Lo Studio del Campo Emotivo nel Determinismo dell’Azione Terapeutica.

Articolo Scientifico

Lo studio del campo emotivo nel determinismo dell’azione terapeutica.

D.Bongiorno*, M.F. Sapuppo* et AL

*Timeoutintensiva.it OpeNetwork, *Associazione i.Change ONLUS

Per cercare di comprendere come le emozioni intervengono nell’orientare l’azione terapeutica degli operatori di Terapia intensiva abbiamo iniziato il nostro studio usando, come momento privilegiato di osservazione, il momento delle “consegne” tra i Medici al cambio del turno di lavoro. Infatti, siamo partiti dall’ipotesi che questo non è solo un luogo di scambio di informazioni cliniche ma anche di emozioni…
Da questa osservazione si è rilevato che il Medico nel riferire le notizie e le condizioni cliniche dei pazienti non limita la sua comunicazione ai “fatti verificabili” clinicamente o strumentalmente, e ciò accade nonostante che la Terapia Intensiva sia una specialità altamente tecnologica. La tecnologia permette di esplorare velocemente e anche quantitativamente le funzioni vitali e consente di comprime molto i tempi diagnostici/terapeutici, e quindi di verificare spesso rapidamente ciò che si osserva o si opera.
Il Medico nella sua comunicazione riferisce soprattutto i “segni” dimostrativi, anamnestici e prognostici attribuiti e/o ricavati dalla osservazione del malato e dalla discussione con i familiari, e quindi li utilizza per confermare ipotesi ed in definitiva per giustificare le sue scelte di cura.
Ma oltre a ciò il curante, soprattutto quando vi è stata una intensa relazione di cura e di accudimento con il paziente, “espande la sua comunicazione nella supposizione di sintomi” che attribuisce verosimilmente al paziente, anche quando da questi non possono essere riferiti perché in coma o in condizioni estremamente critiche. In questi casi avviene ciò che accade nella relazione madre/figlio, in cui ad esempio la madre suppone che il figlio abbia dolore o altro. Poi il Medico, come in qualsiasi ragionamento clinico-medico, ha la capacità di dare al “supposto sintomo” valore di “segno”, e da ciò istaurare un iter diagnostico o terapeutico… Continua qui

Timeoutintensiva.it, N°0, Focus, Giugno 2006

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