Editoriale: Talvolta È Appropriato Desistere

Editoriale:

Talvolta È Appropriato Desistere

Dr.Ssa Isabella Bordogna

da Negri News 138 Mensile Dell’istituto Di Ricerche Farmacologiche Mario Negri/GiViTi/Terapie Intensive

www.marionegri.it

Limitare le cure intensive nella fase terminale della vita non ha nulla a che vedere con l’eutanasia: è il messaggio forte e chiaro che il Comitato Scientifico del GiViTI (Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva) vuole trasmettere. Desistenza terapeutica, rinuncia all’accanimento terapeutico e cure palliative sono atti medici importanti, dovuti al paziente, da non confondere con l’eutanasia. I risultati di una ricerca francese e una americana.

Negli ultimi 30 anni il progresso tecnicoscientifico ha fornito al medico di Terapia Intensiva (TI) nuove possibilità di intervento sui pazienti in condizioni critiche, come l’abolizione della coscienza mediante sedazioni prolungate o la sostituzione di funzioni vitali come la respirazione e la pompa cardiaca, oppure la possibilità di diagnosticare la morte con criteri neurologici, rendendo così possibile il trapianto di organi. Queste nuove possibilità pongono il delicato problema di quando sia opportuno porre dei limiti alle cure intensive.

Il dibattito attorno a questo tema è oggi molto acceso, anche perché gli enormi successi della TI hanno alimentato nell’opinione pubblica una fiducia nella pratica delle TI che spesso va oltre le possibilità concrete di intervento… Continua… Clicca qui

Timeoutintensiva.it, Numero 1, Dicembre 2006


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