, indicandovi il link al quale potrete, se vi ha interessato, rivederlo per intero in streaming. Buona visione, nel ricordo di quanto questi “servitori dello stato” hanno fatto per noi, morendo per un ideale di giustizia che è anche il nostro.

(Dal commento del Film…)
Realizzato nel 2005, “In Un Altro Paese” è un film con “documenti alla mano”; accattivante per tematiche e tempi di narrazione, nonché meritorio per la tecnica, considerato il copioso rimpasto tra materiale audiovisivo, originale e d’archivio ed il necessario utilizzo di numerose, terribili fotografie, e l’indiscutibile coraggio dimostrato nel realizzarlo. A testimonianza di ciò, il coinvolgimento di ben sei Paesi, tra produttori e finanziatori, che hanno abbracciato e finanziato il progetto.
Un film che risveglia il senso dell’onore (quello vero), della dignità e della giustizia dei tempi in cui l’Italia intraprese la strada per sconfiggere definitivamente la mafia, e lo fa con la naturalezza del risveglio da un sogno, i cui ricordi sono offuscati dalle chiacchiere tanto care al nostro Bel Paese.

Cliccando qui potrete andare al link dove visionare per intero il film documentario

La Foto che correda l’articolo è di Letizia Battaglia

Scheda:

In Un Altro Paese

(Italia/Francia, 2005)

Regia: Marco Turco

Sceneggiatura: Marco Turco, Alexander Stille, Vania Del Borgo

Voce Narrante: Alexander Stille

Doppiaggio: Fabrizio Gifuni

Musiche: Andrea Pandolfo

Fotografia: Franco Lecca

Montaggio: Luca Gazzolo

92’

“La Dama Y La Muerte”, prodotto da Antonio Banderas, Nomination all’Oscar 2010. Il Video.

Cortometraggio Imperdibile d’Animazione

“La Dama Y La Muerte”,

Nomination all’Oscar 2010. Il Video.

La Kandor Moon Presenta Un Cortometraggio Animato Che Ha Ricevuto Una Nomination All’ Oscar 2010. Prodotto Da Antonio Banderas E Manuel Sicilia, è la storia, imperdibile ed ironica dell’eterna lotta tra la Vita e La Morte. Dopo i Titoli di Coda si rappresenterà l’ultimo colpo di scena, quindi guardatelo sino alla fine. Buona Visione

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Timeoutintensiva.it, N°20, Spot Light, 28 Marzo 2011

La Poesia Come Viaggio Nel Tempo E Nella Memoria. Video.

Out Of Border

“Su Terre Senza Memoria Ogni Piede Ha La Sua Scarpa.”

La Poesia Come Viaggio Nel Tempo E Nella Memoria. Video.

di Emilia Maggiordomo e Laura Costa

“… E così, non occorre aver vissuto in prima persona le esperienze di un poeta e tuttavia è possibile riconoscerle nelle sue parole proprio come se fossimo noi stessi vivi dentro le sue immagini, che fondendosi con la nostra coscienza ci conducono fino a qualcosa di nostro e di nuovo, un viaggio che ci emoziona intensamente. In fondo, l’etimologia della parola “ricordare” designa proprio il passaggio della memoria attraverso il cuore, letteralmente è riportare al cuore, così come imparare a memoria in lingua francese si dice proprio apprendre par coeur. Perché impegnare il cuore nel ricordare? Forse perché, come scriveva Paul Ricoeur:

“Ricordarsi, non significa soltanto accogliere, ricevere un’immagine dal passato, ma anche cercarla, “fare” qualche cosa. Il verbo “ricordarsi” doppia il sostantivo “ricordo”. Questo verbo designa il fatto che la memoria è “esercitata”… ”

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Timeoutintensiva.it, N° 20, Out Of Border, 28 Marzo 2012